Apparecchio fotografico Agfa Karat 4.5

AGFA AG 1939 ca. - 1950 ca. Apparecchio fotografico tascabile a sviluppo orizzontale, in metallo. L'apparecchio è costituito da un corpo centrale che funziona da camera oscura, l'obiettivo, Agfa Oppar 1:4,5 f=5,5 cm, con il soffietto in pelle nera estraibile e un dorso in cui si inserisce la pellicola Karat da 35mm in rullo (per 12 pose formato 24x36mm). Premendo un pulsante posto sopra al corpo centrale si sblocca il porta obiettivo che può così essere estratto e posizionato per l'uso. Il porta obiettivo viene mantenuto in posizione da tiranti. La messa fuoco avviene direttamente sull'obiettivo ruotando un'apposita ghiera (per distanze di ripresa da 1m all'infinito). All'interno dell'ottica si trovano un diaframma ad iride ed un otturatore Vario. Anche aperture del diaframma a iride (da f/4,5 a f/32) e velocità di scatto dell'otturatore "VARIO" (da 1/25 a 1/250 di secondo più la posa B che tiene aperto l'otturatore fino a che non si rilasci il dispositivo di scatto) si regolano direttamente sull'ottica, ruotando apposite levette poste in corrispondenza dei dispositivi stessi. Il pulsante di scatto è posto direttamente sull'obiettivo, in corrispondenza dell'otturatore. Sul corpo centrale è inserito un mirino galileiano al centro. Ai lati troviamo una rotella per l'avanzamento della pellicola e un contafotogrammi automatico (fino a 12 pose). Il dorso dell'apparecchio è incernierato su un lato ed apribile per l'inserimento ed il prelievo del rullino metallico contenente la pellicola. All'interno è custodito un rullino metallico vuoto. Sotto all'apparecchio è inserito un foro filettato per un eventuale posizionamento su cavalletto. IGB-6027

Macchina fotografica Agfa Standard

AGFA AG 1926 - 1933 Apparecchio fotografico verticale in metallo ricoperto in pelle , di forma parallelepipeda, con maniglia in pelle. Una parete dell'apparecchio è incernierata nel lato inferiore. Premendo sul pulsante di sblocco posto lateralmente, lo sportello anteriore si apre ed è possibile estrarre il soffietto in pelle nera, libero di scorrere su una guida metallica posizionata nell'interno dello sportello stesso. Lo sportello è mantenuto aperto da due tiranti in metallo. Il soffietto termina con un telaio in metallo sul quale è posizionato il porta obiettivo. Per muovere il soffietto occorre tenere premuti due pulsanti di sblocco posti sul telaio. La lettura della distanza di ripresa può avvenire rispetto ad una scala graduata fissata sull'interno dello sportello che riporta le distanze 1, 1.25, 1,5m e infinito. L'obiettivo può scorrere verticalmente ed è possibile un'ulteriore regolazione della distanza di ripresa e quindi della messa a fuoco spostando una levetta posta lateralmente sull'obiettivo che lo fa spostare avanti e indietro (indicazioni numeriche per 2, 3, 5, 9 metri infinito). All'interno dell'obiettivo sono inseriti un diaframma iride ed un otturatore centrale. Sotto all'obiettivo è possibile selezionare, mediante una levetta, l'apertura del diaframma a iride (da f/4.5 a f/32). La lettura dell'apertura avviene lungo una scala posta sopra all'obiettivo. Sopra all'obiettivo, un'altra levetta permette di selezionare la velocità di scatto dell'otturatore, da 2 a 1/100 di secondo più i tempi di posa B e T (otturatore resta aperto fino a che non si rilasci lo scatto o non si scatti nuovamente). La carica dell'otturatore e lo scatto avvengono mediante una levetta posizionata sempre sull'obiettivo, in prossimità dell'otturatore oppure mediante uno scatto flessibile (non presente) da inserire nell'apposito foro situato vicino alla levetta di scatto. Sulla lastra porta obiettivo è fissato anche un mirino a riflessione orientabile. Sulla custodia, lungo la parete laterale è inserito un mirino a traguardo estraibile Dalla parte opposta dell'obiettivo è inserito il porta lastra (formato 9x12cm) estraibile. Nel porta lastra è inserito un vetro smerigliato, utilizzato per l'inquadratura e la messa a fuoco, protetto da un paraluce apribile in metallo e tela. Il porta lastra può essere sfilato superiormente per caricare la lastra fotografica. Sotto lo sportello e sotto all'apparecchio sono presenti due fori filettati per il posizionamento eventuale su un cavalletto. Sono anche presenti tre porta lastre in metallo, numerati da 1 a 3, con sportello estraibile. E' mancante un mirino a traguardo costituito da una cornice in metallo, apribile, posizionata sul telaio posta obiettivo. IGB-6090

