Radiomarelli Coribante
1931 - 1933
inventario
D-1148
autori
RadioMarelli
(progettista/ costruttore)
collocazione
M2/ Marconi e la Radio
descrizione
Radioricevitore soprammobile a cassetta in legno, a sviluppo orizzontale.
Al centro della parete frontale è posizionato l'altoparlante elettrodinamico protetto da un tessuto (sgualcito) e da una griglia a motivi geometrici in materiale plastico nero.
Ai lati dell'altoparlante si hanno, da un lato, la manopola per la regolazione del volume e, dall'altro, quella per la sintonia. Sopra a questa si ha la scala di sintonia con indicazioni numeriche da 0 a 100, inserita in una piccola finestra con profilo in metallo a forma di scudo.
Dal retro fuoriesce il cavo di collegamento alla rete elettrica e si ha una presa fono.
All'interno si trovano il circuito a 5 valvole neutrodina (ovvero ad amplificazione diretta con neutrocondensatore) e l'altoparlante.
Il brevetto di Guglielmo Marconi del 1896 del sistema di Telegrafia senza fili (Wireless Telegraph) per la trasmissione di impulsi adatti per il codice Morse, aprì la strada alle comunicazioni via etere a grande distanza. La trasmissione di suoni fu poi resa possibile con l'invenzione della valvola termoionica (diodo a vuoto) a cura dell'inglese Sir John Ambrose Fleming nel 1904. Nel 1906 fu la volta dell'Audion (triodo a vuoto) a cura dell'americano Lee De Forest.
L'invenzione della supereterodina, brevettata nel 1918 da Edwin H. Armstrong, ma successivamente attribuita a Lucien Levy, rese possibile la modulazione di frequenza.
Nel 1919 nacque la prima stazione radio, con Frank Conrad che fondò a Pittsburg la KDKA. Nello stesso anno in Olanda nasceva la prima emittente europea che trasmetteva concerti di musica classica (e spot pubblicitari), ricevuti anche in Germania e Inghilterra.
Negli anni '20 e '30 gli apparecchi cominciarono a diffondersi nelle case. Erano realizzati senza economia e con particolare attenzione all'eleganza degli apparecchi: mobili in legno, con manopole di comando esterne, valvole esterne, antenna a telaio e altoparlante a tromba. Lo sviluppo tecnologico portò poi a circuiti e valvole migliori e quindi ricezioni migliori, altoparlanti interni magnetodinamici o elettrodinamici, ricezioni non solo in modulazione di ampiezza ma anche di frequenza (1939).
Gli apparecchi di questi anni erano spesso accoppiati a giradischi contenuti in mobili in legno anche di fattura pregevole che diventavano parte integrante dell'arredamento dei salotti delle case.
La Magneti Marelli, nel 1929, aprì la sezione Radiomarelli guidata da B.A. Quintavalle per la produzione di radio su modello di quelle che si stavano diffondendo negli Stati Uniti e in collaborazione con la "American Bosch".
Dopo alcuni modelli costruiti in Italia ma con tecniche e componenti importati dalla Bosch, intorno al 1935, la Radiomarelli cominciò a progettare e produrre modelli interamente in Italia, a Milano, e in maniera indipendente dai modelli americani.
Questo modello, all'epoca era venduto a Lire 1.150.
L'invenzione delle valvole rappresentò un progresso fondamentale nella tecnologia della radio. Rimarranno infatti i componenti elettronici principali fino agli anni '50 quando inizieranno ad essere sostituite dai transistor.
Al centro della parete frontale è posizionato l'altoparlante elettrodinamico protetto da un tessuto (sgualcito) e da una griglia a motivi geometrici in materiale plastico nero.
Ai lati dell'altoparlante si hanno, da un lato, la manopola per la regolazione del volume e, dall'altro, quella per la sintonia. Sopra a questa si ha la scala di sintonia con indicazioni numeriche da 0 a 100, inserita in una piccola finestra con profilo in metallo a forma di scudo.
Dal retro fuoriesce il cavo di collegamento alla rete elettrica e si ha una presa fono.
