Televisore Nora Belvedere F08


1950 - 1960

inventario
IGB-9976
autori
Nora (costruttore)
collocazione
deposito
descrizione
Questo televisore è contenuto in un mobile in legno di forma parallelepipeda, bombato nella parte anteriore. La parte superiore della parete frontale è occupata dallo schermo del cinescopio rettangolare 15 pollici, protetto da un vetro.
La parte inferiore è coperta da una rete in tessuto e legno a protezione dell'altoparlante.
Tra le due parti si hanno le manopole di comando e regolazione: due grandi per la sintonia e il volume, cinque piccole per: bildfrequenz, zeilenfrequenz, bildschärfe, klengfarbe, kontrast.
Il retro è costituito da un pannello forato per l'aerazione dal quale sporge il cinescopio protetto da un coperchio cilindrico. Sul retro sono presenti le connessioni per l'alimentazione e l'antenna e il cavo per il collegamento alla rete elettrica.
All'interno si hanno il circuito a valvole con il tubo catodico posto in orizzontale.
La parte inferiore del mobile è vuota.

L'inventore americano Philo T. Farnsworth sviluppò, nel 1927, il primo sistema pratico di televisione completamente elettronica nella storia. Il russo Vladimir Zworykin, nei laboratori americani della RCA, riuscirà poi a realizzare la televisione elettronica come prodotto commerciale nel 1939.
In Italia questa nuova tecnologia fu sviluppata a partire da metà degli anni Trenta da tre grandi aziende nazionali: la Magneti Marelli (sistema RCA), la Allocchio Bacchini (sistema Telefunken) e la Safar (sistema derivata dalla Telefunken e telepantoscopio).
Dopo un po' di sperimentazione dei diversi sistemi proposti dalle tre aziende, la Magneti Marelli e la Safar vennero autorizzate ad iniziare la produzione di apparecchi televisivi presentati alla "Fiera della Radio" del settembre 1939. L'obiettivo dell'EIAR, era quello di scegliere il sistema definitivo in tempo per il lancio ufficiale delle trasmissioni previsto per il 1942 (ventennale del regime fascista). Ma l'avvento della Guerra sospese ogni attività. Solo nel 1947 in Italia si ricominciò a parlare di Televisione.
In questi anni molte aziende straniere propongono i loro dispositivi per studi televisivi per farli testare alla RAI (L'EIAR diviene RAI nel 1946). Si afferma intanto lo "standard europeo unificato" come sistema televisivo da adottare in Europa, derivato da quello americano.
Tra il 1952 e il 1954 la RAI, concessionaria esclusiva dei servizi di radiodiffusione e televisione, trasmette regolarmente anche se in via sperimentale. Nel 1954 si ha l'inaugurazione ufficiale della televisione italiana.
La visione collettiva (nei bar, nei circoli, ecc) giocherà in questi primi anni un ruolo fondamentale.
I televisori degli anni '50 erano caratterizzati da circuiti completamente a valvole montati su di un telaio. Il tubo catodico all'inizio degli anni cinquanta passa dalla forma tonda a quella quadrata e la sua apertura di deflessione da 70° a 90°, angolo che rendeva comunque gli apparecchi molto ingombranti e profondi. Il materiale utilizzato per il mobile era quasi sempre il legno e il tubo catodico era protetto da un vetro frontale a causa dalla fragilità del tubo catodico tenuto sottovuoto.
definizione
televisore CRT, bianco e nero, 15 pollici, a consolle, a valvole
misure
altezza: 90 cm; larghezza: 58 cm; lunghezza: 55 cm; lunghezza: 38 cm (diagonale schermo)
materiali
legno; vetro; metallo
acquisizione
Negri, Mario Santo (2007)
iscrizioni
BELVEDERE F 08 (commerciale/ documentaria)
mostre
Vedere Lontano. La televisione dalla trasmissione meccanica al digitale
Milano, Triennale di Milano, 2010/05/03
settore
Telecomunicazioni
bibliografia
Soresini F., Di tubo in tubo : Storia dei tubi elettronici nel centenario del diodo : 1904-2004, a cura di A.I.R.E., Albino (Bergamo), Sandit, 2004

Grob B., La televisione, Torino, Einaudi - Edizioni Scientifiche, 1955
tipologia
televisore
scheda ICCD
PST