Autoradio Voxson-Faret Vanguard
1960 - 1965
inventario
IGB-9534
autori
Voxson F.A.R.E.T.
(produttore/ progettista/ designer)
collocazione
M2/ Marconi e la Radio
descrizione
Apparecchio a forma leggermente trapezoidale, realizzato in materiale plastico opaco in due parti assemblate: la parte frontale e' realizzata in plastica color bianco sporco, mentre quella posteriore e' in plastica nera lucida. Sulla superficie frontale si hanno la scala di sintonia con indicazioni numeriche da 52 a 160 kHz, con due manopole una per l'accensione e la regolazione del volume e l'altra per la selezione della sintonia. Sotto alla scala si ha una superficie a specchio che sostituisce lo specchietto retrovisore al posto del quale si posizionava l'apparecchio nell'autovettura. Una levetta posta sotto l'apparecchio consentiva di modificarne la posizione (utilizzata per la sistemazione dello specchio). Sul fondo dell'apparecchio è presente un interruttore a slitta per l'accensione della lampadina posta nelle vicinanze. Sul retro si hanno lo snodo per fissare l'apparecchio all'autovettura, una presa pentapolare per l'alimentazione e il collegamento al gruppo altoparlante, una presa per il collegamento a massa.
All'interno si ha un circuito stampato sul quale sono montati i diodi a cristallo e i transistor. E' inoltre presente un'antenna AM incorporata in ferrite.
Caratteristiche tecniche:
potenza d'uscita: 2,5W col 10% di distorsione
alimentazione: cc da accumulatori 12 V, 0,5A, polarità invertibile
Il transistor (TRANSconductance varISTOR) nasce negli Stati Uniti alla fine del 1947. Frutto di una lunga ricerca condotta presso i Bell Laboratories da W. Shockley, J. Bardeen e W. Brattain, che per questo risultato guadagneranno il premio Nobel nel 1956.
Tra il 1955 e il 1965 si assiste ad un veloce sviluppo tecnologico e commerciale della radio a transistor che ben presto hanno sostituito le radio a valvole.
I due settori in cui le radio a transistor ebbero maggiore successo furono le radio portatili e le autoradio sia per la possibilità di ridurre le dimensioni degli apparecchi che per le ridotte richieste di energia di alimentazione (non essendo più necessario il riscaldamento del catodo come nelle valvole).
Anche le industrie radio italiane dalla fine degli anni 50 iniziarono a produrre apparecchi radio completamente a transistor.
La nascita dell'autoradio di deve ai fratelli Paul e Joseph Galvin che producono il primo modello nel 1930, chiamato Motorola 5T71. Nel 1932 Balupunkt costruisce la prima autoradio europea, la AS 5, che veniva installata nel bagagliaio e regolata tramite un comando posto sul piantone dello sterzo.
L'aspetto di questo modello Voxson Faret è tipico della prime autoradio a transistor con i due pomelli, per il volume e per la sintonia, e con lo specchio per essere posizionati al posto dello specchietto retrovisore. Anche la possibilità di sistemare l'altoparlante nella plancia dell'auto andava incontro all'esigenza di non occupare troppo spazio.
Le manopole di relegazione scompariranno con modelli della Grundig in grado di memorizzare le stazioni radio grazie ad un sistema meccanico.
All'interno si ha un circuito stampato sul quale sono montati i diodi a cristallo e i transistor. E' inoltre presente un'antenna AM incorporata in ferrite.
Caratteristiche tecniche:
potenza d'uscita: 2,5W col 10% di distorsione
alimentazione: cc da accumulatori 12 V, 0,5A, polarità invertibile
Il transistor (TRANSconductance varISTOR) nasce negli Stati Uniti alla fine del 1947. Frutto di una lunga ricerca condotta presso i Bell Laboratories da W. Shockley, J. Bardeen e W. Brattain, che per questo risultato guadagneranno il premio Nobel nel 1956.
Tra il 1955 e il 1965 si assiste ad un veloce sviluppo tecnologico e commerciale della radio a transistor che ben presto hanno sostituito le radio a valvole.
I due settori in cui le radio a transistor ebbero maggiore successo furono le radio portatili e le autoradio sia per la possibilità di ridurre le dimensioni degli apparecchi che per le ridotte richieste di energia di alimentazione (non essendo più necessario il riscaldamento del catodo come nelle valvole).
Anche le industrie radio italiane dalla fine degli anni 50 iniziarono a produrre apparecchi radio completamente a transistor.
La nascita dell'autoradio di deve ai fratelli Paul e Joseph Galvin che producono il primo modello nel 1930, chiamato Motorola 5T71. Nel 1932 Balupunkt costruisce la prima autoradio europea, la AS 5, che veniva installata nel bagagliaio e regolata tramite un comando posto sul piantone dello sterzo.
L'aspetto di questo modello Voxson Faret è tipico della prime autoradio a transistor con i due pomelli, per il volume e per la sintonia, e con lo specchio per essere posizionati al posto dello specchietto retrovisore. Anche la possibilità di sistemare l'altoparlante nella plancia dell'auto andava incontro all'esigenza di non occupare troppo spazio.
Le manopole di relegazione scompariranno con modelli della Grundig in grado di memorizzare le stazioni radio grazie ad un sistema meccanico.
definizione
radioricevitore a transistor, per auto
misure
altezza: 8 cm; larghezza: 14,5 cm; lunghezza: 9 cm; peso: 1,5 kg
materiali
metallo; plastica; specchio; rame
acquisizione
Mellini, Marzio (2003)
iscrizioni
vanguard (commerciale)
MADE IN ITALY/ PROTETTO DA BREVETTI ITALIANI ED ESTERI (documentaria)
MADE IN ITALY/ PROTETTO DA BREVETTI ITALIANI ED ESTERI (documentaria)
settore
Telecomunicazioni
bibliografia
Catalogo radio, Catalogo radio, televisione, elettroacustica 1960-1961 / Associazione nazionale industrie elettrotecniche (ANIE), Milano, ANIE, 1960
tipologia
radioricevitore
scheda ICCD
PST