Due santi vescovi e un devoto agostiniano


1510 circa

inventario
D-226
autori
Pittore Lombardo (esecutore)
collocazione
M2/ Gallerie Leonardo
descrizione
Frammento di affresco strappato raffigurante due santi vescovi e un devoto agostiniano, proveniente dal refettorio del Monastero agostiniano di Santa Maria Incoronata a Milano. In deposito dalla Pinacoteca di Brera.

Si trovava su una delle pareti laterali (900 x 1000 cm., forse quella nord) e costituiva la parte sinistra di una Crocifissione (la Wakayama ha elaborato una ipotetica ricostruzione della parete affrescata). Il convento e la chiesa agostiniani furono costruiti tra il 1446 e il 1458, con il sostegno di Francesco Sforza. La parete affrescata con la Crocifissione fu in seguito dimezzata nella sua altezza da un'impalcatura che tagliò in due l'affresco. Il convento fu soppresso nel 1797 e trasformato in scuola di agricoltura nel 1874: nello stesso anno, la Consulta Archeologica del Museo Storico Artistico di Milano promosse la rimozione dei tre frammenti superstiti della Crocifissione, che furono staccati e trasportati su tela da Zanchi di Bergamo. Il refettorio fu distrutto nel 1939 per dare spazio alla costruzione della Casa del Fascio.
E' plausibile che uno dei due vescovi, sotto il cui manto si scorge un saio da agostiniano, sia Sant'Agostino, mentre è solo un'ipotesi (avanzata da Gatti Perer) che l'altro vescovo sia S.Ambrogio. Andrebbe invece scartata la proposta del Ricci di identificare il devoto con Gabriele da Cotignola, fratello di Francesco Sforza e monaco all'Incoronata fino alla morte (1457): infatti, come osserva la Gatti Perer, nell'affresco non compaiono gli attributi vescovili che invece il personaggio dovrebbe avere, essendo stato arcivescovo di Milano.
L'affresco è stato per lo più assegnato ad un valido pittore lombardo, vicino allo stile di Giovanni Donato Montorfano (con il quale non va però confuso) ed alla cultura figurativa di Zenale e Bramantino. Solo due studiosi attribuiscono l'opera ad un nome (la Ottino Della Chiesa assegna la Crocifissione al Montorfano stesso e Carlevaro allo Zenale).
La datazione del dipinto andrebbe posta dopo il 1510, anno di costruzione del refettorio.
definizione
dipinto affresco
misure
altezza: 151 cm; lunghezza: 200 cm
materiali
affresco (strappato); tela; legno; resina
acquisizione
Pinacoteca di Brera (1952)
iscrizioni
11 (inventariale)
17 (inventariale)
4 bis (inventariale)
settore
Collezioni d'arte
bibliografia
Ottino Della Chiesa A., Dipinti nel Museo Nazionale della Scienza e della Tecnica : Milano, Milano, Alfieri e Lacroix, 1962

Mazzini F., Affreschi lombardi del Quattrocento, Milano, Cariplo, 1965

Gatti Perer M.L., Il grande affresco con la "Crocifissione", in Arte lombarda : Umanesimo a Milano. L'osservanza agostiniana all'Incoronata, a cura di Gatti Perer M.L., Milano, 1980

Wakayama M.L., La ricostruzione grafica della "Crocifissione" nel Refettorio dell'Incoronata, in Arte lombarda : Umanesimo a Milano. L'osservanza agostiniana all'Incoronata, a cura di Gatti Perer M.L., Milano, 1980

Carlevaro G., Materiale per lo studio di Bernardo Zenale, in Arte lombarda, a cura di Gatti Perer M.L., Milano, 1982

Pinacoteca Brera, Pinacoteca di Brera : Scuole lombarda, ligure e piemontese 1300-1535, Milano, Electa, 1988

Autelli F., Pitture murali a Brera : La rimozione: notizie storiche e fortuna critica. Catalogo ragionato, Bergamo, Bolis, 1989
tipologia
dipinto
scheda ICCD
OA
Codifica Iconclass
11 H : 11 P 31 13