Macchina fotografica Agfa Optima III

AGFA AG 1960 circa Apparecchio fotografico a sviluppo orizzontale, in metallo con parti in materiale plastico antiscivolo. Il corpo macchina ha forma parallelepipeda con bordi arrotondati. Sul retro dell'apparecchio è inserito l'oculare del mirino galileiano e la leva per l'avanzamento della pellicola (formato 135 da 36 pose formato 24x36cm). Sopra si trovano, a sinistra, il dispositivo per il riavvolgimento e lo sblocco del rullino, a destra una rotella per impostare la sensibilità della pellicola espressa in ASA (da 10 a 200) o DIN (da 12 a 24), al centro una guida ad incastro per l'inserimento di un flash esterno. Davanti, vicino al mirino è inserito un esposimetro a fotocellula incorporato. A sinistra si trova la leva di comando dell'esposimetro. Al centro si trova l'obiettivo contenente il diaframma a iride e l'otturatore. Sull'obiettivo troviamo un anello per la regolazione della messa a fuoco a soggetto (ritratti, gruppi, paesaggi) ed una ghiera per la regolazione dell'apertura del diaframma (da 3,9 a 22). In basso, una rotella permette di aprire una piccola finestrella dove si trova l'attacco sincronizzato per il flash. Mediante uno sblocco laterale si può aprire il dorso dell'apparecchio, incernierato a sinistra, contenente i vani porta rullo (pellicola Isopan 1F Agfacolor). Nella parte bassa del dorso, al centro, è inserita una rotella contafotogrammi ad avanzamento automatico, collegata alla leva di avanzamento. Sotto all'apparecchio si trova un pulsante di sblocco della pellicola per il riavvolgimento ed un foro filettato per il posizionamento su cavalletto. IGB-8324

Macchina fotografica Agfa Trolix

AGFA AG 1936 - 1940 Questo apparecchio fotografico ha forma parallelepipeda ed è realizzato in Trolit una plastica simile alla bachelite. Sopra all'apparecchio è inserita una maniglia in metallo per il trasporto. Superiormente e lateralmente sono inseriti due mirini a riflessione, per pose in verticale e in orizzontale. Sulla parete frontale troviamo due lenti corrispondenti ai mirini, un foro dietro al quale è posizionato l'obiettivo, a fuoco fisso, una rotellina per la scelta di due tempi dell'otturatore (posa e istantanea, in un caso l'otturatore resta aperto e va richiuso manualmente, nell'altra posizione si apre e si richiude velocemente), una rotellina per l'apertura dell'obiettivo, l'inserzione di un filtro giallo e l'inserzione di un diaframma fisso ed una levetta per l'apertura e la chiusura dell'otturatore a ghigliottina. Lateralmente è inserita una manopola per l'avanzamento della pellicola. Sulla faccia posteriore è presente una finestrella trasparente rossa, con coperchietto in metallo, per la lettura del numero del fotogramma direttamente sul retro della pellicola posta all'interno. Sempre sul lato, un dispositivo di sblocco permette di aprire la custodia dell'apparecchio rendendo possibile l'inserimento della pellicola (in rullo del tipo Agfa B - 2, Isochrom o Isopan, da 120mm per formati 6x9cm). Il rullo si inserisce su un porta bobina posizionato in corrispondenza della manopola esterna. All'interno è visibile la zona trapezoidale in metallo che funge da camera oscura. IGB-8380

