Phonola - FIMI mod. 640
1955 - 1956
inventario
IGB-12400
autori
Phonola SA, FIMI
(progettista/ costruttore)
; PE (Perpetuum Ebner)
(progettista/ costruttore)
collocazione
deposito
descrizione
Radiofonografo soprammobile a sviluppo orizzontale, con mobile in legno. La parete frontale è occupata dalla griglia in plastica che protegge l'altoparlante magnetodinamico e dalla scala di sintonia e manopole di comando.
La scala di sintonia è suddivisa in due gamme di onde corte (indicazioni numeriche da 27 a 15,8m e da 80 a 30 per il III programma) e una di onde medie (da 550 a 200m) con indicazioni dei nomi delle città da cui provengono le trasmissioni.
Sotto alla scala si hanno quattro manopole: un potenziometro per la regolazione del volume, un commutatore per la sintonia, un selettore voce/tono, un selettore per le gamme d'onda e il fonografo.
La parte superiore è apribile e contiene il giradischi con piatto in plastica e tappetino in gomma, braccio in plastica e selettore per la velocità di rotazione del piatto (45/33/78 giri).
Il retro è chiuso con un pannello in legno e tela. All'interno si hanno il circuito supereterodina a 7 valvole con frequenza intermedia IF 470 kHz, il motore elettrico del giradischi con relativo circuito e l'altoparlante circolare.
Il brevetto di Guglielmo Marconi del 1896 del sistema di Telegrafia senza fili (Wireless Telegraph) per la trasmissione di impulsi adatti per il codice Morse, aprì la strada alle comunicazioni via etere a grande distanza. La trasmissione di suoni fu poi resa possibile con l'invenzione della valvola termoionica (diodo a vuoto) a cura dell'inglese Sir John Ambrose Fleming nel 1904. Nel 1906 fu la volta dell'Audion (triodo a vuoto) a cura dell'americano Lee De Forest.
L'invenzione della supereterodina, brevettata nel 1918 da Edwin H. Armstrong, ma successivamente attribuita a Lucien Levy, rese possibile la modulazione di frequenza.
Nel 1919 nacque la prima stazione radio, con Frank Conrad che fondò a Pittsburg la KDKA. Nello stesso anno in Olanda nasceva la prima emittente europea che trasmetteva concerti di musica classica (e spot pubblicitari), ricevuti anche in Germania e Inghilterra.
Negli anni '20 e '30 gli apparecchi cominciarono a diffondersi nelle case. Erano realizzati senza economia e con particolare attenzione all'eleganza degli apparecchi: mobili in legno, con manopole di comando esterne, valvole esterne, antenna a telaio e altoparlante a tromba. Lo sviluppo tecnologico portò poi a circuiti e valvole migliori e quindi ricezioni migliori, altoparlanti interni magnetodinamici o elettrodinamici, ricezioni non solo in modulazione di ampiezza ma anche di frequenza (1939). Gli apparecchi di questi anni erano spesso accoppiati a giradischi contenuti in mobili in legno anche di fattura pregevole che diventavano parte integrante dell'arredamento dei salotti delle case.
Questo radiofonografo soprammobile è stato progettato dalla FIMI e realizzato nei propri stabilimenti. Il prezzo dell'epoca era di Lire 80.000.
L'invenzione delle valvole rappresentò un progresso fondamentale nella tecnologia della radio. Rimarranno infatti i componenti elettronici principali fino agli anni '50 quando inizieranno ad essere sostituite dai transistor.
La scala di sintonia è suddivisa in due gamme di onde corte (indicazioni numeriche da 27 a 15,8m e da 80 a 30 per il III programma) e una di onde medie (da 550 a 200m) con indicazioni dei nomi delle città da cui provengono le trasmissioni.
Sotto alla scala si hanno quattro manopole: un potenziometro per la regolazione del volume, un commutatore per la sintonia, un selettore voce/tono, un selettore per le gamme d'onda e il fonografo.
