Dipinto di piccole dimensioni di Adolfo de Carolis, raffigurante donne in abiti tradizionali marchigiani disposte lungo la spiaggia.

Il dipinto, firmato ma non datato, fa parte del lascito della collezione di Guido Rossi al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnica nel 1957 (per cui si rimanda a Giorgione 2009, pp. 55-61).
L'opera è in mediocre stato di conservazione e presenta una evidente piegatura del supporto al centro. Si tratta di uno studio per la xilografia Lido piceno, realizzata da De Carolis nel 1908. A questa data andrà ascritta anche l'opera in questione, vista la stretta vicinanza con la versione definitiva, da cui lo studio differisce per particolari nella posa di alcune figure, nell'andamento dei panneggi e nel fondo, mentre l'impostazione compositiva è già fissata e indica uno stadio molto avanzato. A conferma che si tratta di uno studio, a cui una pesante verniciatura ha voluto conferire la solidità e lo status di un dipinto, la composizione appare in controparte rispetto alla xilografia stampata essendo preparatoria all'intaglio della matrice in legno, che si conserva al Museo De Carolis a Montefiore dell'Aso. La stessa tecnica di esecuzione serve a studiare gli effetti finali ottenuti nella xilografia, con le linee ad inchiostro che riproducono l'andamento dell'intaglio nel legno e i colori ad olio che ripropongono i rapporti cromatici tra i pochi colori della xilografia, da cui deriva l'effetto quasi monocromo del dipinto.
Il tema della teoria di figure femminili disposte a fregio era già stato affrontato da De Carolis nell'olio su cartone Pellegrini a Loreto del 1903 (Montecarotto, parrocchia SS. Annunziata), ma l'opera mostra anche consonanze stilistiche con la xilografia La foce del 1908 (Urbino, Galleria Nazionale delle Marche), oltre che con una serie di fotografie realizzate dallo stesso De Carolis (cfr Vivere con l'arte 2009, pp. 28-29).

1760 (inventariale)
A. De Karolis (firma)

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