Phonola - FIMI Modello 1322 Colore
1976 ca. - 1985 ca.
inventario
IGB-9544
autori
Phonola SA, FIMI
(progettista/ costruttore)
collocazione
M0/ Reti, Industrie e Consumi
descrizione
Televisore di grosse dimensione, in materiale plastico grigio scuro.
La parete frontale è quasi interamente occupata dallo schermo autoprotetto del cinescopio rettangolare.
A destra dello schermo si ha una colonna di comandi e la griglia di protezione dell'altoparlante. Nella parte alta si hanno un display a Led, due tasti per accensione e mute, sotto uno sportello apribile nasconde dieci tasti con indicazioni da 0 a 9 per i canali preselezionati, quattro tasti con indicazioni 0. 1. 2. 3. per le bande d'onda, tre piccole manopole per la regolazione di volume, luminosità e intensità di colore, una leva per la regolazione del contrasto. Sotto alla griglia dell'altoparlante si ha un tasto per la deviazione dell'audio alle cuffie.
Il retro di questo apparecchio non è al momento accessibile.
L'inventore americano Philo T. Farnsworth sviluppò, nel 1927, il primo sistema pratico di televisione completamente elettronica nella storia. Il russo Vladimir Zworykin, nei laboratori americani della RCA, riuscirà poi a realizzare la televisione elettronica come prodotto commerciale nel 1939. Tra il 1930 e il 1939 la RCA investì quasi dieci milioni di dollari per sviluppare il progetto di televisione elettronica.
Nel 1954, negli Stati Uniti, cominciano le trasmissioni a colori, con lo standard NTSC ((National Television System Committee). In Europa arriverà nel 1967 con due diversi standard: SECAM (Sequential Couleur Avec Memoire, Francia e Paesi dell'EST) e PAL (Phase Alteration Line, Germania e UK). L'Italia, con grave ritardo, sceglierà lo standard PAL nel 1972. Le prime trasmissioni a colori italiane si avranno nel 1977.
L'evoluzione tecnica principale dei primi televisori a colori risiede nella struttura del cinescopio: sullo schermo vengono depositati fosfori adatti ad emettere luci corrispondenti ai tre colori primari (rosso, verde, blu), in modo tale che per sovrapposizione additiva si possano ottenere tutti i colori. Per controllare l'eccitazione dei fosfori, il tubo catodico viene dotato di tre cannoni elettronici, uno per ciascun colore.
Agli inizi degli anni '60 il televisore entra nelle case: la visione non è più collettiva ma familiare, non ancora privata. Gradualmente i televisori passano anche dal funzionamento con circuiti a valvole a circuiti a transistor, cambiano anche i materiali e le dimensioni: scompare il legno a favore di materiali plastici colorati e forme di design innovative, nel tubo catodico viene integrata la protezione (bonded) e nei televisori sparisce quindi il vetro frontale .
Nella seconda metà degli anni '70 si ebbe un altro passo avanti sia nel modo di rapportarsi con la TV a causa della diffusione del telecomando, sia per questioni tecniche grazie all'avvento della microelettronica.
La parete frontale è quasi interamente occupata dallo schermo autoprotetto del cinescopio rettangolare.
A destra dello schermo si ha una colonna di comandi e la griglia di protezione dell'altoparlante. Nella parte alta si hanno un display a Led, due tasti per accensione e mute, sotto uno sportello apribile nasconde dieci tasti con indicazioni da 0 a 9 per i canali preselezionati, quattro tasti con indicazioni 0. 1. 2. 3. per le bande d'onda, tre piccole manopole per la regolazione di volume, luminosità e intensità di colore, una leva per la regolazione del contrasto. Sotto alla griglia dell'altoparlante si ha un tasto per la deviazione dell'audio alle cuffie.
Il retro di questo apparecchio non è al momento accessibile.
L'inventore americano Philo T. Farnsworth sviluppò, nel 1927, il primo sistema pratico di televisione completamente elettronica nella storia. Il russo Vladimir Zworykin, nei laboratori americani della RCA, riuscirà poi a realizzare la televisione elettronica come prodotto commerciale nel 1939. Tra il 1930 e il 1939 la RCA investì quasi dieci milioni di dollari per sviluppare il progetto di televisione elettronica.
Nel 1954, negli Stati Uniti, cominciano le trasmissioni a colori, con lo standard NTSC ((National Television System Committee). In Europa arriverà nel 1967 con due diversi standard: SECAM (Sequential Couleur Avec Memoire, Francia e Paesi dell'EST) e PAL (Phase Alteration Line, Germania e UK). L'Italia, con grave ritardo, sceglierà lo standard PAL nel 1972. Le prime trasmissioni a colori italiane si avranno nel 1977.
L'evoluzione tecnica principale dei primi televisori a colori risiede nella struttura del cinescopio: sullo schermo vengono depositati fosfori adatti ad emettere luci corrispondenti ai tre colori primari (rosso, verde, blu), in modo tale che per sovrapposizione additiva si possano ottenere tutti i colori. Per controllare l'eccitazione dei fosfori, il tubo catodico viene dotato di tre cannoni elettronici, uno per ciascun colore.
Agli inizi degli anni '60 il televisore entra nelle case: la visione non è più collettiva ma familiare, non ancora privata. Gradualmente i televisori passano anche dal funzionamento con circuiti a valvole a circuiti a transistor, cambiano anche i materiali e le dimensioni: scompare il legno a favore di materiali plastici colorati e forme di design innovative, nel tubo catodico viene integrata la protezione (bonded) e nei televisori sparisce quindi il vetro frontale .
Nella seconda metà degli anni '70 si ebbe un altro passo avanti sia nel modo di rapportarsi con la TV a causa della diffusione del telecomando, sia per questioni tecniche grazie all'avvento della microelettronica.
definizione
televisore CRT, a colori, da tavolo, a transistor
misure
altezza: 51 cm ca.; larghezza: 76 cm ca.; lunghezza: 50 cm ca.
materiali
legno; vetro; metallo
acquisizione
Piazzolla, Michele (2004)
iscrizioni
Phonola 1322 Colore (commerciale/ documentaria)
mostre
Vedere Lontano. La televisione dalla trasmissione meccanica al digitale
Milano, Triennale di Milano, 2010/05/03
settore
Telecomunicazioni
bibliografia
Soresini F., Di tubo in tubo : Storia dei tubi elettronici nel centenario del diodo : 1904-2004, a cura di A.I.R.E., Albino (Bergamo), Sandit, 2004
Grob B., La televisione, Torino, Einaudi - Edizioni Scientifiche, 1955
Grob B., La televisione, Torino, Einaudi - Edizioni Scientifiche, 1955
tipologia
televisore
scheda ICCD
PST