Apparecchio in materiale plastico ABS rosso costituito da due parti, una base e una scocca contenente il cinescopio collegate mediante un'asta in metallo che permette la variazione dell'angolazione della parte superiore. La parte superiore, ha anche una maniglia estraibile in metallo nella parte posteriore.
La parete frontale della parte superiore è occupata dallo schermo, con paraluce in plastica.
Sotto allo schermo si hanno 4 tasti per la selezione delle bande con le indicazioni VHF, UHF, UHF, ELETTR e 4 manopole per la regolazione di contrasto, luminosità e, probabilmente, volume e toni (le due scritte sono illeggibili).
Estraendo la maniglia sul retro si accede a due dispositivi di regolazione della sincronia verticale e orizzontale e ai connettori per le antenne.
All'interno si hanno il circuito a transistor con diodi a cristallo e raddrizzatori metallici per funzioni di valvole pari a 123 e un altoparlante magnetodinamico circolare.
Dalla base fuoriesce il cavo di alimentazione alla rete elettrica.
Ruotando la parte superiore si può chiudere in un solo blocco autoproteggendo comandi e cinescopio per il trasporto.

L'inventore americano Philo T. Farnsworth sviluppò, nel 1927, il primo sistema pratico di televisione completamente elettronica nella storia. Il russo Vladimir Zworykin, nei laboratori americani della RCA, riuscirà poi a realizzare la televisione elettronica come prodotto commerciale nel 1939.
La visione collettiva (nei bar, nei circoli, ecc) giocherà nei primi anni un ruolo fondamentale.
Fino agli anni '50 i televisori erano caratterizzati da circuiti completamente a valvole montati su di un telaio. Il tubo catodico, all'inizio degli anni cinquanta, passa dalla forma tonda a quella quadrata e la sua apertura di deflessione da 70° a 90°, angolo che rendeva comunque gli apparecchi molto ingombranti e profondi. Il materiale utilizzato per il mobile era quasi sempre il legno e il tubo catodico era protetto da un vetro frontale a causa dalla fragilità del tubo catodico tenuto sottovuoto.
Già agli inizi degli anni '60 il panorama cambia: il pubblico diventa più numeroso, la visione non è più collettiva ma familiare, non ancora privata.
I tubi catodici assumono angoli di deflessione ancora più ampi (fino a 110°) riducendone così le dimensioni. Nel tubo catodico viene integrata la protezione (bonded) e nei televisori sparisce quindi il vetro frontale. Il legno comincia ad essere verniciato in poliestere.
Gradualmente, nel corso degli anni '60, i transistor sostituiranno le valvole, le materie plastiche sostituiranno il legno e l'aspetto dei televisori cambierà velocemente. Altro grande passo avanti di questi anni sarà la nascita della televisione a colori.
Nella seconda metà degli anni '70 si ebbe un altro passo avanti sia nel modo di rapportarsi con la TV a causa della diffusione del telecomando, sia per questioni tecniche grazie all'avvento della microelettronica. Nel corso degli anni '70 la televisione diviene una componente della vita quotidiana. Negli anni '80 si diffondono più televisori per ogni casa: uno importante in sala ed altri portatili per le altre stanze.
Questo televisore può essere chiuso in un solo blocco per essere facilmente trasportato. Fa parte dei televisori utilizzati per le vacanze, i viaggi, l'uso all'aria aperta, ecc

PERSONAL CONDOR (commerciale/ documentaria)
5101181 (commerciale/ documentaria)
CONDOR (commerciale/ documentaria)

Vedere Lontano. La televisione dalla trasmissione meccanica al digitale

Grob B., La televisione, Torino, Einaudi - Edizioni Scientifiche, 1955

Catalogo Radio, Catalogo Radio-Televisione, Elettroacustica, Componenti elettronici 1970-1971 / Associazione nazionale industrie elettrotecniche (ANIE), Milano, ANIE, 1970