Telefunken T46 MB 23
1964 ca. - 1965 ca.
inventario
IGB-9545
autori
Telefunken AG
(costruttore)
collocazione
deposito
descrizione
Apparecchio con mobile in truciolato impiallicciato color legno e parete frontale in materiale plastico beige. Poggia su piedini in metallo.
La parete frontale ospita lo schermo del cinescopio bonded 23 pollici.
A destra dello schermo si ha una griglia a protezione dell'altoparlante interno, un interruttore per l'accensione, con spia di funzionamento, un selettore per i canali VHF (da A a H), due tasti di cui quello nero per la selezione della banda UHF e quello rosso con l'indicazione INT.
Sul profilo destro della parete frontale si trovano quattro rotelle parzialmente sporgenti per la regolazione di volume, toni, contrasto, luminosità.
Il retro è in plastica nera, sagomato e forato per l'aerazione e sono presenti i connettori per le antenne UHF e VHF (300 Ohm).
All'interno oltre al cinescopio e all'altoparlante ellittico, si ha il circuito costituito da 13 valvole, 6 diodi a cristallo e 2 transistor (funzioni di valvole: n° 32). E' inoltre presente un regolatore di tonalità singolo a rotazione.
L'inventore americano Philo T. Farnsworth sviluppò, nel 1927, il primo sistema pratico di televisione completamente elettronica nella storia. Il russo Vladimir Zworykin, nei laboratori americani della RCA, riuscirà poi a realizzare la televisione elettronica come prodotto commerciale nel 1939.
La visione collettiva (nei bar, nei circoli, ecc) giocherà nei primi anni un ruolo fondamentale.
Fino agli anni '50 i televisori erano caratterizzati da circuiti completamente a valvole montati su di un telaio. Il tubo catodico, all'inizio degli anni cinquanta, passa dalla forma tonda a quella quadrata e la sua apertura di deflessione da 70° a 90°, angolo che rendeva comunque gli apparecchi molto ingombranti e profondi. Il materiale utilizzato per il mobile era quasi sempre il legno e il tubo catodico era protetto da un vetro frontale a causa dalla fragilità del tubo catodico tenuto sottovuoto.
Già agli inizi degli anni '60 il panorama cambia: il pubblico diventa più numeroso, la visione non è più collettiva ma familiare, non ancora privata.
I tubi catodici assumono angoli di deflessione ancora più ampi (fino a 110°) riducendone così le dimensioni. Nel tubo catodico viene integrata la protezione (bonded) e nei televisori sparisce quindi il vetro frontale. Il legno comincia ad essere verniciato in poliestere.
Gradualmente, nel corso degli anni '60, i transistor sostituiranno le valvole, le materie plastiche sostituiranno il legno e l'aspetto dei televisori cambierà velocemente.
Prezzo di listino di questo televisore (da catalogo ANIE 1964-65): Lire 180.000.
La parete frontale ospita lo schermo del cinescopio bonded 23 pollici.
A destra dello schermo si ha una griglia a protezione dell'altoparlante interno, un interruttore per l'accensione, con spia di funzionamento, un selettore per i canali VHF (da A a H), due tasti di cui quello nero per la selezione della banda UHF e quello rosso con l'indicazione INT.
Sul profilo destro della parete frontale si trovano quattro rotelle parzialmente sporgenti per la regolazione di volume, toni, contrasto, luminosità.
Il retro è in plastica nera, sagomato e forato per l'aerazione e sono presenti i connettori per le antenne UHF e VHF (300 Ohm).
All'interno oltre al cinescopio e all'altoparlante ellittico, si ha il circuito costituito da 13 valvole, 6 diodi a cristallo e 2 transistor (funzioni di valvole: n° 32). E' inoltre presente un regolatore di tonalità singolo a rotazione.
L'inventore americano Philo T. Farnsworth sviluppò, nel 1927, il primo sistema pratico di televisione completamente elettronica nella storia. Il russo Vladimir Zworykin, nei laboratori americani della RCA, riuscirà poi a realizzare la televisione elettronica come prodotto commerciale nel 1939.
La visione collettiva (nei bar, nei circoli, ecc) giocherà nei primi anni un ruolo fondamentale.
Fino agli anni '50 i televisori erano caratterizzati da circuiti completamente a valvole montati su di un telaio. Il tubo catodico, all'inizio degli anni cinquanta, passa dalla forma tonda a quella quadrata e la sua apertura di deflessione da 70° a 90°, angolo che rendeva comunque gli apparecchi molto ingombranti e profondi. Il materiale utilizzato per il mobile era quasi sempre il legno e il tubo catodico era protetto da un vetro frontale a causa dalla fragilità del tubo catodico tenuto sottovuoto.
Già agli inizi degli anni '60 il panorama cambia: il pubblico diventa più numeroso, la visione non è più collettiva ma familiare, non ancora privata.
I tubi catodici assumono angoli di deflessione ancora più ampi (fino a 110°) riducendone così le dimensioni. Nel tubo catodico viene integrata la protezione (bonded) e nei televisori sparisce quindi il vetro frontale. Il legno comincia ad essere verniciato in poliestere.
Gradualmente, nel corso degli anni '60, i transistor sostituiranno le valvole, le materie plastiche sostituiranno il legno e l'aspetto dei televisori cambierà velocemente.
Prezzo di listino di questo televisore (da catalogo ANIE 1964-65): Lire 180.000.
definizione
televisore CRT, bianco e nero, 23 pollici, da tavolo, a valvole e transistor
misure
altezza: 50 cm ca.; larghezza: 69 cm ca.; lunghezza: 40 cm ca.; peso: 31 kg ca.
materiali
materiale plastico; vetro; metallo
acquisizione
Piazzolla, Michele (2004)
iscrizioni
TELEVISORE
MOD. T46 MB 23 (commerciale/ documentaria)
TELEFUNKEN MODELLO T46 MB/23" N° GARANZIA 1510282 (commerciale/ documentaria)
TELEFUNKEN MODELLO T46 MB/23" N° GARANZIA 1510282 (commerciale/ documentaria)
mostre
Vedere Lontano. La televisione dalla trasmissione meccanica al digitale
Milano, Triennale di Milano, 2010/05/03
settore
Telecomunicazioni
bibliografia
Soresini F., Di tubo in tubo : Storia dei tubi elettronici nel centenario del diodo : 1904-2004, a cura di A.I.R.E., Albino (Bergamo), Sandit, 2004
Verdegiglio D., La TV di Mussolini : Sperimentazioni televisive nel Ventennio fascista, Roma, Cooper&Castelvecchi, 2003
Grob B., La televisione, Torino, Einaudi - Edizioni Scientifiche, 1955
Telecomunicazioni oltre, Telecomunicazioni: oltre la voce : Mostra storica, a cura di Soresini, F., Milano, Smau-Comufficio, 1990
Verdegiglio D., La TV di Mussolini : Sperimentazioni televisive nel Ventennio fascista, Roma, Cooper&Castelvecchi, 2003
Grob B., La televisione, Torino, Einaudi - Edizioni Scientifiche, 1955
Telecomunicazioni oltre, Telecomunicazioni: oltre la voce : Mostra storica, a cura di Soresini, F., Milano, Smau-Comufficio, 1990
tipologia
televisore
scheda ICCD
PST