Allocchio Bacchini Modello Radiorurale 54 R


1934 - 1935

inventario
D-1149
autori
Allocchio Bacchini & C. Ing. Costruttori (costruttore/ produttore/ progettista)
collocazione
M2/ Marconi e la Radio
descrizione
Il mobile e' in legno di noce impiallacciato e lucidato a spirito con fregi metallici applicati. Ha una forma semplice a parallelepipedo con angoli arrotondati nella parte superiore; il contorno che incornicia la superficie frontale e' di colore marrone scuro. Nel fianco destro e sinistro dello chassis in legno si trovano due fessure per facilitarne il trasporto. La metà superiore dell'apparecchio è occupata dall'altoparlante elettrodinamico, collocato sulla parete. La mascherina in alluminio che protegge l'altoparlante presenta due fasci littori ruotati di 180 gradi. Ai lati dell'altoparlante sono presenti una spiga di grano e la scritta "Radiorurale" inseriti nel legno mediante linguette in alluminio.
Sotto all'altoparlante si ha una scala di sintonia numerica semicircolare protetta da una mascherina in plastica trasparente. Ai lati della scala si hanno una manopola per l'accensione e la regolazione del volume e una per la sintonia. Scala numerica da 500 a 1500 kHz.
Sono presenti, sul retro, una presa fono e una per un altoparlante supplementare.
All'interno, oltre all'altoparlante, si ha il circuito supereterodina a 5 valvole.

Nel 1933 inizia a diffondersi la Radiorurale: radioricevitore prodotto da almeno 11 aziende (tra le quali Philips, Radiomarelli, CGE, Unda Radio) ma con caratteristiche tecniche (circuito a 5 valvole) ed estetiche standardizzate a cura dell'Ente Radio Rurale, voluto dal regime fascista e promosso dal Ministero della Comunicazione.
Questo apparecchio veniva venduto a prezzo quasi di fabbrica (circa 600-700 Lire) a enti governativi, scuole, circoli culturali. Nelle scuole era considerato mezzo di propaganda politica ed era anche esente dal canone di abbonamento EIAR. Dato lo scarso margine di guadagno dei costruttori, ne venivano prodotti pochi esemplari alla volta. Per questo successive produzioni avevano spesso caratteristiche leggermente diverse a seconda dei componenti disponibili al momento.
In un primo periodo la sintonia era bloccata sulla frequenza della stazione italiana meglio ricevuta nella localià dove si trovava la radio.
Nonostante l'incentivo economico e la promozione di questo tipo di radio, la diffusione fu inferiore alle aspettative.
I primi modelli, del 1933-34, avevano il fregio in alluminio che racchiudeva nel cerchio spiga e scritta "Radiorurale". Nel 1934-35 sono stati prodotti invece modelli con tre fregi separati: cerchio con fasci littori, spiga e scritta. Dal 1936 al 1938 si ebbe la produzione a scala parlante che in alcuni casi abbandona anche il fregio raffigurante la spiga.
Successivamente il Governo fascista programmò la costruzione di un altro radioricevitore standardizzato, ancora più economico, il Radio Balilla.
definizione
radioricevitore a valvole, da tavolo
misure
altezza: 49,5 cm; larghezza: 39 cm; lunghezza: 28 cm
materiali
legno; metallo
acquisizione
Pria, Carlo (2009)
iscrizioni
iniziale maiuscola: Radiorurale (commerciale/ documentaria)
ALLOCCHIO BACCHINI & C.-mod. 54 R (commerciale/ documentaria)
ALLOCCHIO BACCHINI & C./ MILANO/ MOD. 54 R N. [...]/ VOLT 105/125/160/220 FREQ. 42 / 50 (commerciale/ documentaria)
ALTOPARLANTE (funzionale)
VOLUME (funzionale)
SINTONIA (funzionale)
settore
Telecomunicazioni
bibliografia
Catalogo Antique, Per chi acquista e per chi vende/ A-M, in Catalogo Antique Radio, a cura di Antique Radio Magazine, Mosè Edizioni, 2006, I

Soresini F./ Chiantera A., Radio d'epoca, Milano, Arnaldo Mondadori Editore S.p.A., 2001

Tarabella E., Un po' di Storia della Radio e delle "Macchine Parlanti", Massarosa (LU), Il Testimone, 1993
tipologia
radioricevitore
scheda ICCD
PST