Proiettore Kinéclair Serie A N° 22


1913 - 1915

inventario
IGB-4960
autori
Eclair (costruttore)
collocazione
deposito
descrizione
Proiettore cinematografico da tavolo. Sopra una scatola in legno sono fissate due bobine porta pellicole da 35mm, una per la pellicola da proiettare l'altra per avvolgere la pellicola già proiettata, e in mezzo ad esse l'apparato illuminante. Questo è disposto in verticale ed è costituito da un cilindro in ottone con camino, che conteneva la lampada ad alimentazione elettrica (ora mancante) e che termina, nella parte inferiore con una lente condensatrice. L'apparato illuminante è libero di scorrere lungo un'asta verticale così da permettere la variazione dell'intensità di luce. In corrispondenza del fascio illuminante che fuoriesce verso il basso, sul piano superiore della base in metallo, in orizzontale, è inserita una guida nella quale passa la pellicola mentre scorre da una bobina all'altra trascinata dai due cilindri con dentini sporgenti sui lati che si incastrano nei fori della pellicola stessa. Il meccanismo di trascinamento della pellicola e gli altri dispositivi di trasmissione del moto alle bobine sono azionati mediante una manovella posta sulla prima bobina. Le due aste porta bobine sono collegate mediante catene, ruote dentate e una lunga molla per la trasmissione del moto.
Dentro alla scatola, un prisma a riflessione totale devia il fascio verso l'obiettivo da proiezione. Mediante una rotella posta all'esterno della scatola è possibile la messa fuoco.
Lateralmente, sulla base si trovano due boccole per i collegamenti elettrici. Dall'altra parte una manovella, collegata con un volano, permette la rotazione dell'otturatore interno costituito da un disco in metallo con fessure di diverse dimensioni.

Il primo spettacolo a pagamento della storia del cinema fu tenuto dai fratelli Lumiere a Parigi nel 1895 ed usava una pellicola da 35mm. Questa pellicola veniva prodotta dalla Eastmann Kodak con quattro perforazioni rettangolari poste sui lati di ciascun fotogramma, che inizialmente aveva dimensioni 18x24m. Venne utilizzato soprattutto per riprese e proiezioni professionali.
Successivamente vennero prodotti diversi formati sia più grandi che ridotti rispetto a questo. I più grandi come il 70mm, per immagini più luminose e proiezioni su schermi più grandi, i più piccoli per questioni economiche a d uso amatoriale.
In generale bisogna anche ricordare che il più grande passo avanti rispetto all'uso amatoriale di cineprese e proiettori venne fatto con l'avvento delle pellicole in acetato in sostituzione di quelle in nitrato, altamente infiammabile. Queste pellicole si sostituirono ovviamente anche nell'ambito professionale.
I formati ridotti che ebbero maggiore diffusione furono il 9.5mm, il 16mm, l'8mm in tutte le sue varianti e il Super 8.
La massima diffusione delle ultime cineprese a pellicola si ebbe tra il 1980 e il 1982. Nel 1985 la produzione cessò a causa dell'avvento del nastro magnetico. Oggi a sua volta superato dalle videocamere digitali.
Le cineprese e i proiettori seguirono l'evoluzione delle pellicole, diventando sempre più piccoli e maneggevoli, adattandosi ai nuovi formati disponibili . Dal punto di vista tecnico l'evoluzione di obiettivi, diaframmi, otturatori, telemetri, ottiche porterà ad apparecchi sempre più accessoriati ma anche di facile uso soprattutto per il cineasta amatoriale.
Questo proiettore Kinéclair utilizzava pellicole da 35mm ed è l'antesignano della moviola. E' un proiettore particolare perché il film scorre orizzontalmente, la sorgente di luce è verticale e l'immagine viene raddrizzata orizzontalmente da un prisma a riflessione totale. La progettazione di questo poriettore si deve a Charles Dupuis ed ha portato al brevetto francese 457.965 del 16/05/1913. Veniva commercializzato con lo slogan: quello che il fonografo è per le orecchie, kineclair lo è per gli occhi.
Questo proiettore è stato esposto al Museo nella mostra "Ti ricordi? Il Museo ti rinfresca la memoria" dove erano presenti circa 30 oggetti che evocavano suggestioni sugli ultimi 100 anni della nostra storia: l'agricoltura, il patrimonio industriale, i trasporti, le arti tessili, l'ufficio e il commercio, le arti decorative, gli strumenti scientifici, la foto cinematografia
definizione
proiettore cinematografico a manovella, per pellicole 35mm
misure
altezza: 41 cm; larghezza: 27 cm; lunghezza: 55 cm; peso: 7,5 kg
materiali
metallo; ottone; legno; vetro
acquisizione
Croce, G. (1960)
iscrizioni
KINEKLAIR BREVETE FRANCE S.G.D.G ETRANGER BREVETS DUPUIS (documentaria)
MUSEO SCIENZA 4960 MILANO (documentaria)
SERIE A N° 22 (documentaria)
settore
Fotocinematografia
bibliografia
Montanaro C./ Comencini L., Museo del Cinema Gianni Comencini : Collezioni della Fondazione Cineteca Italiana - Milano, Milano, Fondazione Cineteca Italiana, 2007

Cinematographes, Brevet FR 457.965, in Cinematographes : Les appareils de cinéma muet en France 1895 - 1930, Francia, ©2008 cinematographes, 2008
tipologia
proiettore cinematografico
scheda ICCD
PST