La bottega del calderaio


1892

inventario
IGB-1845
identificazione
del soggetto
scena d'interno
autori
Fornara, Carlo (esecutore)
collocazione
deposito
descrizione
Dipinto a olio di medie dimensioni di Carlo Fornara, raffigurante un uomo seduto di spalle in un interno domestico molto povero, illuminato da una finestra a destra.

Il dipinto è giunto al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnica nel 1957, con il lascito della collezione di Guido Rossi, come gli altri sette di Fornara (inv. nn. IGB-1844 e IGB-1851). Rossi possedeva un cospicuo nucleo di opere di Fornara, più ampio di quelle poi giunte in museo, che dava, e dà ancora, conto dell'intera produzione del pittore, dalle opere dipinte a impasto dei primissimi anni novanta del XIX secolo ai dipinti divisionisti fino alle opere tarde della metà del novecento. É probabile che buona parte delle opere di Fornara siano state acquistate da Rossi direttamente dall'autore, con il quale era in rapporti di consuetudine.
La Bottega del calderaio è una replica autografa, dipinta nel 1892 come attesta la firma sul fronte, del dipinto omonimo presentato da Fornara nel 1891 alla prima Triennale di Brera insieme a Ricordanze e ora in collezione privata (cfr. Quinsac 1998, pp. 46-47 n. 13). Proprio alla nota esposizione braidense, tradizionalmente considerata la prima uscita ufficiale della pittura divisionista, Fornara ebbe modo di avvicinare la tecnica divisionista che avrebbe caratterizzato la sua produzione negli anni a seguire. In quegli anni, infatti, il pittore utilizzava la più tradizionale tecnica a impasto, ben rappresentata da entrambe le versioni del dipinto. La scena apparentemente di genere, di ambientazione domestica, cela una fonte autobiografica, rappresentando probabilmente il padre del pittore, calderaio di mestiere, e si sofferma con attenzione sulla descrizione degli oggetti e la loro collocazione nello spazio, indagata attraverso la definizione della luce naturale che entra dalla finestra, studiata sugli esempi della pittura olandese, come chiarì lo stesso Fornara (Fornara 1969, p. 77).
Il dipinto, in discrete condizioni conservative, ripropone fedelmente l'impianto del prototipo, da cui si differenzia per la resa e posizione dell'uomo di spalle e di alcuni oggetti nella stanza, ma soprattutto per l'ampliamento della visione prospettica della stanza, a cui concorre l'ingrandimento della tela in alto e a destra.
definizione
dipinto
misure
altezza: 115 cm (dipinto); larghezza: 81 cm (dipinto); altezza: 134 cm (cornice); larghezza: 99,5 cm (cornice); profondità: 4 cm (cornice)
materiali
tela (pittura a olio)
acquisizione
Rossi, Guido (1957)
iscrizioni
"C. FORNARA 1892" (firma)
mostre
Ottocento Italiano. Da Lega a Wildt
Busto Arsizio, Fondazione Bandera, 18 novembre 2000 - 25 marzo 2001

L'epoca, gli artisti, la gente. Pellizza e il suo tempo nelle collezioni del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano
Alessandria, Palazzo Guasco, 29 settembre - 25 novembre 2001

L'altra metà della vita. Interni nell'arte da Pellizza a De Chirico
Novi Ligure, Museo dei campionissimi, 23 novembre 2007 - 13 aprile 2008
settore
Collezioni d'arte
bibliografia
De Grada R. / Fiordimela C., Ottocento Novecento. Le collezioni d'arte del Museo della Scienza e della Tecnica "Leonardo da Vinci" di Milano, Garbagnate Milanese, Anthelios, 2000

Caramel L., I dipinti dell'800 nella Collezione Guido Rossi nel Museo Nazionale della Scienza e della Tecnica di Milano, Busto Arsizio, Bramante, 1986

Fornara C., Bello di colore : dai taccuini di Carlo Fornara, a cura di Mattei C./ Vercellotti F., Milano, All'insegna del pesce d'oro, 1969

Ottino Della Chiesa A., Dipinti nel Museo Nazionale della Scienza e della Tecnica : Milano, Milano, Alfieri e Lacroix, 1962
tipologia
dipinto
scheda ICCD
OA
Codifica Iconclass
41 B 22 (+0)