Imcaradio Pangamma AM/FM IF 121
1949 ca. - 1954 ca.
inventario
D-1153
autori
Imca Radio
(progettista/ costruttore)
collocazione
M2/ Marconi e la Radio
descrizione
Radioricevitore con mobile in legno e radica, a sviluppo orizzontale, di grandi dimensioni.
La metà sinistra della parete frontale è occupata da un tessuto con liste in legno a protezione dell'altoparlante a magnete permanente alnico.
Al centro si ha la scala di sintonia circolare con gamme d'onda FM (86-108Mc), onde cortissime CC (11,4-22,5Mc), onde corte C (5,8-11,4Mc), onde medie M (520-1650Kc) e con le indicazioni dei nomi delle città trasmittenti. Al centro della scala si ha un indicatore di sintonia ("occhio magico").
Sotto alla scala si trovano tre manopole per la sintonia, l'accensione e la regolazione del volume, la regolazione dei toni.
Il retro è coperto con un pannello. All'interno si ha il circuito supereterodina a 13 valvole con sintetizzatore FM separato.
Il brevetto di Guglielmo Marconi del 1896 del sistema di Telegrafia senza fili (Wireless Telegraph) per la trasmissione di impulsi adatti per il codice Morse, aprì la strada alle comunicazioni via etere a grande distanza. La trasmissione di suoni fu poi resa possibile con l'invenzione della valvola termoionica (diodo a vuoto) a cura dell'inglese Sir John Ambrose Fleming nel 1904. Nel 1906 fu la volta dell'Audion (triodo a vuoto) a cura dell'americano Lee De Forest.
L'invenzione della supereterodina, brevettata nel 1918 da Edwin H. Armstrong, ma successivamente attribuita a Lucien Levy, rese possibile la modulazione di frequenza.
Negli anni '20 e '30 gli apparecchi cominciarono a diffondersi nelle case. Erano realizzati senza economia e con particolare attenzione all'eleganza degli apparecchi: mobili in legno, con manopole di comando esterne, valvole esterne, antenna a telaio e altoparlante a tromba. Lo sviluppo tecnologico portò poi a circuiti e valvole migliori e quindi ricezioni migliori, altoparlanti interni magnetodinamici o elettrodinamici, ricezioni non solo in modulazione di ampiezza ma anche di frequenza (1939).
L'invenzione delle valvole rappresentò un progresso fondamentale nella tecnologia della radio. Rimarranno infatti i componenti elettronici principali fino agli anni '50 quando inizieranno ad essere sostituite dai transistor.
Nel 1950 la RAI, nell'ottica di ampliare le zone raggiunte dalla radiodiffusione in Italia, inaugura la rete radiofonica a modulazione di frequenza (FM) nella gamma tra 88 e 108MHz.
In questi anni in cui la televisione cominciava ad avere tutte le attenzioni del mercato, l'Imca Radio immise sul mercato italiano una delle prime radio che permettevano la ricezione sia della normale trasmissione a Modulazione di Ampiezza che di quella a Modulazione di Frequenza: l'IF 121 della serie Pangamma ( 8 AM + FM).
Questo modello era venduto all'epoca a Lire 125.000.
La metà sinistra della parete frontale è occupata da un tessuto con liste in legno a protezione dell'altoparlante a magnete permanente alnico.
Al centro si ha la scala di sintonia circolare con gamme d'onda FM (86-108Mc), onde cortissime CC (11,4-22,5Mc), onde corte C (5,8-11,4Mc), onde medie M (520-1650Kc) e con le indicazioni dei nomi delle città trasmittenti. Al centro della scala si ha un indicatore di sintonia ("occhio magico").
Sotto alla scala si trovano tre manopole per la sintonia, l'accensione e la regolazione del volume, la regolazione dei toni.
Il retro è coperto con un pannello. All'interno si ha il circuito supereterodina a 13 valvole con sintetizzatore FM separato.
