Ramazzotti - RAM RD30


1928 ca. - 1930 ca.

inventario
D-1169
autori
Ramazzotti RAM (progettista/ costruttore)
collocazione
M2/ Marconi e la Radio
descrizione
Radioricevitore soprammobile a cassetta in metallo, a sviluppo orizzontale.
La parte alta della parete frontale è occupata da due scale di sintonia inserite in due piccole finestre con profilo in metallo a forma di scudo. Le scale sono uguali, con indicazioni numeriche da 0 a 100 per onde medie e lunghe in modulazione di ampiezza.
Sotto si hanno tre manopole per la regolazione del volume e della sintonia.
Sul lato sinistro si ha un selettore per le gamme d'onda e quattro boccole per collegamento fono, cuffie, altoparlante, amplificatore, rete elettrica.
La parte superiore della cassetta è apribile e, all'interno è visibile il circuito a 4 valvole supereterodina.

Il brevetto di Guglielmo Marconi del 1896 del sistema di Telegrafia senza fili (Wireless Telegraph) per la trasmissione di impulsi adatti per il codice Morse, aprì la strada alle comunicazioni via etere a grande distanza. La trasmissione di suoni fu poi resa possibile con l'invenzione della valvola termoionica (diodo a vuoto) a cura dell'inglese Sir John Ambrose Fleming nel 1904. Nel 1906 fu la volta dell'Audion (triodo a vuoto) a cura dell'americano Lee De Forest.
L'invenzione della supereterodina, brevettata nel 1918 da Edwin H. Armstrong, ma successivamente attribuita a Lucien Levy, rese possibile la modulazione di frequenza.
Nel 1919 nacque la prima stazione radio, con Frank Conrad che fondò a Pittsburg la KDKA. Nello stesso anno in Olanda nasceva la prima emittente europea che trasmetteva concerti di musica classica (e spot pubblicitari), ricevuti anche in Germania e Inghilterra.
Negli anni '20 e '30 gli apparecchi cominciarono a diffondersi nelle case. Erano realizzati senza economia e con particolare attenzione all'eleganza degli apparecchi: mobili in legno, con manopole di comando esterne, valvole esterne, antenna a telaio e altoparlante a tromba. Dai radioricevitori a cristallo di galena, privi di alimentazione e che permettevano solo l'ascolto in cuffia, si passa ai modelli a valvole che migliorano la ricezione e rendono possibile l'ascolto attraverso altoparlanti esterni collegati al radioricevitore.
Lo sviluppo tecnologico portò poi a circuiti e valvole migliori e quindi ricezioni migliori, altoparlanti interni magnetodinamici o elettrodinamici, ricezioni non solo in modulazione di ampiezza ma anche di frequenza (1939).
Questo modello, all'epoca era venduto a Lire 1.680.
L'invenzione delle valvole rappresentò un progresso fondamentale nella tecnologia della radio. Rimarranno infatti i componenti elettronici principali fino agli anni '50 quando inizieranno ad essere sostituite dai transistor.
definizione
radioricevitore a valvole, soprammobile
misure
altezza: 21 cm ca.; larghezza: 40 cm ca.; lunghezza: 21 cm ca.
materiali
metallo; vetro; materiale plastico
acquisizione
Pria, Carlo (2009)
iscrizioni
APPARECCHIO RAM TIPO RD 30 N°1459 (commerciale/ documentaria)
settore
Telecomunicazioni
bibliografia
Ravalico D. E., La Moderna Supereterodina, Milano, Hoepli, 1943

Soresini F., Breve Storia della Radio, Milano, Il Rostro, 1976

Tarabella E., Un po' di Storia della Radio e delle "Macchine Parlanti", Massarosa (LU), Il Testimone, 1993

Catalogo Antique, Per chi acquista e per chi vende/ N-Z, in Catalogo Antique Radio, a cura di Antique Radio Magazine, Mosè Edizioni, 2006, II

Radiomuseum, Ramazzotti RD 30, in Radiomuseum, Radiomuseum.org, 2009
tipologia
radioricevitore
scheda ICCD
PST