Phonola - FIMI Modello 1737 UHF
1959 ca. - 1961 ca.
							inventario
						IGB-9546
					
							autori
						
							 Phonola SA, FIMI
								
									(progettista/ costruttore)
									
					
							collocazione
						deposito
							
							descrizione
						
							Televisore con mobile in legno rivestito in materiale plastico color legno. Gran parte della parete frontale è occupata dallo schermo rettangolare del cinescopio rettangolare 17 pollici, protetto da un vetro. Intorno allo schermo il legno è verniciato di colore grigio. I profili sono color oro.
A destra dello schermo, in colonna, si trovano quattro manopole in plastica bianca e color oro per la regolazione di volume, tono, luminosità e contrasto, tre tasti per la selezione della qualità video: rilievo, normale, morbido.
Sotto a questi comandi una griglia in plastica protegge l'altoparlante interno. Sotto è presente una fessura per l'interruttore di accensione (mancante, ma presente sul lato destro, rispetto allo schermo, e del tipo a chiave).
Sul lato destro, oltre a griglie di aerazione, sono presenti delle viti per la regolazione di linearità verticale, sincronia verticale e orizzontale, ampiezza verticale antidist., fuoco. Si ha inolte un selettore per bande VHF con canali da A ad H e una manopola per la sintonia, infine l'interruttore a chiave di cui sopra.
Il retro è chiuso da un pannello in metallo e plastica, forato per l'aerazione. Sul retro si hanno i connettori per le antenne UHF e VHF, per il cavo di alimentazione e altre viti di regolazione per linearità orizzontale, fuoco, ampiezza orizzontale.
								
L'inventore americano Philo T. Farnsworth sviluppò, nel 1927, il primo sistema pratico di televisione completamente elettronica nella storia. Il russo Vladimir Zworykin, nei laboratori americani della RCA, riuscirà poi a realizzare la televisione elettronica come prodotto commerciale nel 1939.
La visione collettiva (nei bar, nei circoli, ecc) giocherà nei primi anni un ruolo fondamentale.
Fino agli anni '50 i televisori erano caratterizzati da circuiti completamente a valvole montati su di un telaio. Il tubo catodico, all'inizio degli anni cinquanta, passa dalla forma tonda a quella quadrata e la sua apertura di deflessione da 70° a 90°, angolo che rendeva comunque gli apparecchi molto ingombranti e profondi. Il materiale utilizzato per il mobile era quasi sempre il legno e il tubo catodico era protetto da un vetro frontale a causa dalla fragilità del tubo catodico tenuto sottovuoto.
Già agli inizi degli anni '60 il panorama cambia: il pubblico diventa più numeroso, la visione non è più collettiva ma familiare, non ancora privata.
I tubi catodici assumono angoli di deflessione ancora più ampi (fino a 110°) riducendone così le dimensioni. Nel tubo catodico viene integrata la protezione (bonded) e nei televisori sparisce quindi il vetro frontale. Il legno comincia ad essere verniciato in poliestere.
Gradualmente, nel corso degli anni '60, i transistor sostituiranno le valvole, le materie plastiche sostituiranno il legno e l'aspetto dei televisori cambierà velocemente.
					A destra dello schermo, in colonna, si trovano quattro manopole in plastica bianca e color oro per la regolazione di volume, tono, luminosità e contrasto, tre tasti per la selezione della qualità video: rilievo, normale, morbido.
Sotto a questi comandi una griglia in plastica protegge l'altoparlante interno. Sotto è presente una fessura per l'interruttore di accensione (mancante, ma presente sul lato destro, rispetto allo schermo, e del tipo a chiave).
Sul lato destro, oltre a griglie di aerazione, sono presenti delle viti per la regolazione di linearità verticale, sincronia verticale e orizzontale, ampiezza verticale antidist., fuoco. Si ha inolte un selettore per bande VHF con canali da A ad H e una manopola per la sintonia, infine l'interruttore a chiave di cui sopra.
Il retro è chiuso da un pannello in metallo e plastica, forato per l'aerazione. Sul retro si hanno i connettori per le antenne UHF e VHF, per il cavo di alimentazione e altre viti di regolazione per linearità orizzontale, fuoco, ampiezza orizzontale.
L'inventore americano Philo T. Farnsworth sviluppò, nel 1927, il primo sistema pratico di televisione completamente elettronica nella storia. Il russo Vladimir Zworykin, nei laboratori americani della RCA, riuscirà poi a realizzare la televisione elettronica come prodotto commerciale nel 1939.
La visione collettiva (nei bar, nei circoli, ecc) giocherà nei primi anni un ruolo fondamentale.
Fino agli anni '50 i televisori erano caratterizzati da circuiti completamente a valvole montati su di un telaio. Il tubo catodico, all'inizio degli anni cinquanta, passa dalla forma tonda a quella quadrata e la sua apertura di deflessione da 70° a 90°, angolo che rendeva comunque gli apparecchi molto ingombranti e profondi. Il materiale utilizzato per il mobile era quasi sempre il legno e il tubo catodico era protetto da un vetro frontale a causa dalla fragilità del tubo catodico tenuto sottovuoto.
Già agli inizi degli anni '60 il panorama cambia: il pubblico diventa più numeroso, la visione non è più collettiva ma familiare, non ancora privata.
I tubi catodici assumono angoli di deflessione ancora più ampi (fino a 110°) riducendone così le dimensioni. Nel tubo catodico viene integrata la protezione (bonded) e nei televisori sparisce quindi il vetro frontale. Il legno comincia ad essere verniciato in poliestere.
Gradualmente, nel corso degli anni '60, i transistor sostituiranno le valvole, le materie plastiche sostituiranno il legno e l'aspetto dei televisori cambierà velocemente.
							definizione
						televisore CRT, bianco e nero, 17 pollici, da tavolo, a valvole
					
							misure
						
							altezza: 39 cm ca.; larghezza: 62 cm ca.; lunghezza: 40 cm ca.
					
							materiali
						
							legno; vetro; metallo; materiale plastico
					
							acquisizione
						
							Piazzolla, Michele (2004)
					
							iscrizioni
						
							mod. 1737 UHF (commerciale/ documentaria)
									 
								
					
							mostre
						
							Vedere Lontano. La televisione dalla trasmissione meccanica al digitale
					Milano, Triennale di Milano, 2010/05/03
								
							settore
						Telecomunicazioni
					
							bibliografia
						
							Soresini F., Di tubo in tubo : Storia dei tubi elettronici nel centenario del diodo : 1904-2004, a cura di A.I.R.E., Albino (Bergamo), Sandit, 2004
									
Grob B., La televisione, Torino, Einaudi - Edizioni Scientifiche, 1955
					Grob B., La televisione, Torino, Einaudi - Edizioni Scientifiche, 1955
							tipologia
						televisore
					
							scheda ICCD
						PST
					 
								 
								