All'interno si trovano il circuito a 5 valvole neutrodina (ovvero ad amplificazione diretta con neutrocondensatore) e l'altoparlante.
Il brevetto di Guglielmo Marconi del 1896 del sistema di Telegrafia senza fili (Wireless Telegraph) per la trasmissione di impulsi adatti per il codice Morse, aprì la strada alle comunicazioni via etere a grande distanza. La trasmissione di suoni fu poi resa possibile con l'invenzione della valvola termoionica (diodo a vuoto) a cura dell'inglese Sir John Ambrose Fleming nel 1904. Nel 1906 fu la volta dell'Audion (triodo a vuoto) a cura dell'americano Lee De Forest.
L'invenzione della supereterodina, brevettata nel 1918 da Edwin H. Armstrong, ma successivamente attribuita a Lucien Levy, rese possibile la modulazione di frequenza.
Nel 1919 nacque la prima stazione radio, con Frank Conrad che fondò a Pittsburg la KDKA. Nello stesso anno in Olanda nasceva la prima emittente europea che trasmetteva concerti di musica classica (e spot pubblicitari), ricevuti anche in Germania e Inghilterra.
Negli anni '20 e '30 gli apparecchi cominciarono a diffondersi nelle case. Erano realizzati senza economia e con particolare attenzione all'eleganza degli apparecchi: mobili in legno, con manopole di comando esterne, valvole esterne, antenna a telaio e altoparlante a tromba. Lo sviluppo tecnologico portò poi a circuiti e valvole migliori e quindi ricezioni migliori, altoparlanti interni magnetodinamici o elettrodinamici, ricezioni non solo in modulazione di ampiezza ma anche di frequenza (1939).
Gli apparecchi di questi anni erano spesso accoppiati a giradischi contenuti in mobili in legno anche di fattura pregevole che diventavano parte integrante dell'arredamento dei salotti delle case.
La Magneti Marelli, nel 1929, aprì la sezione Radiomarelli guidata da B.A. Quintavalle per la produzione di radio su modello di quelle che si stavano diffondendo negli Stati Uniti e in collaborazione con la "American Bosch".
Dopo alcuni modelli costruiti in Italia ma con tecniche e componenti importati dalla Bosch, intorno al 1935, la Radiomarelli cominciò a progettare e produrre modelli interamente in Italia, a Milano, e in maniera indipendente dai modelli americani.
Questo modello, all'epoca era venduto a Lire 1.150.
L'invenzione delle valvole rappresentò un progresso fondamentale nella tecnologia della radio. Rimarranno infatti i componenti elettronici principali fino agli anni '50 quando inizieranno ad essere sostituite dai transistor.
definizione
radioricevitore a valvole, da tavolo
misure
altezza: 23 cm ca.; larghezza: 40,5 cm ca.; lunghezza: 22 cm ca.
materiali
legno; metallo; vetro
acquisizione
Pria, Carlo (2009)
iscrizioni
IL CORIBANTE (commerciale/ documentaria)
settore
Telecomunicazioni
bibliografia
Ravalico D. E., La Moderna Supereterodina, Milano, Hoepli, 1943
Soresini F., Breve Storia della Radio, Milano, Il Rostro, 1976
Tarabella E., Un po' di Storia della Radio e delle "Macchine Parlanti", Massarosa (LU), Il Testimone, 1993
Catalogo Antique, Per chi acquista e per chi vende/ N-Z, in Catalogo Antique Radio, a cura di Antique Radio Magazine, Mosè Edizioni, 2006, II
Radiomuseum, Radiomarelli Coribante, in Radiomuseum, Radiomuseum.org, 2009
Soresini F., Breve Storia della Radio, Milano, Il Rostro, 1976
Tarabella E., Un po' di Storia della Radio e delle "Macchine Parlanti", Massarosa (LU), Il Testimone, 1993
Catalogo Antique, Per chi acquista e per chi vende/ N-Z, in Catalogo Antique Radio, a cura di Antique Radio Magazine, Mosè Edizioni, 2006, II
Radiomuseum, Radiomarelli Coribante, in Radiomuseum, Radiomuseum.org, 2009
tipologia
radioricevitore
scheda ICCD
PST