Salvator Mundi


1516 post - 1522 ante

inventario
D-235
collocazione
M2/ Gallerie Leonardo
descrizione
Affresco strappato proveniente dalla chiesa esterna di Santa Marta a Milano. In deposito dalla Pinacoteca di Brera.

Il frammento venne staccato a massello da Alessandro Chiesa nel 1812-1813 e in seguito trasportato su tela da Giuseppe Steffanoni di Bergamo (1900-1901). Il Torre e il Lattuada testimoniano che si trovava nell'atrio davanti alla porta d'ingresso della chiesa interna, entro una nicchia quadrata. Sorta come oratorio poco prima della metà del '300, la chiesa fu ampliata e ristrutturata all'inizio del '500 e consacrata il 29 settembre 1516. Si trovava nell'area dell'attuale piazza Mentana. L'assetto cinquecentesco di Santa Marta, che faceva capo a n monastero di monache agostiniane dedite alla clasura, è stato almeno in parte ricostruito dalla Binaghi Olivari in Sacro e profano [...] (1975), in base alle testimonianze delle guide e alle lettere scritte da suor Angela Panigarola, badessa del convento dal 1500 al 1503, dal 1506 al 1508 e dal 1512 fino al 1525, a Denis Briconnet, vescovo di Tolone, Saint-Malo e Lodeve. La chiesa era divisa da un setto trasversale in una parte pubblica con tre altari (chiesa esterna) e una destinata alla clausura femminile con un altare (chiesa interna). L'intero complesso fu modificato dagli interventi del Richini (1621-24). Il monastero venne soppresso il 16 giugno 1799 e l'edificio ecclesiastico fu adattato ad ospitare il Ginnasio comunale. La chiesa interna, trasformata in un laboratorio di chimica, fu in seguito abbattuta (1875). La chiesa esterna, chiusa nel 1806, servì da magazzino municipale e fu poi demolita tra il 1855 e il 1867. Soltanto i resti della cripta cinquecentesca esistono ancora negli scantinati della scuola media "Luca Beltrami".
Sebbene l'affresco del Redentore versi in condizioni non buone, va sottolineata la sua stretta affinità tipologica con il Redentore proveniente dall'oratorio di Greco milanese ed ora al Louvre e l'analogia con il Cristo benedicente di San Vittore a Meda, dimostrando la fortuna del modello leonardesco.
definizione
dipinto
misure
altezza: 100 cm; lunghezza: 70 cm
materiali
affresco (strappato); tela; legno
acquisizione
Pinacoteca di Brera (1952)
mostre
Sacro e profano nella pittura di Bernardino Luini
Luino, Civico istituto di cultura popolare, 9 Agosto - 8 Ottobre 1975

Bernardino Luini e i suoi figli
Milano, Palazzo Reale, 10 Aprile- 13 Luglio 2014
settore
Collezioni d'arte
bibliografia
Torre C., Il ritratto di Milano, Milano, 1674

Lattuada S., Descrizione di Milano, Milano, 1738

Beltrami L., Luini 1512-1532 : materiale di studio, a cura di Beltrami L., Milano, Tipografia U.Allegretti, 1911

Ottino Della Chiesa A., Dipinti nel Museo Nazionale della Scienza e della Tecnica : Milano, Milano, Alfieri e Lacroix, 1962

Binaghi Olivari M.T., Sacro e profano nella pittura di Bernardino Luini : catalogo, a cura di Binaghi Olivari M.T., Lugano, Silvana editoriale d'arte, 1975

Pinacoteca Brera, Pinacoteca di Brera : Scuole lombarda, ligure e piemontese 1300-1535, Milano, Electa, 1988

Autelli F., Pitture murali a Brera : La rimozione: notizie storiche e fortuna critica. Catalogo ragionato, Bergamo, Bolis, 1989

Binaghi Olivari M.T., Bernardino Luini, a cura di Binaghi Olivari M.T., Milano, 5 Continents, 2007

Cara R., Redentore benedicente, in Bernardino Luini e i suoi figli, a cura di Agosti G. / Stoppa J., Milano, Officina libraria, 2014, pp.186 189 / n.32
tipologia
dipinto
scheda ICCD
OA
Codifica Iconclass
11 D 32 21; 11 D 32 4