Motocicletta con telaio tubolare ad una culla, parafanghi e serbatoio verniciati di nero brillante. Al centro del telaio è montato un motore a due tempi a cilindro sdoppiato verticale, formato da due cilindri affiancati con biella e camera di scoppio in comune; il tubo di scarico sul fianco sinistro. Ai lati del motore sono state installate due pedano poggiapiedi. Al di sopra del motore è situato il serbatoio del tipo sottocanna; sul lato superiore del serbatoio sono poste la pompa manuale dell'olio e la leva del cambio a due rapporti. La motocicletta è equipaggiata con fanale anteriore e fanalino di coda, alimentato dalla dinamo. La ruota posteriore è sprovvista di sospensioni, mentre la ruota anteriore è collegata mediante forcella elastica. Sopra la ruota posteriore è montato un portapacchi, con scatole portaccessori laterali. I cavalletti reggimacchina si trovano su entrambe le ruote.

La produzione in serie di questa motocicletta venne avviata nell'immediato dopoguerra nel 1919. Il progetto del motore a due cilindri sdoppiati venne brevettato dall'ingegnere Adalberto Garelli e riuscì ad ottenere ottimo risultati in tutte le competizioni internazionali fino agli anni 1926-1927; in seguito la compagnia orientò verso altri obbiettivi la propria produzione. L'esemplare posseduto dal Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci" venne immatricolato nel 1927.

GARELLI (commerciale)
BREVETTATO (documentaria)
IMPIANTI IRRIGAZIONE / BARONI & FIGLI / S. NICOLO' PO (MANTOVA) TEL. N. 1 (commerciale)
877 / MN (documentaria)
PROVINCIA / DI / MANTOVA / 1927 (documentaria)

Cento anni, Cento anni di moto 1886-1986, a cura di Clarke M., Milano, Mondadori, 1986