Dipinto a olio di piccole dimensioni raffigurante un bue e un vitello rivolti verso sinistra, di fronte ad un casolare in campagna.

Il dipinto è giunto al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnica nel 1957 con il lascito della collezione di Guido Rossi.
Fu acquistato evidentemente da Rossi -appassionato collezionista di opere di Filippo Palizzi, di cui possedeva un piccolo nucleo (cfr nn. inv. 1770, 1772-1775, 1798, 1865, 1866)- come opera di Palizzi sulla base della firma e come tale sempre considerato. Tuttavia la semplicità compositiva, la mancanza di profondità dell'ambientazione, l'approssimazione dello scorcio architettonico, ma soprattutto la sostanziale piattezza della materia pittorica, minuta e descrittiva senza essere realistica, la fragilità della pennellata, la magrezza del colore, lontano dalla corposità vibratile degli impasti palizziani portano a negare l'autenticità del dipinto, probabile opera di un falsario.

"Fil. Palizzi" (firma)
"36" (inventariale)
"1775 - PALIZZI" (inventariale)
65 (inventariale)

Giorgione C., L'imprenditore collezionista. La collezione di Guido Rossi del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci" di Milano, in Terra e mare : paesaggi del sud da Giuseppe De Nittis a Giovanni Fattori, Milano, Silvana, 2009, pp. 55-61

De Grada R. / Fiordimela C., Ottocento Novecento. Le collezioni d'arte del Museo della Scienza e della Tecnica "Leonardo da Vinci" di Milano, Garbagnate Milanese, Anthelios, 2000

Caramel L., I dipinti dell'800 nella Collezione Guido Rossi nel Museo Nazionale della Scienza e della Tecnica di Milano, Busto Arsizio, Bramante, 1986

Ottino Della Chiesa A., Dipinti nel Museo Nazionale della Scienza e della Tecnica : Milano, Milano, Alfieri e Lacroix, 1962