Fotocinematografia

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Proiettore Safar Cinesonoro

SAFAR 1947 - 1948 Proiettore cinematografico in metallo color bronzo da tavolo. Poggia su quattro piedini ad altezza regolabile. E' costituito sostanzialmente da una base nella quale sono inseriti parte del motore e del lettore ottico per il sonoro e le parti elettriche con i relativi comandi all'esterno e da una parte superiore divisa in apparato illuminante e dispositivo di proiezione. Il motore e i dispositivi di alimentazione sono in parte esterni all'apparecchio (alternatore da cui fuoriesce il cavo di alimentazione) e in parte interno (trasformatore, reostato, amperometro). Il quadro dell'amperometro è inserito nella base e permette misure da 0 a 15A. Lateralmente è presente una coppia di connettori elettrici ed un potenziometro collegato con un reostato interno per la regolazione dell'intensità della lampada. L'apparato illuminante è racchiuso in un parallelepipedo con camino ed è costituito da un porta lampada con cavo di alimentazione ed interruttore di accensione (la lampada è mancante) con ai lati opposti uno specchio concavo e una lente condensatrice. Davanti alla lente condensatrice si trova il dispositivo di proiezione. Questo è costituito da un obiettivo con messa a fuoco regolabile, un braccio a V ai cui estremi si inseriscono le bobine contenenti la pellicola da 16mm, una per la pellicola da proiettare e l'altra che raccoglie quella già proiettata, anelli di trasmissione del moto. E' presente una bobina di grosse dimensioni costituita da due anelli in fil di ferro in metallo uniti da raggi e da un anello centrale. Tra lente condensatrice e obiettivo una fessura permette l'inserimento di un telaietto rettangolare che costituisce la guida per lo scorrimento della pellicola. Questo telaietto presenta diversi riquadri rettangolari in corrispondenza del punto in cui si posiziona il fotogramma che viene proiettato. IGB-7975

Macchina fotografica Agfa Optima III

AGFA AG 1960 circa Apparecchio fotografico a sviluppo orizzontale, in metallo con parti in materiale plastico antiscivolo. Il corpo macchina ha forma parallelepipeda con bordi arrotondati. Sul retro dell'apparecchio è inserito l'oculare del mirino galileiano e la leva per l'avanzamento della pellicola (formato 135 da 36 pose formato 24x36cm). Sopra si trovano, a sinistra, il dispositivo per il riavvolgimento e lo sblocco del rullino, a destra una rotella per impostare la sensibilità della pellicola espressa in ASA (da 10 a 200) o DIN (da 12 a 24), al centro una guida ad incastro per l'inserimento di un flash esterno. Davanti, vicino al mirino è inserito un esposimetro a fotocellula incorporato. A sinistra si trova la leva di comando dell'esposimetro. Al centro si trova l'obiettivo contenente il diaframma a iride e l'otturatore. Sull'obiettivo troviamo un anello per la regolazione della messa a fuoco a soggetto (ritratti, gruppi, paesaggi) ed una ghiera per la regolazione dell'apertura del diaframma (da 3,9 a 22). In basso, una rotella permette di aprire una piccola finestrella dove si trova l'attacco sincronizzato per il flash. Mediante uno sblocco laterale si può aprire il dorso dell'apparecchio, incernierato a sinistra, contenente i vani porta rullo (pellicola Isopan 1F Agfacolor). Nella parte bassa del dorso, al centro, è inserita una rotella contafotogrammi ad avanzamento automatico, collegata alla leva di avanzamento. Sotto all'apparecchio si trova un pulsante di sblocco della pellicola per il riavvolgimento ed un foro filettato per il posizionamento su cavalletto. IGB-8324

Macchina fotografica Agfa Trolix

AGFA AG 1936 - 1940 Questo apparecchio fotografico ha forma parallelepipeda ed è realizzato in Trolit una plastica simile alla bachelite. Sopra all'apparecchio è inserita una maniglia in metallo per il trasporto. Superiormente e lateralmente sono inseriti due mirini a riflessione, per pose in verticale e in orizzontale. Sulla parete frontale troviamo due lenti corrispondenti ai mirini, un foro dietro al quale è posizionato l'obiettivo, a fuoco fisso, una rotellina per la scelta di due tempi dell'otturatore (posa e istantanea, in un caso l'otturatore resta aperto e va richiuso manualmente, nell'altra posizione si apre e si richiude velocemente), una rotellina per l'apertura dell'obiettivo, l'inserzione di un filtro giallo e l'inserzione di un diaframma fisso ed una levetta per l'apertura e la chiusura dell'otturatore a ghigliottina. Lateralmente è inserita una manopola per l'avanzamento della pellicola. Sulla faccia posteriore è presente una finestrella trasparente rossa, con coperchietto in metallo, per la lettura del numero del fotogramma direttamente sul retro della pellicola posta all'interno. Sempre sul lato, un dispositivo di sblocco permette di aprire la custodia dell'apparecchio rendendo possibile l'inserimento della pellicola (in rullo del tipo Agfa B - 2, Isochrom o Isopan, da 120mm per formati 6x9cm). Il rullo si inserisce su un porta bobina posizionato in corrispondenza della manopola esterna. All'interno è visibile la zona trapezoidale in metallo che funge da camera oscura. IGB-8380

