Phonola - FIMI 913 serie Telesinto


1936 ca. - 1938 ca.

inventario
IGB-8122
autori
Phonola SA, FIMI (progettista/ costruttore)
collocazione
deposito
descrizione
Mobile in legno e radica parzialmente sezionato e aperto per permettere la visione dei circuiti interni.
Sulla parete frontale si trova l'altoparlante circolare protetto da una rete e una griglia in legno (anch'essa parzialmente sezionata).
Il piano superiore è incernierato sul retro ed apribile. All'interno si hanno il giradischi a 78 giri e i comandi del radioricevitore. I comandi sono racchiusi in una scatola asportabile che funge anche da comando a distanza.
Il giradischi ha piatto in metallo con panno antiscivolo, braccio in metallo con contrappeso e puntina, collegato mediante un'asta, al piatto per l'avvio e lo stop. E' inoltre presente una levetta per la scelta della velocità di rotazione.
A destra del giradischi si trovano, all'interno di una scocca in metallo nero, la scala di sintonia con indicazioni numeriche e delle città trasmittenti che sono però illeggibili, tre levette e una manopola per la sintonia. Accanto, sul piano, si hanno un interruttore di accensione e due manopole per il controllo del volume e dei toni.
Il retro è chiuso da un pannello in legno e una rete.
All'interno sono visibili, oltre all'altoparlante, il circuito supereterodina a nove valvole e il circuito e il motorino del giradischi.

Il brevetto di Guglielmo Marconi del 1896 del sistema di Telegrafia senza fili (Wireless Telegraph) per la trasmissione di impulsi adatti per il codice Morse, aprì la strada alle comunicazioni via etere a grande distanza. La trasmissione di suoni fu poi resa possibile con l'invenzione della valvola termoionica (diodo a vuoto) a cura dell'inglese Sir John Ambrose Fleming nel 1904. Nel 1906 fu la volta dell'Audion (triodo a vuoto) a cura dell'americano Lee De Forest.
L'invenzione della supereterodina, brevettata nel 1918 da Edwin H. Armstrong, ma successivamente attribuita a Lucien Levy, rese possibile la modulazione di frequenza.
Nel 1919 nacque la prima stazione radio, con Frank Conrad che fondò a Pittsburg la KDKA. Nello stesso anno in Olanda nasceva la prima emittente europea che trasmetteva concerti di musica classica (e spot pubblicitari), ricevuti anche in Germania e Inghilterra.
Negli anni '20 e '30 gli apparecchi cominciarono a diffondersi nelle case. Erano realizzati senza economia e con particolare attenzione all'eleganza degli apparecchi: mobili in legno, con manopole di comando esterne, valvole esterne, antenna a telaio e altoparlante a tromba. Lo sviluppo tecnologico portò poi a circuiti e valvole migliori e quindi ricezioni migliori, altoparlanti interni magnetodinamici o elettrodinamici, ricezioni non solo in modulazione di ampiezza ma anche di frequenza (1939).
Gli apparecchi di questi anni erano spesso accoppiati a giradischi contenuti in mobili in legno anche di fattura pregevole che diventavano parte integrante dell'arredamento dei salotti delle case.
L'invenzione delle valvole rappresentò un progresso fondamentale nella tecnologia della radio. Rimarranno infatti i componenti elettronici principali fino agli anni '50 quando inizieranno ad essere sostituite dai transistor.
Prezzo dell'epoca di questo radiofonografo: Lire 6.000 (nel 1936-38).
definizione
radiofonografo a valvole, a consolle, sezionato
misure
altezza: 82 cm ca.; larghezza: 85 cm ca.; lunghezza: 46 cm ca.
materiali
legno; metallo; vetro; tessuto
acquisizione
Tosi (1970)
settore
Telecomunicazioni
bibliografia
Catalogo Antique, Per chi acquista e per chi vende/ A-M, in Catalogo Antique Radio, a cura di Antique Radio Magazine, Mosè Edizioni, 2006, I

Ravalico D. E., La Moderna Supereterodina, Milano, Hoepli, 1943

Soresini F., Breve Storia della Radio, Milano, Il Rostro, 1976

Tarabella E., Un po' di Storia della Radio e delle "Macchine Parlanti", Massarosa (LU), Il Testimone, 1993
tipologia
radiofonografo
scheda ICCD
PST