Radiomarelli RD 307
1962 ca. - 1965 ca.
inventario
D-1161
autori
RadioMarelli
(progettista/ costruttore)
collocazione
M2/ Marconi e la Radio
descrizione
Apparecchio di forma rettangolare con involucro in legno e materiale plastico grigio. Sulla parete frontale troviamo i comandi d'uso e la scala di sintonia e, sotto, la griglia di protezione dell'altoparlante magnetodinamico.
I comandi disposti sulla parete frontale consistono in quattro tasti per luce, fono, toni bassi, toni alti e la scala di sintonia con le indicazioni dei nomi di città e le frequenze per onde medie (1,6-0,55MHz) e in modulazione di frequenza (104-88MHz). Altri comandi si trovano nella parte superiore del radioricevitore e sono una rotella, parzialmente incassata nell'apparecchio, per l'accensione e la regolazione del volume, due tasti per la selezione delle gamme d'onda (OM, FM), un'altra rotella per la sintonia e un'antenna a stilo estraibile.
Il retro è chiuso da un pannello in plastica, forato per l'aerazione.
All'interno si ha il circuito a 9 transistor e 5 diodi a cristallo, con antenna AM incorporata fissa e presa e antenna FM incorporata e con presa a 75 Ohm.
Il brevetto di Guglielmo Marconi del 1896 del sistema di Telegrafia senza fili (Wireless Telegraph) per la trasmissione di impulsi adatti per il codice Morse, aprì la strada alle comunicazioni via etere a grande distanza. La trasmissione di suoni fu poi resa possibile con l'invenzione della valvola termoionica (diodo a vuoto) a cura dell'inglese Sir John Ambrose Fleming nel 1904. Nel 1906 fu la volta dell'Audion (triodo a vuoto) a cura dell'americano Lee De Forest.
L'invenzione della supereterodina, brevettata nel 1918 da Edwin H. Armstrong, ma successivamente attribuita a Lucien Levy, rese possibile la modulazione di frequenza.
Negli anni '20 e '30 gli apparecchi cominciarono a diffondersi nelle case. Erano realizzati senza economia e con particolare attenzione all'eleganza degli apparecchi: mobili in legno, con manopole di comando esterne, valvole esterne, antenna a telaio e altoparlante a tromba. Lo sviluppo tecnologico portò poi a circuiti e valvole migliori e quindi ricezioni migliori, altoparlanti interni magnetodinamici o elettrodinamici, ricezioni non solo in modulazione di ampiezza ma anche di frequenza (1939).
L'invenzione delle valvole rappresentò un progresso fondamentale nella tecnologia della radio. Rimarranno infatti i componenti elettronici principali fino agli anni '50 quando inizieranno ad essere sostituite dai transistor.
Prezzo di listino ANIE del 1962: Lire 39.900.
I comandi disposti sulla parete frontale consistono in quattro tasti per luce, fono, toni bassi, toni alti e la scala di sintonia con le indicazioni dei nomi di città e le frequenze per onde medie (1,6-0,55MHz) e in modulazione di frequenza (104-88MHz). Altri comandi si trovano nella parte superiore del radioricevitore e sono una rotella, parzialmente incassata nell'apparecchio, per l'accensione e la regolazione del volume, due tasti per la selezione delle gamme d'onda (OM, FM), un'altra rotella per la sintonia e un'antenna a stilo estraibile.
Il retro è chiuso da un pannello in plastica, forato per l'aerazione.
All'interno si ha il circuito a 9 transistor e 5 diodi a cristallo, con antenna AM incorporata fissa e presa e antenna FM incorporata e con presa a 75 Ohm.
Il brevetto di Guglielmo Marconi del 1896 del sistema di Telegrafia senza fili (Wireless Telegraph) per la trasmissione di impulsi adatti per il codice Morse, aprì la strada alle comunicazioni via etere a grande distanza. La trasmissione di suoni fu poi resa possibile con l'invenzione della valvola termoionica (diodo a vuoto) a cura dell'inglese Sir John Ambrose Fleming nel 1904. Nel 1906 fu la volta dell'Audion (triodo a vuoto) a cura dell'americano Lee De Forest.
L'invenzione della supereterodina, brevettata nel 1918 da Edwin H. Armstrong, ma successivamente attribuita a Lucien Levy, rese possibile la modulazione di frequenza.
Negli anni '20 e '30 gli apparecchi cominciarono a diffondersi nelle case. Erano realizzati senza economia e con particolare attenzione all'eleganza degli apparecchi: mobili in legno, con manopole di comando esterne, valvole esterne, antenna a telaio e altoparlante a tromba. Lo sviluppo tecnologico portò poi a circuiti e valvole migliori e quindi ricezioni migliori, altoparlanti interni magnetodinamici o elettrodinamici, ricezioni non solo in modulazione di ampiezza ma anche di frequenza (1939).
L'invenzione delle valvole rappresentò un progresso fondamentale nella tecnologia della radio. Rimarranno infatti i componenti elettronici principali fino agli anni '50 quando inizieranno ad essere sostituite dai transistor.
Prezzo di listino ANIE del 1962: Lire 39.900.
definizione
radioricevitore a transistor, da tavolo
misure
altezza: 21 cm ca.; larghezza: 43 cm ca.; lunghezza: 13 cm ca.
materiali
legno; metallo; materiale plastico
acquisizione
Pria, Carlo (2009)
iscrizioni
All Transistor (commerciale/ documentaria)
settore
Telecomunicazioni
bibliografia
Catalogo radio, Catalogo radio, televisione, elettroacustica 1962-1963/ Associazione nazionale industrie elettrotecniche (ANIE), Milano, ANIE, 1962
Ravalico D. E., La Moderna Supereterodina, Milano, Hoepli, 1943
Soresini F., Breve Storia della Radio, Milano, Il Rostro, 1976
Tarabella E., Un po' di Storia della Radio e delle "Macchine Parlanti", Massarosa (LU), Il Testimone, 1993
Ravalico D. E., La Moderna Supereterodina, Milano, Hoepli, 1943
Soresini F., Breve Storia della Radio, Milano, Il Rostro, 1976
Tarabella E., Un po' di Storia della Radio e delle "Macchine Parlanti", Massarosa (LU), Il Testimone, 1993
tipologia
radioricevitore
scheda ICCD
PST