Bianchi 500 Corsa


1936

inventario
IGB-2973
autori
Bianchi (costruttore) ; Baldi, Mario (progettista)
collocazione
deposito
descrizione
Motocicletta da corsa con telaio rigido a culla aperta a tripla forcella e parafanghi verniciati di celeste, mentre il serbatoio è cromato insieme alla altre parti lucide. Al centro del telaio è sistemato il motore moniclindrico verticale a quattro tempi, con valvole in testa, comandate da due alberi a camme; il tubo di scarico si trova sul fianco sinistro della motocicletta. Al di sopra del motore è sistemato il serbatoio del carburante; il serbatotio dell'olio invece si trova al di sotto della sella del pilota e presenta una superficie alettata, verniciata di bordeau. La trasmissione è a catena. Il cambio è comandato da un doppio pedale a bilanciere sul fianco sinistro. Sospensione posteriore è a ruota guidata, mentre la ruota anteriore è connessia con una forcella a parallelogramma. Sul manubrio è fissato un frontalino ellittico in legno per il numero di gara.

Il motore di questo modello deriva dalla Freccia Celeste, modello della classe 350, che negli anni '20 aveva mietuto grandi successi con Tazio Nuvolari. Sebbene non incontrò lo stesso successo della Freccia Celeste, con una moto di questo tipo, Dorino Serafini riuscì a conquistare il titolo di Campione d'Italia nel 1936.
definizione
motocicletta da corsa
misure
altezza: 96 cm ca.; larghezza: 66 cm ca.; lunghezza: 206 cm ca.; peso: 195 kg ca.;  cm³ ca.;  mm ca.; potenza: 33 CV ca.;  km/h ca.
materiali
metallo; pelle; gomma
acquisizione
Bianchi Società (1954)
iscrizioni
127 (documentaria)
2973 (inventariale)
settore
Trasporti terrestri
bibliografia
Cento anni, Cento anni di moto 1886-1986, a cura di Clarke M., Milano, Mondadori, 1986

Gentile A., Edoardo Bianchi, Milano, Giorgio Nada editore, 1992
tipologia
motocicletta
scheda ICCD
PST