Admiral Omaha 20"


1970 ca. - 1972 ca.

inventario
IGB-10041
autori
Admiral (costruttore)
collocazione
deposito
descrizione
Apparecchio con mobile in plastica ABS di colore bianco con bordi arrotondati. Il cinescopio autoprotetto da 20 pollici con deflessione a 110° è incassato nella scocca in plastica. Nella parte superiore si ha una maniglia in plastica estraibile.
A destra dello schermo è inserito l'altoparlante circolare protetto da una griglia in plastica bianca. Sotto all'altoparlante si trovano i comandi d'uso. Tre deviatori per la regolazione di volume, luminosità e contrasto; quattro manopole per la sintonia dei canali con accanto i contatori con le indicazioni numeriche delle frequenze; due pulsanti per l'accensione/spegnimento e per la regolazione dei toni.
Nella parte superiore si ha un'antenna estraibile per VHF.
Sul retro, sagomato e con griglie per l'aerazione, si hanno i connettori per le antenne UHF e VHF (75 Ohm) e una vite per la regolazione verticale dell'immagine. Fuoriesce il cavo di alimentazione per il collegamento alla rete elettrica.
Il circuito è costituito da 34 diodi, 27 transistor + 2 integrati.

L'inventore americano Philo T. Farnsworth sviluppò, nel 1927, il primo sistema pratico di televisione completamente elettronica nella storia. Il russo Vladimir Zworykin, nei laboratori americani della RCA, riuscirà poi a realizzare la televisione elettronica come prodotto commerciale nel 1939.
La visione collettiva (nei bar, nei circoli, ecc) giocherà nei primi anni un ruolo fondamentale.
Fino agli anni '50 i televisori erano caratterizzati da circuiti completamente a valvole montati su di un telaio. Il tubo catodico, all'inizio degli anni cinquanta, passa dalla forma tonda a quella quadrata e la sua apertura di deflessione da 70° a 90°, angolo che rendeva comunque gli apparecchi molto ingombranti e profondi. Il materiale utilizzato per il mobile era quasi sempre il legno e il tubo catodico era protetto da un vetro frontale a causa dalla fragilità del tubo catodico tenuto sottovuoto.
Già agli inizi degli anni '60 il panorama cambia: il pubblico diventa più numeroso, la visione non è più collettiva ma familiare, non ancora privata.
I tubi catodici assumono angoli di deflessione ancora più ampi (fino a 110°) riducendone così le dimensioni. Nel tubo catodico viene integrata la protezione (bonded) e nei televisori sparisce quindi il vetro frontale. Il legno comincia ad essere verniciato in poliestere.
Gradualmente, nel corso degli anni '60, i transistor sostituiranno le valvole, le materie plastiche sostituiranno il legno e l'aspetto dei televisori cambierà velocemente. Altro grande passo avanti di questi anni sarà la nascita della televisione a colori.
Nella seconda metà degli anni '70 si ebbe un altro passo avanti sia nel modo di rapportarsi con la TV a causa della diffusione del telecomando, sia per questioni tecniche grazie all'avvento della microelettronica.
Nel corso degli anni '70 la televisione diviene una componente della vita quotidiana. Negli anni '80 si diffondono più televisori per ogni casa: uno importante in sala ed altri portatili per le altre stanze.
definizione
televisore CRT, bianco e nero, 20 pollici, portatile, a transistor
misure
altezza: 42 cm ca.; larghezza: 56 cm ca.; lunghezza: 25 cm ca.
materiali
vetro; metallo; plastica
mostre
Vedere Lontano. La televisione dalla trasmissione meccanica al digitale
Milano, Triennale di Milano, 2010/05/03
settore
Telecomunicazioni
bibliografia
Soresini F., Di tubo in tubo : Storia dei tubi elettronici nel centenario del diodo : 1904-2004, a cura di A.I.R.E., Albino (Bergamo), Sandit, 2004

Grob B., La televisione, Torino, Einaudi - Edizioni Scientifiche, 1955

Catalogo Radio, Catalogo Radio-Televisione, Elettroacustica, Componenti elettronici 1970-1971 / Associazione nazionale industrie elettrotecniche (ANIE), Milano, ANIE, 1970
tipologia
televisore
scheda ICCD
PST