Phonola - FIMI Modello TV - 2121


1960 ca. - 1962 ca.

inventario
IGB-12401
autori
Phonola SA, FIMI (progettista/ costruttore)
collocazione
deposito
descrizione
Televisore in legno con profili arrotondati. La parete frontale è quasi completamente occupata dallo schermo 21 pollici del cinescopio.
Sotto allo schermo, sporgenti solo parzialmente, si hanno 7 comandi (mancano però due rotelle) per la regolazione di volume, amplificazione verticale, sincronizzazione verticale, sincronizzazione orizzontale, luminosità, linear. verticale, contrasto.
Su un lato si ha l'interruttore di accensione e una manopola rotta in ebanite per la selezione dei canali (da 1 a 9). Sui due lati sono presenti due feritoie in legno, dietro alle quali sono collocati gli altoparlanti.
Il retro è costituito da un pannello forato per l'aerazione e sono presenti i connettori elettrici per altoparlanti supplementari, antenna, cavo di alimentazione. All'interno si ha il circuito supereterodina costituito da 23 valvole con cinescopio sferico elettrostatico con deflessione a 90° e due altoparlanti.
Il televisore poggia su un carrello portatelevisore con rotelle e piano d'appoggio intermedio.

L'inventore americano Philo T. Farnsworth sviluppò, nel 1927, il primo sistema pratico di televisione completamente elettronica nella storia. Il russo Vladimir Zworykin, nei laboratori americani della RCA, riuscirà poi a realizzare la televisione elettronica come prodotto commerciale nel 1939.
In Italia tra il 1952 e il 1954 la RAI, concessionaria esclusiva dei servizi di radiodiffusione e televisione, trasmette regolarmente anche se in via sperimentale. Nel 1954 si ha l'inaugurazione ufficiale della televisione italiana. La visione collettiva (nei bar, nei circoli, ecc) giocherà nei primi anni un ruolo fondamentale.
Fino agli anni '50 i televisori erano caratterizzati da circuiti completamente a valvole montati su di un telaio. Il tubo catodico, all'inizio degli anni cinquanta, passa dalla forma tonda a quella quadrata e la sua apertura di deflessione da 70° a 90°, angolo che rendeva comunque gli apparecchi molto ingombranti e profondi. Il materiale utilizzato per il mobile era quasi sempre il legno e il tubo catodico era protetto da un vetro frontale a causa dalla fragilità del tubo catodico tenuto sottovuoto.
Già agli inizi degli anni '60 il panorama cambia: il pubblico diventa più numeroso, la visione non è più collettiva ma familiare, non ancora privata.
I tubi catodici assumono angoli di deflessione ancora più ampi (fino a 110°) riducendone così le dimensioni. Nel tubo catodico viene integrata la protezione (bonded) e nei televisori sparisce quindi il vetro frontale. Il legno comincia ad essere verniciato in poliestere.
Gradualmente, nel corso degli anni '60, i transistor sostituiranno le valvole, le materie plastiche sostituiranno il legno e l'aspetto dei televisori cambierà velocemente.
definizione
televisore CRT, bianco e nero, 21 pollici, da tavolo, a valvole
misure
altezza: 50 cm ca.; larghezza: 57 cm ca.; lunghezza: 54 cm ca.
materiali
legno; vetro; metallo
acquisizione
Costantico, Corrado (2008)
iscrizioni
PHONOLA 2121 (commerciale/ documentaria)
065817 (commerciale/ documentaria)
settore
Telecomunicazioni
bibliografia
Soresini F., Di tubo in tubo : Storia dei tubi elettronici nel centenario del diodo : 1904-2004, a cura di A.I.R.E., Albino (Bergamo), Sandit, 2004

Enciclopedia Televisione, Enciclopedia della Televisione, a cura di Grasso A., Milano, Garzanti, 2008
tipologia
televisore
scheda ICCD
PST