Imago Pietatis


1490 - 1500

inventario
D-246
autori
collocazione
deposito
descrizione
Affresco strappato raffigurante un Imago Pietatis, o Cristo Morto, proveniente dalla Chiesa di Santa Maria di Brera a Milano. In deposito dalla Pinacoteca di Brera.

La lunetta proviene dalla chiesa di Santa Maria di Brera, appartenente agli Umiliati. Questo ordine, nato secondo la leggenda da un gruppo di notabili milanesi dediti agli umili lavori del lanificio per un voto di penitenza, si insediò a Brera probabilmente poco prima del 1178. Esso divenne sempre più ricco e potente, ma a ciò corrispose una progressiva diminuzione del lavoro manuale e della pratica spirituale. La Congregazione degli Umiliati entrò in conflitto con il cardinale "riformatore" Carlo Borromeo e fu infine soppressa nel 1570 per volere di papa Pio V.
La costruzione della chiesa risale probabilmente all'inizio del XIII secolo. La facciata fu realizzata nel '300 da Giovanni di Balduccio. Dopo la soppressione degli Umiliati, Santa Maria di Brera passò al cardinale Giovan Paolo Chiesa e nel 1572 all'ordine dei Gesuiti, che convertirono il convento dapprima in scuole e poi in pubblico ginnasio. Nel 1615 Richini iniziò i lavori per la costruzione del Palazzo di Brera. Nel 1773 fu soppresso l'ordine dei Gesuiti: le scuole gesuitiche vennero trasformate nelle Istituzioni dell'Accademia di Belle Arti e nella Biblioteca. La chiesa, rimasta in funzione per un certo periodo, fu soppressa nel 1808 (data dello stacco a massello dell'affresco, voluto dalla stessa Accademia di Belle Arti) e in parte demolita per far spazio alla Pinacoteca. Solo il registro inferiore dell'edificio si è salvato: oggi ospita le aule di scenografia dell'Accademia di Belle Arti.
Non si conosce l'esatta collocazione originaria dell'Imago Pietatis (trasportata su tela e telaio ligneo nel 1900-1901 da Giuseppe Steffanoni di Bergamo). Probabilmente era posta in posizione elevata (il Malaguzzi Valeri dice sopra una porta).
I cataloghi ottocenteschi della Pinacoteca braidense attribuivano il dipinto alla scuola milanese, il Carotti alla maniera del Bergognone, mentre il Berenson (1932; 1936) al Foppa e la Autelli alla sua scuola. Si tratterebbe comunque di un pittore lombardo, vicino ai modi di Foppa e del Bergognone. L'esecuzione risale probabilmente all'ultimo decennio del secolo XV.
Il tipo iconografico corrisponde ad un modello canonico di origine bizantina, diffuso in Italia settentrionale tramite icone veneto-cretesi e ripreso anche da Ambrogio da Fossano.
definizione
dipinto
misure
altezza: 80 cm; lunghezza: 160 cm
materiali
affresco (strappato); tela; legno
acquisizione
Pinacoteca di Brera (1952)
settore
Collezioni d'arte
bibliografia
Pinacoteca Brera, Pinacoteca di Brera : Scuole lombarda, ligure e piemontese 1300-1535, Milano, Electa, 1988

Autelli F., Pitture murali a Brera : La rimozione: notizie storiche e fortuna critica. Catalogo ragionato, Bergamo, Bolis, 1989

Berenson B., Italian Pictures of the Renaissance, a cura di Berenson B., Oxford, Clarendon Press, 1932

Berenson B., Pitture italiane del Rinascimento : catalogo dei principali artisti e delle loro opere con un indice dei luoghi, a cura di Berenson B., Milano, Hoepli, 1936

Ottino Della Chiesa A., Dipinti nel Museo Nazionale della Scienza e della Tecnica : Milano, Milano, Alfieri e Lacroix, 1962
tipologia
dipinto
scheda ICCD
OA
Codifica Iconclass
73 D 73 1 : 73 D 82