proiettore cinematografico a lanterna, elettrico, per pellicole 35mm

Officine Pio Pion 1920 - 1930 Questo apparecchio cinematografico è costituito da una parte di proiezione e un apparato illuminante entrambi posizionati su un cavalletto in metallo con altezza regolabile sia davanti che dietro mediante viti senza fine azionate da due ruote. La lampada di illuminazione è costituita da una lanterna in lamiera con camino con illuminazione ad arco voltaico (sono presenti gli elettrodi mentre manca lo specchio parabolico) ad alimentazione elettrica. Nella parte anteriore dovrebbe essere inserita una lente condensatrice attualmente mancante come il tubo a forma di tronco di cono che dovrebbe essere inserito davanti alla lente stessa. Porta elettrodi e porta lente condensatrice sono inseriti su guide scorrevoli mediante meccanismo di vite senza fine regolato con manopole situate posteriormente. Le due parete laterali della lampada sono apribili e forate per permettere l'areazione della lanterna. Sulle pareti sono inserite finestrella circolari con vetro rosso. Sotto alla lanterna è inserito un reostato lineare corredato di amperometro (letture da 0 a 8 Ampere). Oltre alla manopola per la regolazione della variazione del cursore del reostato è presente un interruttore di accensione del motorino per l'avanzamento della pellicola. Davanti alla lanterna, sul piano del cavalletto, è inserito un motorino elettrico collegato al dispositivo meccanico di proiezione. Questo è costituito da un telaio in ferro al quale sono fissate le due scatole parafuoco per le bobine porta pellicola da 35mm, in metallo. Quella superiore per la pellicole da proiettare, quella inferiore, posta sotto al piano del cavalletto, per avvolgere la pellicola già proiettata. Le scatole parafuoco sono apribili ed hanno una fessura per l'uscita/entrata della pellicola. Mediante cinghie, ingranaggi, ruote con testa a tronco di cono, il moto si trasmette dal motorino al dispositivo di proiezione. L'avanzamento della pellicola è prodotto mediante cilindri con dentini sporgenti posti sui lati che la trascinano. La pellicola scorre in una maschera posta davanti al punto di passaggio del fascio luminoso. Davanti alla maschera è fissato un porta obiettivo cilindrico (con obiettivo all'interno) in metallo con messa a fuoco a cremagliera mediante dispositivo di vite senza fine e un otturatore a farfalla collegato al sistema di trasmissione del moto. Anche la bobina inferiore è collegata al sistema di trasmissione. Al cilindro dentato inferiore è collegata una manovella per l'avanzamento manuale della pellicola. IGB-8433

proiettore cinematografico a lanterna, per pellicole 35mm

Officine Pio Pion 1910 - 1930 Questo apparecchio cinematografico è costituito da una parte di proiezione e un apparato illuminante entrambi posizionati su un cavalletto in metallo con altezza regolabile sia davanti che dietro mediante viti senza fine azionate da due ruote. La lampada di illuminazione è costituita da una lanterna in lamiera con camino con illuminazione ad arco voltaico (con elettrodi e specchio parabolico) ed alimentazione elettrica. Nella parte anteriore dovrebbe essere inserita una lente condensatrice attualmente mancante. Porta elettrodi e porta lente condensatrice sono inseriti su guide scorrevoli mediante meccanismo di vite senza fine regolato con manopole situate posteriormente. Nella parte anteriore è inserito in orizzontale un tubo a forma di tronco di cono chiuso da un tappo removibile. Le due parete laterali della lampada sono apribili e forate per permettere l'areazione della lanterna. Sulla parete di destra è presente una finestrella con vetro rosso e su quella di sinistra con vetro trasparente. Davanti al tubo della lanterna è inserito il dispositivo meccanico di proiezione costituito da un telaio in ferro al quale sono fissate le due bobine porta pellicola da 35mm, in metallo. Quella superiore per la pellicola da proiettare, quella inferiore, posta sotto al piano del cavalletto, per avvolgere la pellicola già proiettata. Il dispositivo di avanzamento della pellicola è costituito da una manovella collegata mediante ingranaggi e sistemi di trasmissione del moto (catena) a cilindri con dentini sporgenti posti sui lati che la trascinano. La pellicola scorre in una maschera posta davanti alla lampada nel punto di passaggio del fascio luminoso. Davanti alla maschera è fissato un porta obiettivo cilindrico in metallo con messa a fuoco a cremagliera mediante dispositivo di vite senza fine e un otturatore a pale collegato al sistema di trasmissione del moto. Anche la bobina inferiore è collegata al sistema di trasmissione. In una scatoletta in legno appesa all'otturatore con del fil di ferro è custodito l'obiettivo con focale f55) da inserire nell'apposito porta obiettivo. Al cavalletto sono appese, mediante una corda, altre tre bobine (in totale cinque bobine con quelle montate). IGB-8434