Apparecchio fotografico Agfa Karat 4.5
1939 ca. - 1950 ca.
inventario
IGB-6027
collocazione
deposito
descrizione
Apparecchio fotografico tascabile a sviluppo orizzontale, in metallo.
L'apparecchio è costituito da un corpo centrale che funziona da camera oscura, l'obiettivo, Agfa Oppar 1:4,5 f=5,5 cm, con il soffietto in pelle nera estraibile e un dorso in cui si inserisce la pellicola Karat da 35mm in rullo (per 12 pose formato 24x36mm).
Premendo un pulsante posto sopra al corpo centrale si sblocca il porta obiettivo che può così essere estratto e posizionato per l'uso. Il porta obiettivo viene mantenuto in posizione da tiranti.
La messa fuoco avviene direttamente sull'obiettivo ruotando un'apposita ghiera (per distanze di ripresa da 1m all'infinito).
All'interno dell'ottica si trovano un diaframma ad iride ed un otturatore Vario.
Anche aperture del diaframma a iride (da f/4,5 a f/32) e velocità di scatto dell'otturatore "VARIO" (da 1/25 a 1/250 di secondo più la posa B che tiene aperto l'otturatore fino a che non si rilasci il dispositivo di scatto) si regolano direttamente sull'ottica, ruotando apposite levette poste in corrispondenza dei dispositivi stessi.
Il pulsante di scatto è posto direttamente sull'obiettivo, in corrispondenza dell'otturatore.
Sul corpo centrale è inserito un mirino galileiano al centro. Ai lati troviamo una rotella per l'avanzamento della pellicola e un contafotogrammi automatico (fino a 12 pose).
Il dorso dell'apparecchio è incernierato su un lato ed apribile per l'inserimento ed il prelievo del rullino metallico contenente la pellicola.
All'interno è custodito un rullino metallico vuoto.
Sotto all'apparecchio è inserito un foro filettato per un eventuale posizionamento su cavalletto.
Le fotocamere Agfa Karat vennero prodotte da metà anni '30 a metà anni '50 del XX secolo.
Erano fotocamere a soffietto con tiranti, funzionanti con pellicole da 35mm in rullini Karat. L'apparecchio andava caricato con due caricatori uguali per la pellicola uno pieno e l'altro vuoto. La pellicola veniva fatta avanzare da un caricatore all'altro man mano che veniva utilizzata. In mezzo la pellicola doveva rimanere stesa sul piano focale.
Erano i rullini che avrebbero portato, nel 1964, al sistema delle pellicole Agfa denominate "Rapid".
Nel 1948 con il modello Karat 36, anche questi apparecchi iniziarono ad utilizzare le normali pellicole da 35mm.
L'apparecchio è costituito da un corpo centrale che funziona da camera oscura, l'obiettivo, Agfa Oppar 1:4,5 f=5,5 cm, con il soffietto in pelle nera estraibile e un dorso in cui si inserisce la pellicola Karat da 35mm in rullo (per 12 pose formato 24x36mm).
Premendo un pulsante posto sopra al corpo centrale si sblocca il porta obiettivo che può così essere estratto e posizionato per l'uso. Il porta obiettivo viene mantenuto in posizione da tiranti.
La messa fuoco avviene direttamente sull'obiettivo ruotando un'apposita ghiera (per distanze di ripresa da 1m all'infinito).
All'interno dell'ottica si trovano un diaframma ad iride ed un otturatore Vario.
Anche aperture del diaframma a iride (da f/4,5 a f/32) e velocità di scatto dell'otturatore "VARIO" (da 1/25 a 1/250 di secondo più la posa B che tiene aperto l'otturatore fino a che non si rilasci il dispositivo di scatto) si regolano direttamente sull'ottica, ruotando apposite levette poste in corrispondenza dei dispositivi stessi.
Il pulsante di scatto è posto direttamente sull'obiettivo, in corrispondenza dell'otturatore.
Sul corpo centrale è inserito un mirino galileiano al centro. Ai lati troviamo una rotella per l'avanzamento della pellicola e un contafotogrammi automatico (fino a 12 pose).
Il dorso dell'apparecchio è incernierato su un lato ed apribile per l'inserimento ed il prelievo del rullino metallico contenente la pellicola.
All'interno è custodito un rullino metallico vuoto.
Sotto all'apparecchio è inserito un foro filettato per un eventuale posizionamento su cavalletto.
Le fotocamere Agfa Karat vennero prodotte da metà anni '30 a metà anni '50 del XX secolo.
Erano fotocamere a soffietto con tiranti, funzionanti con pellicole da 35mm in rullini Karat. L'apparecchio andava caricato con due caricatori uguali per la pellicola uno pieno e l'altro vuoto. La pellicola veniva fatta avanzare da un caricatore all'altro man mano che veniva utilizzata. In mezzo la pellicola doveva rimanere stesa sul piano focale.
Erano i rullini che avrebbero portato, nel 1964, al sistema delle pellicole Agfa denominate "Rapid".
Nel 1948 con il modello Karat 36, anche questi apparecchi iniziarono ad utilizzare le normali pellicole da 35mm.
definizione
apparecchio fotografico tascabile, a soffietto estraibile, a visione diretta, pellicola 35mm
misure
altezza: 7 cm; larghezza: 12,5 cm; lunghezza: 8 cm; peso: 430 g
materiali
metallo; vetro; pelle
acquisizione
Laboratorio Fotografico Vasari (1962)
iscrizioni
Agfa Oppar 1:4.5 f=5.5cm 857567 (documentaria)
AGFA KARAT (documentaria)
Empty cartridge here LEERE PATRONE HIER! Le magacin vide ici (documentaria)
VARIO (documentaria)
AGFA KARAT (documentaria)
Empty cartridge here LEERE PATRONE HIER! Le magacin vide ici (documentaria)
VARIO (documentaria)
settore
Fotocinematografia
bibliografia
Price Guide, Price Guide to Antique & Classic Cameras 1995 - 1996, Grantsburg, USA, Mc Keown, 1994
Williamson D., Comprehensive Guide for Camera Collectors, Atglen, USA, Schiffer Publishing Ltd., 2004
Williamson D., Comprehensive Guide for Camera Collectors, Atglen, USA, Schiffer Publishing Ltd., 2004
tipologia
apparecchio fotografico
scheda ICCD
PST