Macchina fotografica Alba


1900 - 1910

inventario
IGB-9674
autori
collocazione
deposito
descrizione
Apparecchio fotografico verticale in legno ricoperto in pelle di forma parallelepipeda, con maniglia in cuoio.
Una parete dell'apparecchio è incernierata nel lato inferiore.
Premendo sul pulsante di sblocco posto superiormente, lo sportello anteriore si apre ed è possibile estrarre il soffietto in pelle bordeaux, libero di scorrere su una guida metallica a doppia estensione posizionata nell'interno dello sportello stesso. L'avanzamento è guidato da una rotella posta sull'interno dello sportello, in corrispondenza della guida.
Lo sportello è mantenuto aperto da due tiranti in metallo.
Il soffietto termina con un telaio in metallo sul quale è posizionato il porta obiettivo.
Per muovere il soffietto occorre tenere premuti due pulsanti di sblocco posti sul telaio.
La lettura della distanza di ripresa può avvenire rispetto ad una scala graduata fissata sull'interno dello sportello che riporta le distanze 1, 1.5, 2, 4, 8 e infinito.
L'obiettivo può scorrere verticalmente lungo due montanti in metallo posti a lato del portaobiettivi. Tutto il telaio porta obiettivo può scorrere lateralmente agendo su un'apposita rotellina.
All'interno dell'obiettivo sono inseriti un diaframma iride ed un otturatore centrale.
Sotto all'obiettivo è possibile selezionare, mediante una levetta, l'apertura del diaframma a iride: f/8, f/11, f/16, f/32.
Sopra all'obiettivo, una ghiera posta in corrispondenza del comando dell'otturatore, permette di selezionarne la velocità di scatto, 1/2, 1/5, 1/25, 1/50, 1/100 di secondo più i tempi di posa B e T (otturatore resta aperto fino a che non si rilasci lo scatto o non si scatti nuovamente).
La carica dell'otturatore e lo scatto avvengono mediante due levette posizionate sull'obiettivo in posizione simmetrica e in prossimità dell'otturatore. Lo scatto può essere azionato anche mediante uno scatto flessibile inserito nell'apposito dispositivo pneumatico situato lateralmente sotto alla levetta di scatto.
Sulla lastra porta obiettivo è fissato anche un mirino a riflessione orientabile, in metallo.
Dalla parte opposta dell'obiettivo è inserito il porta lastra (formato 9x12cm) estraibile. Nel porta lastra è inserito un vetro smerigliato, utilizzato per l'inquadratura e la messa a fuoco, protetto da un paraluce apribile in cartone e tela.
Il porta lastra può essere sfilato superiormente per caricare la lastra fotografica.
Sotto allo sportello e lateralmente sono presenti due fori filettati per il posizionamento eventuale su un cavalletto.

La nascita degli apparecchi fotografici a soffietto pieghevole rivoluzionò il modo di fare fotografia.
Questi apparecchi rispondevano alle esigenze di leggerezza, maneggevolezza e minimo ingombro dei fotografi professionisti ed amatoriali.
I primi apparecchi di questo tipo utilizzavano lastre negative, i successivi pellicole piane o in rullo.
Gradualmente questi apparecchi introdussero miglioramenti tecnici che ne fecero strumenti per fotografie di qualità: otturatore a tendina sul piano focale, messa a fuoco regolabile, mirino orientabile, obiettivi con ottiche di alta qualità.
I primi apparecchi di questo tipo, alla fine del XIX secolo, iniziarono ad essere prodotti dalla Goerz, dalla Kodak, dalla Zeiss, dall'Agfa.
Molti costruttori di apparecchi fotografici iniziarono ben presto a costruire apparecchi di questo tipo.
definizione
apparecchio fotografico pieghevole, a soffietto a doppia estensione, a lastre 9x12cm
misure
altezza: 15 cm; larghezza: 11 cm; lunghezza: 6,5 cm minima; lunghezza: 18 cm massima; peso: 910 g
materiali
legno; metallo; vetro; pelle; ottone
acquisizione
Loveriti, Luciano (2005)
iscrizioni
Hemi -Anastigmat "Alba" (documentaria)
REGULAR (documentaria)
PAT FEB 81800 [lettura incerta] PAT JULY 231901 (documentaria)
ALBA (documentaria)
settore
Fotocinematografia
tipologia
apparecchio fotografico
scheda ICCD
PST