La parte superiore è apribile e contiene il giradischi con piatto in plastica e tappetino in gomma, braccio in plastica e selettore per la velocità di rotazione del piatto (45/33/78 giri).
Il retro è chiuso con un pannello in legno e tela. All'interno si hanno il circuito supereterodina a 7 valvole con frequenza intermedia IF 470 kHz, il motore elettrico del giradischi con relativo circuito e l'altoparlante circolare.
Il brevetto di Guglielmo Marconi del 1896 del sistema di Telegrafia senza fili (Wireless Telegraph) per la trasmissione di impulsi adatti per il codice Morse, aprì la strada alle comunicazioni via etere a grande distanza. La trasmissione di suoni fu poi resa possibile con l'invenzione della valvola termoionica (diodo a vuoto) a cura dell'inglese Sir John Ambrose Fleming nel 1904. Nel 1906 fu la volta dell'Audion (triodo a vuoto) a cura dell'americano Lee De Forest.
L'invenzione della supereterodina, brevettata nel 1918 da Edwin H. Armstrong, ma successivamente attribuita a Lucien Levy, rese possibile la modulazione di frequenza.
Nel 1919 nacque la prima stazione radio, con Frank Conrad che fondò a Pittsburg la KDKA. Nello stesso anno in Olanda nasceva la prima emittente europea che trasmetteva concerti di musica classica (e spot pubblicitari), ricevuti anche in Germania e Inghilterra.
Negli anni '20 e '30 gli apparecchi cominciarono a diffondersi nelle case. Erano realizzati senza economia e con particolare attenzione all'eleganza degli apparecchi: mobili in legno, con manopole di comando esterne, valvole esterne, antenna a telaio e altoparlante a tromba. Lo sviluppo tecnologico portò poi a circuiti e valvole migliori e quindi ricezioni migliori, altoparlanti interni magnetodinamici o elettrodinamici, ricezioni non solo in modulazione di ampiezza ma anche di frequenza (1939). Gli apparecchi di questi anni erano spesso accoppiati a giradischi contenuti in mobili in legno anche di fattura pregevole che diventavano parte integrante dell'arredamento dei salotti delle case.
Questo radiofonografo soprammobile è stato progettato dalla FIMI e realizzato nei propri stabilimenti. Il prezzo dell'epoca era di Lire 80.000.
L'invenzione delle valvole rappresentò un progresso fondamentale nella tecnologia della radio. Rimarranno infatti i componenti elettronici principali fino agli anni '50 quando inizieranno ad essere sostituite dai transistor.
definizione
radiofonografo a valvole, soprammobile
misure
altezza: 39 cm ca.; larghezza: 70 cm ca.; lunghezza: 36 cm ca.
materiali
legno; materiale plastico; vetro
acquisizione
Villa, Gianluigi (2008)
iscrizioni
PH mod. 639 640 (commerciale/ documentaria)
settore
Telecomunicazioni
bibliografia
Ravalico D. E., La Moderna Supereterodina, Milano, Hoepli, 1943
Soresini F., Breve Storia della Radio, Milano, Il Rostro, 1976
Tarabella E., Un po' di Storia della Radio e delle "Macchine Parlanti", Massarosa (LU), Il Testimone, 1993
Catalogo Antique, Per chi acquista e per chi vende/ N-Z, in Catalogo Antique Radio, a cura di Antique Radio Magazine, Mosè Edizioni, 2006, II
Soresini F., Breve Storia della Radio, Milano, Il Rostro, 1976
Tarabella E., Un po' di Storia della Radio e delle "Macchine Parlanti", Massarosa (LU), Il Testimone, 1993
Catalogo Antique, Per chi acquista e per chi vende/ N-Z, in Catalogo Antique Radio, a cura di Antique Radio Magazine, Mosè Edizioni, 2006, II
tipologia
radiofonografo
scheda ICCD
PST