Macchina fotografica Agfa Billy Record 4.5

AGFA AG 1938 - 1950 Apparecchio fotografico verticale interamente in metallo, di forma parallelepipeda, con bordi arrotondati e maniglia in pelle. L'apparecchio è conservato in una custodia in cuoio marrone, ricoperta internamente di velluto bordeaux, con chiusura in metallo e tracolla per il trasporto. Il soffietto, in pelle nera, è custodito all'interno dell'apparecchio e viene estratto automaticamente aprendo lo sportello anteriore, incernierato nella parte inferiore della parete frontale. Lo sportello è mantenuto aperto da due tiranti in metallo. Lo sportello aperto poggia su una linguetta in metallo estraibile. Sullo sportello e sul dorso sono presenti due fori filettati per il posizionamento su cavalletto. Il soffietto termina con un telaio in metallo sul quale è posizionato il porta obiettivo anch'esso in metallo. La messa a fuoco è ottenibile ruotando l'apposita ghiera posta sull'obiettivo per distanze di ripresa da 1m a infinito. All'interno dell'obiettivo sono inseriti un diaframma iride ed un otturatore centrale. Mediante una levetta posta sotto l'obiettivo è possibile regolare l'apertura del diaframma da f/4,5 a f/32. Mediante una ghiera posta sull'obiettivo in corrispondenza dell'otturatore è invece possibile selezionare le velocità di scatto dell'otturatore (da 1/300 di secondo a 1 secondo più le posizioni B e T in cui l'otturatore resta aperto fino a che non si rilasci il dispositivo di scatto o finchè non si scatti nuovamente). La carica e lo scatto dell'otturatore avvengono mediante due levette posizionate sull'obiettivo, in corrispondenza dell'otturatore. Lo scatto può essere azionato anche mediante uno scatto flessibile da inserire nell'apposito foro situato vicino alla levetta di scatto (lo scatto a distanza è mancante). Sul porta obiettivo è fissato anche un mirino a riflessione orientabile. Lateralmente, sul dorso, è inserito un mirino Newtoniano ripiegabile costituito da due telaietti rettangolari di diverse dimensioni. Il dorso dell'apparecchio fotografico è incernierato sul lato ed apribile per permettere l'inserimento della pellicola in rullo per formati 6x9cm. Ad apparecchio aperto sono visibili l'interno del soffietto e i due vani laterali dove si inserisce la pellicola in rullo. L'avanzamento della pellicola avviene manualmente attraverso una farfalla posizionata lateralmente. Sulla parete posteriore si ha una finestrella trasparente rossa per la lettura diretta del numero di fotogramma dal retro della pellicola. Lateralmente e sotto allo sportello sono inseriti due fori filettati per il posizionamento su cavalletto. IGB-9421

Macchina da presa Agfa Movexoom 10 sound mos electronic

AGFA AG 1980 circa Cinepresa in metallo e plastica di forma parallelepipeda, con impugnatura ergonomica in plastica nera fissata sotto all'apparecchio ma ripiegabile per ridurre l'ingombro durante il trasporto. Davanti all'impugnatura un tasto avvia la ripresa. All'impugnatura è collegata una maniglia in pelle. E' presente in una borsa in pelle con tracolla e tasca esterna. All'interno dell'apparecchio si ha un motore elettrico alimentato con sei batterie da 1,5V.(che alimentano anche l'esposimetro). E' inoltre necessaria una batteria da 9V per le funzioni di registrazione del suono (livello audio di registrazione automatico). Nella parte superiore è inserito un mirino con messa fuoco e esposimetro (non TTL) e sul retro, il vano porta batterie, chiuso da un coperchio in plastica. Sulla parete superiore si trovano tre pulsanti di cui uno per fissare la velocità di rotazione della pellicola a 54 fotogrammi al secondo o per istantanee. Lateralmente, da una parte è ricavato il vano porta cartuccia nella quale è inserita la pellicola Super8 e, sopra, un selettore a slitta permette di selezionare le condizioni di luce: sole o artificiale. La pellicola è tutta contenuta all'interno della cartuccia tranne un breve tratto. In corrispondenza del punto dove la pellicola emerge dalla cartuccia, è inserita una guida che permette di farla scorrere dietro all'obiettivo. Dall'altra parte si trovano diversi comandi d'uso: per esposizione manuale o automatica, per la dissolvenza dell'audio all'inizio o alla fine della registrazione, per la selezione della velocità di rotazione della pellicola ( 9, 18, 24 fotogrammi al secondo), per la sovrapposizione di due immagini sullo stesso fotogramma. Nella parete frontale è inserito l'obiettivo Agfa Variostar 1:1,8 con zoom (manuale/automatico) f= 6/60mm a due velocità e messa fuoco macro. L'obiettivo è protetto da un tappo in plastica. Ruotando un anello in gomma posto sull'obiettivo è possibile la messa a fuoco per distanze da 1,2 a 10 m (da 4 a 30 ft) e, ruotando un altro anello in gomma, la regolazione macro da 6 a 60mm. Sotto all'obiettivo è presente una boccola per il collegamento di cuffie. Vicino allo sportello del vano cartuccia ci sono due fori: uno per il collegamento di un comando a distanza e l'altro per un microfono (mancante). IGB-9786