Prestel TV45"


1960 ca. - 1961 ca.

inventario
IGB-9970
autori
Prestel (progettista/ costruttore)
collocazione
deposito
descrizione
Questo televisore si presenta come un mobile in legno con quattro piedi in metallo.
La parte superiore è apribile e divisa in due parti incernierate tra loro. Aprendo questo coperchio, all'interno di trova un telo riflettente rettangolare. La parte inferiore del mobile è rivestita in tessuto, sulla parete frontale, a protezione di due altoparlanti interni. Al centro del mobile si hanno altre due tavole in legno incernierate tra loro aprendo le quali si trova uno specchio posto davanti al cinescopio rettangolare da 2,5 pollici, contenuto nel mobile e disposto in orizzontale. Attualmente il cinescopio è mancante.
Sotto al vano del cinescopio si hanno 6 manopole per la regolazione del fuoco, del volume, del tono, del sincronismo orizzontale e verticale, del contrasto. Si hanno inoltre un selettore per le bande VHF (canali da A ad H) con manopola per sintonia fine e una manopola per banda UHF (indicazioni numeriche da 500 a 940 Mc).
Il retro è costituito da un pannello forato per l'aerazione e sono presenti dei connettori per le antenne, una vite per la regolazione della tensione e una per l'attenuatore.
All'interno si hanno un circuito a 26 valvole con 7 diodi a cristallo e 2 raddrizzatori metallici (funzioni di valvole 45) e due altoparlanti per note basse e alte.

L'inventore americano Philo T. Farnsworth sviluppò, nel 1927, il primo sistema pratico di televisione completamente elettronica nella storia. Il russo Vladimir Zworykin, nei laboratori americani della RCA, riuscirà poi a realizzare la televisione elettronica come prodotto commerciale nel 1939.
La visione collettiva (nei bar, nei circoli, ecc) giocherà nei primi anni un ruolo fondamentale.
Fino agli anni '50 i televisori erano caratterizzati da circuiti completamente a valvole montati su di un telaio. Il tubo catodico, all'inizio degli anni cinquanta, passa dalla forma tonda a quella quadrata e la sua apertura di deflessione da 70° a 90°, angolo che rendeva comunque gli apparecchi molto ingombranti e profondi. Il materiale utilizzato per il mobile era quasi sempre il legno e il tubo catodico era protetto da un vetro frontale a causa dalla fragilità del tubo catodico tenuto sottovuoto.
Già agli inizi degli anni '60 il panorama cambia: il pubblico diventa più numeroso, la visione non è più collettiva ma familiare, non ancora privata.
I tubi catodici assumono angoli di deflessione ancora più ampi (fino a 110°) riducendone così le dimensioni. Nel tubo catodico viene integrata la protezione (bonded) e nei televisori sparisce quindi il vetro frontale. Il legno comincia ad essere verniciato in poliestere.
Gradualmente, nel corso degli anni '60, i transistor sostituiranno le valvole, le materie plastiche sostituiranno il legno e l'aspetto dei televisori cambierà velocemente.
Prezzo di vendita di questo televisore (listino ANIE 1960-61): Lire 430.000
definizione
televisore CRT, bianco e nero, a proiezione, a valvole
misure
altezza: 79 cm ca.; larghezza: 98 cm ca.; lunghezza: 47 cm ca.
materiali
legno; vetro; metallo; materiale plastico
iscrizioni
TV 45" Matr 0842 (commerciale/ documentaria)
mostre
Vedere Lontano. La televisione dalla trasmissione meccanica al digitale
Milano, Triennale di Milano, 2010/05/03
settore
Telecomunicazioni
bibliografia
Soresini F., Di tubo in tubo : Storia dei tubi elettronici nel centenario del diodo : 1904-2004, a cura di A.I.R.E., Albino (Bergamo), Sandit, 2004

Grob B., La televisione, Torino, Einaudi - Edizioni Scientifiche, 1955

Catalogo radio, Catalogo radio, televisione, elettroacustica 1960-1961 / Associazione nazionale industrie elettrotecniche (ANIE), Milano, ANIE, 1960
tipologia
televisore
scheda ICCD
PST