Il brevetto di Guglielmo Marconi del 1896 del sistema di Telegrafia senza fili (Wireless Telegraph) per la trasmissione di impulsi adatti per il codice Morse, aprì la strada alle comunicazioni via etere a grande distanza. La trasmissione di suoni fu poi resa possibile con l'invenzione della valvola termoionica (diodo a vuoto) a cura dell'inglese Sir John Ambrose Fleming nel 1904. Nel 1906 fu la volta dell'Audion (triodo a vuoto) a cura dell'americano Lee De Forest.
L'invenzione della supereterodina, brevettata nel 1918 da Edwin H. Armstrong, ma successivamente attribuita a Lucien Levy, rese possibile la modulazione di frequenza.
Negli anni '20 e '30 gli apparecchi cominciarono a diffondersi nelle case. Erano realizzati senza economia e con particolare attenzione all'eleganza degli apparecchi: mobili in legno, con manopole di comando esterne, valvole esterne, antenna a telaio e altoparlante a tromba. Lo sviluppo tecnologico portò poi a circuiti e valvole migliori e quindi ricezioni migliori, altoparlanti interni magnetodinamici o elettrodinamici, ricezioni non solo in modulazione di ampiezza ma anche di frequenza (1939).
L'invenzione delle valvole rappresentò un progresso fondamentale nella tecnologia della radio. Rimarranno infatti i componenti elettronici principali fino agli anni '50 quando inizieranno ad essere sostituite dai transistor.
Nel 1950 la RAI, nell'ottica di ampliare le zone raggiunte dalla radiodiffusione in Italia, inaugura la rete radiofonica a modulazione di frequenza (FM) nella gamma tra 88 e 108MHz.
In questi anni in cui la televisione cominciava ad avere tutte le attenzioni del mercato, l'Imca Radio immise sul mercato italiano una delle prime radio che permettevano la ricezione sia della normale trasmissione a Modulazione di Ampiezza che di quella a Modulazione di Frequenza: l'IF 121 della serie Pangamma ( 8 AM + FM).
Questo modello era venduto all'epoca a Lire 125.000.
definizione
radioricevitore a valvole, da tavolo
misure
altezza: 37 cm ca.; larghezza: 66 cm ca.; lunghezza: 35 cm ca.
materiali
legno; metallo; materiale plastico
acquisizione
Pria, Carlo (2009)
iscrizioni
SERIE PANGAMMA (commerciale/ documentaria)
Selettore Pangamma AM/FM (BREV. FILIPPA) N. 444700 N. 445840 456397 - 456398 ESTERO PENDENTI SERIE Pangamma AM/FM MATRICOLA N° 2430 (commerciale/ documentaria)
Selettore Pangamma AM/FM (BREV. FILIPPA) N. 444700 N. 445840 456397 - 456398 ESTERO PENDENTI SERIE Pangamma AM/FM MATRICOLA N° 2430 (commerciale/ documentaria)
settore
Telecomunicazioni
bibliografia
Ravalico D. E., La Moderna Supereterodina, Milano, Hoepli, 1943
Soresini F., Breve Storia della Radio, Milano, Il Rostro, 1976
Tarabella E., Un po' di Storia della Radio e delle "Macchine Parlanti", Massarosa (LU), Il Testimone, 1993
Catalogo Antique, Per chi acquista e per chi vende/ A-M, in Catalogo Antique Radio, a cura di Antique Radio Magazine, Mosè Edizioni, 2006, I
Radiomuseum, IMCA Pangamma AM FM IF 121, in Radiomuseum, Radiomuseum.org, 2009
Soresini F., Breve Storia della Radio, Milano, Il Rostro, 1976
Tarabella E., Un po' di Storia della Radio e delle "Macchine Parlanti", Massarosa (LU), Il Testimone, 1993
Catalogo Antique, Per chi acquista e per chi vende/ A-M, in Catalogo Antique Radio, a cura di Antique Radio Magazine, Mosè Edizioni, 2006, I
Radiomuseum, IMCA Pangamma AM FM IF 121, in Radiomuseum, Radiomuseum.org, 2009
tipologia
radioricevitore
scheda ICCD
PST