Mivar 9BN4V


1985 ca. - 1990 ca.

inventario
IGB-14885
autori
Mivar (progettista/ costruttore)
collocazione
deposito
descrizione
Apparecchio in materiale plastico rosso con profili arrotondati e smussati con cinescopio da 9 pollici autoprotetto. Sotto allo schermo si hanno una griglia in plastica rossa a protezione dell'altoparlante e i comandi d'uso: una rotella per la regolazione Video, una per l'Audio, un selettore per canali preselezionati (da 1 a 16), un pulsante d'accensione.
La parte superiore è sagomata per l'impugnatura, forata per l'aerazione. E' presente un'antenna estraibile orientabile.
Sul retro si ha una vite per la regolazione del contrasto, un connettore per l'alimentazione con batteria (12V), una presa per antenna e una per le cuffie.
Da sotto fuoriesce il cavo di connessione alla rete elettrica.

L'inventore americano Philo T. Farnsworth sviluppò, nel 1927, il primo sistema pratico di televisione completamente elettronica nella storia. Il russo Vladimir Zworykin, nei laboratori americani della RCA, riuscirà poi a realizzare la televisione elettronica come prodotto commerciale nel 1939.
La visione collettiva (nei bar, nei circoli, ecc) giocherà nei primi anni un ruolo fondamentale.
Fino agli anni '50 i televisori erano caratterizzati da circuiti completamente a valvole montati su di un telaio. Il tubo catodico, all'inizio degli anni cinquanta, passa dalla forma tonda a quella quadrata e la sua apertura di deflessione da 70° a 90°, angolo che rendeva comunque gli apparecchi molto ingombranti e profondi. Il materiale utilizzato per il mobile era quasi sempre il legno e il tubo catodico era protetto da un vetro frontale a causa dalla fragilità del tubo catodico tenuto sottovuoto.
Già agli inizi degli anni '60 il panorama cambia: il pubblico diventa più numeroso, la visione non è più collettiva ma familiare, non ancora privata.
I tubi catodici assumono angoli di deflessione ancora più ampi (fino a 110°) riducendone così le dimensioni. Nel tubo catodico viene integrata la protezione (bonded) e nei televisori sparisce quindi il vetro frontale. Il legno comincia ad essere verniciato in poliestere.
Gradualmente, nel corso degli anni '60, i transistor sostituiranno le valvole, le materie plastiche sostituiranno il legno e l'aspetto dei televisori cambierà velocemente.
Nella seconda metà degli anni '70 si ebbe un altro passo avanti sia nel modo di rapportarsi con la TV a causa della diffusione del telecomando, sia per questioni tecniche grazie all'avvento della microelettronica.
Nel corso degli anni '70 la televisione diviene una componente della vita quotidiana. Negli anni '80 si diffondono più televisori per ogni casa: uno importante in sala ed altri portatili per le altre stanze.
definizione
televisore CRT, bianco e nero, portatile, a transistor
misure
altezza: 26 cm ca.; larghezza: 25 cm ca.; lunghezza: 24 cm ca.
materiali
vetro; metallo; materiale plastico
iscrizioni
MAGAZZINO RACCOLTA di POZZI ANTONIETTA & C. s.n.c. Via Quintosole, 42/3 20141 MILANO (commerciale/ documentaria)
9BN4V (commerciale/ documentaria)
ALIMENTAZIONE 220V 50Hz EAT 12000V D.M. 6-2-1978 MINISTERO PT N° 04651/04635 D.M. 25-6-1985 MINISTERO P.T. N° E/00043/01150 mivar MILANO 9BN4V 28Wh (commerciale/ documentaria)
mostre
Vedere Lontano. La televisione dalla trasmissione meccanica al digitale
Milano, Triennale di Milano, 2010/05/03
settore
Telecomunicazioni
bibliografia
Soresini F., Di tubo in tubo : Storia dei tubi elettronici nel centenario del diodo : 1904-2004, a cura di A.I.R.E., Albino (Bergamo), Sandit, 2004

Verdegiglio D., La TV di Mussolini : Sperimentazioni televisive nel Ventennio fascista, Roma, Cooper&Castelvecchi, 2003

Grob B., La televisione, Torino, Einaudi - Edizioni Scientifiche, 1955
tipologia
televisore
scheda ICCD
PST