Radiomarelli 9U65 F - Fido II


1946 ca. - 1948 ca.

inventario
D-1152
autori
RadioMarelli (progettista/ costruttore)
collocazione
M2/ Marconi e la Radio
descrizione
Apparecchio a forma rettangolare con mobile in materiale plastico, con bordi arrotondati.
Sulla parete frontale sono presenti un altoparlante magnetodinamico protetto da una griglia in plastica nera e una scala di sintonia numerica a settore circolare. Questa è costituita da tre diverse scale per frequenze di onde medie (indicazioni numeriche 550-200) e due gamme di onde corte (32-50 e 20-31). Lungo le scale sono indicati i riferimenti alle principali città estere e italiane, con le rispettive frequenze radio.
Ai lati sono presenti: a sinistra, una manopola per l'accensione e la regolazione del volume; a destra, una manopola per la sintonia.
Il retro è chiuso con un pannello forato, da cui fuoriescono il cavo elettrico per il collegamento alla rete e il filo dell'antenna AM.
All'interno si ha il circuito supereterodina a 5 valvole

Il brevetto di Guglielmo Marconi del 1896 del sistema di Telegrafia senza fili (Wireless Telegraph) per la trasmissione di impulsi adatti per il codice Morse, aprì la strada alle comunicazioni via etere a grande distanza. La trasmissione di suoni fu poi resa possibile con l'invenzione della valvola termoionica (diodo a vuoto) a cura dell'inglese Sir John Ambrose Fleming nel 1904. Nel 1906 fu la volta dell'Audion (triodo a vuoto) a cura dell'americano Lee De Forest.
L'invenzione della supereterodina, brevettata nel 1918 da Edwin H. Armstrong, ma successivamente attribuita a Lucien Levy, rese possibile la modulazione di frequenza.
Negli anni '20 e '30 gli apparecchi cominciarono a diffondersi nelle case. Erano realizzati senza economia e con particolare attenzione all'eleganza degli apparecchi: mobili in legno, con manopole di comando esterne, valvole esterne, antenna a telaio e altoparlante a tromba. Lo sviluppo tecnologico portò poi a circuiti e valvole migliori e quindi ricezioni migliori, altoparlanti interni magnetodinamici o elettrodinamici, ricezioni non solo in modulazione di ampiezza ma anche di frequenza (1939).
L'invenzione delle valvole rappresentò un progresso fondamentale nella tecnologia della radio. Rimarranno infatti i componenti elettronici principali fino agli anni '50 quando inizieranno ad essere sostituite dai transistor.
Il primo tipo di radioricevitore della serie Fido venne prodotta dalla Radiomarelli alla fine degli anni '30. Si sono poi susseguite numerose varianti soprattutto rispetto alle gamme d'onda ricevute. Questo modello, il 9U65 F del 1946 circa, venduto a 24.424 Lire, riceveva una banda OM (onde medie) e due OC (onde corte) e montava valvole tipo octal.
definizione
radioricevitore a valvole, midget
misure
altezza: 13 cm ca.; larghezza: 25 cm ca.; lunghezza: 10 cm ca.
materiali
materiale plastico; vetro; metallo
acquisizione
Pria, Carlo (2009)
iscrizioni
MOD. 9U65 F (documentaria)
settore
Telecomunicazioni
bibliografia
Ravalico D. E., Radio elementi, Milano, Hoepli, 1953

Ravalico D. E., La Moderna Supereterodina, Milano, Hoepli, 1943

Soresini F., Breve Storia della Radio, Milano, Il Rostro, 1976

Tarabella E., Un po' di Storia della Radio e delle "Macchine Parlanti", Massarosa (LU), Il Testimone, 1993

Catalogo Antique, Per chi acquista e per chi vende/ N-Z, in Catalogo Antique Radio, a cura di Antique Radio Magazine, Mosè Edizioni, 2006, II

Radiomuseum, Radiomarelli Fido 9U65F, in Radiomuseum, Radiomuseum.org, 2009
tipologia
radioricevitore
scheda ICCD
PST