Blocco magneti perforatrice IBM 026

I.B.M. Italia 1949 post - 1975 ante Il dispositivo è montato tra due piastre di alluminio. Nella parte inferiore si trova un blocco di connettori a lamine (13+13 posti superiormente, 13+13 inferiormente); dalle lamine si dipartono dei fili elettrici, 24 dei quali si collegano a un sistema elettromagnetico di comando costituito da 12 relè (12 dispositivi composti da ancora metallica e bobina) e relativi leverismi; detti leverismi sono montati su un albero fissato alle piastre in alluminio e distanziati tra loro da rondelle in materiale isolante. Altri 3 fili provenienti dallo stesso connettore sono collegati a due contatti mobili posti nella pate inferiore del dispositivo stesso. Un albero a camme sfalsate consente almeno due funzioni: lo sblocco totale dei leverismi tramite le due camme terminali in metallo e il ritorno in posizione di riposo dei singoli tramite 7 camme in materiale isolante; il ritorno in posizione di riposo di ogni singolo leverismo è comandato da una o più camme, le quali agiscono contemporaneamente su un blocco di 7+7 interruttori (o contatti mobili): lo sblocco di ogni singolo leverismo provoca la chiusura di uno o pù contatti. Il blocco di interruttori è montato su un blocco di alluminio pressofuso avvitato tra le due piastre di sostegno del dispositivo. Esternamente alle piastre di sostegno, calettati ad una estremità dell'albero a camme, è posto un disco riportante la suddivisione di un goniometro e indicante l'angolo di rotazione dell'albero tra 0 e 360°, mentre all'estremità opposta è posta una puleggia. Esternamente, sullo stesso lato della puleggia, è montato un relè il cui contatto agisce sulla parte esterna dell'albero a camme. D-1183

Memoria calcolatore IBM 602A

I.B.M. Italia 1948 Il dispositivo è montato su un telaio in alluminio pressofuso che presenta nella parte inferiore due blocchi di connettori divisi ciascuno in due gruppi da 12 e 6 "pin" (in totale 36 pin), sui lati una serie di ruotismi e molle e nella parte superiore vari dispositivi elettromeccanici. Dai due blocchi di connettori si dipartono 36 fili di rame rivestiti (18+18) che terminano ai dispositivi posti sul lato superiore del telaio: 14 fili vanno verso 13 relè, 12 verso pari contatti striscianti, 10 terminano su una serie di espansioni metalliche (10 sul lato destro e 10 su quello sinistro del dispositivo) collegandosi, in modo alterno sequenziale, a 5 espansioni sul lato destro e 5 sul lato sinistro (partendo da destra, la prima espansione in alto è collegata, la seconda no, fino ad arrivare all'ultima in alto a sinistra non collegata); tutte le espansioni sono munite di foro per la connessione di cavetti. La disposizione delle espansioni è simmetrica rispetto al telaio e le due serie, di destra e di sinistra, coprono ciascuna 4 semidischi in plastica per una metà ricoperti con una striscia metallica e l'altra metà dentata riportante 10 gradini disposti a dente di sega e numerati da 0 a 9. La parte dentata dei semidischi è rivolta verso l'ancorina di 12 dei 13 relè di cui sopra, mentre la parte ricoperta dalla lamina metallica è in connessione con i contatti striscianti. Altri 4 semidischi parimenti fatti sono posti centralmente e scoperti rispetto alle due serie di espansioni di cui sopra. Complessivamente i semidischi sono dodici e sono inseriti su un asse che ne comanda la rotazione di mezzo giro, per l'altro mezzo giro essi sono liberi di ruotare attorno all'asse stesso; la loro rotazione è regolata da molle in tensione. Con il meccanismo in funzione, 12 dei 13 relè trattengono con le estensioni delle proprie ancorine la rotazione dei semidischi, il tredicesimo, posto su di un lato del telaio, libera lo scatto di due molle poste una a destra e l'altra a sinistra esteriormente al telaio, che fanno ruotare di mezzo giro l'asse dei semidischi che così sono riportati in posizione di riposo. Nella parte inferiore del telaio è installato un albero che sul lato del telaio del tredicesimo relè, all'esterno, presenta, solidali tra esse e calettate all'estremità dell'albero, una camma e una ruota dentata; quest'ultima è ingranata da un'altra ruota dentata posta inferiormente a guisa di terminale libero e avente l'asse di rotazione solidale al telaio. La rotazione della camma agisce sull'albero dei semidischi. D-1191

Modulo di calcolo Sistema IBM 360/40

I.B.M. Italia 1964 Il modulo ha una struttura di base in plastica lavorata a finestre (sei per tredici in senso longitudinale e quattro per due alle estremità corte) sulla quale sono inserite tredici guide longitudinali in acciaio. La struttura è chiusa sul fondo da una piastra di bachelite dalla quale fuoriescono, su entrambi i lati, una moltitudine di sottili perni in rame (pin) disposti regolarmente a pochi millimetri di distanza l'uno dall'altro; la piastra è reticolata in 13 settori, contrassegnati dalle lettere da A a N, in senso laterale , e 8 settori, contrassegnati dai numeri da 1 a 8, in senso longitudinale. Nella parte inferiore della piastra sottili fili elettrici collegano tra loro parte dei pin di cui sopra. Nella parte superiore 42 piastre di circuiti stampati sono inserite verticalmente nelle guide sopra menzionate; sulle piastre (o schede circuitali) sono saldati componenti elettronici quali resistori, condensatori, transistor, circuiti integrati; queste schede terminano inferiormente in connettori che ne consentono l'inserimento nei pin sopracitati. Inoltre ulteriori cinque sottomoduli di circuito sono fissati, tramite viti, internamente a due schede di circuiti stampati a doppio strato disposte a sandwich; dalle superfici delle due schede sono connessi componenti elettrici a matrice che denotano una disposizione logica simile anche delle connessioni dei sottomoduli posti internamente alle schede; sul lato interno di una delle schede sono assemblati numerosi circuiti integrati. D-1192