Philips 12 B 810/ 00X
1980 ca. - 1990 ca.
inventario
IGB-14850
autori
Philips
(progettista/ costruttore)
collocazione
deposito
descrizione
Apparecchio in materiale plastico nero nella parte anteriore e bianco in quella posteriore, con profili arrotondati e smussati. La parete frontale è occupata dallo schermo del cinescopio da 12 pollici autoprotetto.
A destra dello schermo si hanno 6 tasti per la selezione dei canali presintonizzati. La sintonia e memorizzazione dei canali avveniva mediante comandi di sintonia posti sul lato destro e nascosti da uno sportello apribile. Sotto allo schermo si hanno tre manopole per l'accensione/regolazione del volume, luminosità, contrasto.
Nella parte superiore si ha un'antenna a stilo incorporata estraibile.
Il retro, inclinato e con fessure per l'aerazione, presenta, nella parte bassa, un connettore per batteria 12V e uno per l'antenna. Dal retro fuoriesce il cavo di alimentazione per il collegamento alla rete elettrica.
L'inventore americano Philo T. Farnsworth sviluppò, nel 1927, il primo sistema pratico di televisione completamente elettronica nella storia. Il russo Vladimir Zworykin, nei laboratori americani della RCA, riuscirà poi a realizzare la televisione elettronica come prodotto commerciale nel 1939.
La visione collettiva (nei bar, nei circoli, ecc) giocherà nei primi anni un ruolo fondamentale.
Fino agli anni '50 i televisori erano caratterizzati da circuiti completamente a valvole montati su di un telaio. Il tubo catodico, all'inizio degli anni cinquanta, passa dalla forma tonda a quella quadrata e la sua apertura di deflessione da 70° a 90°, angolo che rendeva comunque gli apparecchi molto ingombranti e profondi. Il materiale utilizzato per il mobile era quasi sempre il legno e il tubo catodico era protetto da un vetro frontale a causa dalla fragilità del tubo catodico tenuto sottovuoto.
Già agli inizi degli anni '60 il panorama cambia: il pubblico diventa più numeroso, la visione non è più collettiva ma familiare, non ancora privata.
I tubi catodici assumono angoli di deflessione ancora più ampi (fino a 110°) riducendone così le dimensioni. Nel tubo catodico viene integrata la protezione (bonded) e nei televisori sparisce quindi il vetro frontale. Il legno comincia ad essere verniciato in poliestere.
Gradualmente, nel corso degli anni '60, i transistor sostituiranno le valvole, le materie plastiche sostituiranno il legno e l'aspetto dei televisori cambierà velocemente. Altro grande passo avanti di questi anni sarà la nascita della televisione a colori.
Nella seconda metà degli anni '70 si ebbe un altro passo avanti sia nel modo di rapportarsi con la TV a causa della diffusione del telecomando, sia per questioni tecniche grazie all'avvento della microelettronica. Nel corso degli anni '70 la televisione diviene una componente della vita quotidiana. Negli anni '80 si diffondono più televisori per ogni casa: uno importante in sala ed altri portatili per le altre stanze.
A destra dello schermo si hanno 6 tasti per la selezione dei canali presintonizzati. La sintonia e memorizzazione dei canali avveniva mediante comandi di sintonia posti sul lato destro e nascosti da uno sportello apribile. Sotto allo schermo si hanno tre manopole per l'accensione/regolazione del volume, luminosità, contrasto.
Nella parte superiore si ha un'antenna a stilo incorporata estraibile.
Il retro, inclinato e con fessure per l'aerazione, presenta, nella parte bassa, un connettore per batteria 12V e uno per l'antenna. Dal retro fuoriesce il cavo di alimentazione per il collegamento alla rete elettrica.
L'inventore americano Philo T. Farnsworth sviluppò, nel 1927, il primo sistema pratico di televisione completamente elettronica nella storia. Il russo Vladimir Zworykin, nei laboratori americani della RCA, riuscirà poi a realizzare la televisione elettronica come prodotto commerciale nel 1939.
La visione collettiva (nei bar, nei circoli, ecc) giocherà nei primi anni un ruolo fondamentale.
Fino agli anni '50 i televisori erano caratterizzati da circuiti completamente a valvole montati su di un telaio. Il tubo catodico, all'inizio degli anni cinquanta, passa dalla forma tonda a quella quadrata e la sua apertura di deflessione da 70° a 90°, angolo che rendeva comunque gli apparecchi molto ingombranti e profondi. Il materiale utilizzato per il mobile era quasi sempre il legno e il tubo catodico era protetto da un vetro frontale a causa dalla fragilità del tubo catodico tenuto sottovuoto.
Già agli inizi degli anni '60 il panorama cambia: il pubblico diventa più numeroso, la visione non è più collettiva ma familiare, non ancora privata.
I tubi catodici assumono angoli di deflessione ancora più ampi (fino a 110°) riducendone così le dimensioni. Nel tubo catodico viene integrata la protezione (bonded) e nei televisori sparisce quindi il vetro frontale. Il legno comincia ad essere verniciato in poliestere.
Gradualmente, nel corso degli anni '60, i transistor sostituiranno le valvole, le materie plastiche sostituiranno il legno e l'aspetto dei televisori cambierà velocemente. Altro grande passo avanti di questi anni sarà la nascita della televisione a colori.
Nella seconda metà degli anni '70 si ebbe un altro passo avanti sia nel modo di rapportarsi con la TV a causa della diffusione del telecomando, sia per questioni tecniche grazie all'avvento della microelettronica. Nel corso degli anni '70 la televisione diviene una componente della vita quotidiana. Negli anni '80 si diffondono più televisori per ogni casa: uno importante in sala ed altri portatili per le altre stanze.
definizione
televisore CRT, bianco e nero, 12 pollici, portatile, a transistor
misure
altezza: 29,5 cm ca.; larghezza: 33 cm ca.; lunghezza: 30,5 cm ca.
materiali
vetro; metallo; materiale plastico
iscrizioni
TYPE 12B810/00X
220V 50Hz 27W
PHILIPS
Nr. TY 054915 (commerciale/ documentaria)
MINISTERO P.T. N. 003 87/028989 (D.M. 6.2.1978) (commerciale/ documentaria)
MINISTERO P.T. N. 003 87/028989 (D.M. 6.2.1978) (commerciale/ documentaria)
mostre
Vedere Lontano. La televisione dalla trasmissione meccanica al digitale
Milano, Triennale di Milano, 2010/05/03
settore
Telecomunicazioni
bibliografia
Soresini F., Di tubo in tubo : Storia dei tubi elettronici nel centenario del diodo : 1904-2004, a cura di A.I.R.E., Albino (Bergamo), Sandit, 2004
Grob B., La televisione, Torino, Einaudi - Edizioni Scientifiche, 1955
Grob B., La televisione, Torino, Einaudi - Edizioni Scientifiche, 1955
tipologia
televisore
scheda ICCD
PST