Macchina fotografica Agfa Billy Record 4.5
1938 - 1950
inventario
IGB-9421
autori
AGFA AG
(costruttore)
collocazione
deposito
descrizione
Apparecchio fotografico verticale interamente in metallo, di forma parallelepipeda, con bordi arrotondati e maniglia in pelle.
L'apparecchio è conservato in una custodia in cuoio marrone, ricoperta internamente di velluto bordeaux, con chiusura in metallo e tracolla per il trasporto.
Il soffietto, in pelle nera, è custodito all'interno dell'apparecchio e viene estratto automaticamente aprendo lo sportello anteriore, incernierato nella parte inferiore della parete frontale.
Lo sportello è mantenuto aperto da due tiranti in metallo. Lo sportello aperto poggia su una linguetta in metallo estraibile.
Sullo sportello e sul dorso sono presenti due fori filettati per il posizionamento su cavalletto.
Il soffietto termina con un telaio in metallo sul quale è posizionato il porta obiettivo anch'esso in metallo.
La messa a fuoco è ottenibile ruotando l'apposita ghiera posta sull'obiettivo per distanze di ripresa da 1m a infinito.
All'interno dell'obiettivo sono inseriti un diaframma iride ed un otturatore centrale.
Mediante una levetta posta sotto l'obiettivo è possibile regolare l'apertura del diaframma da f/4,5 a f/32.
Mediante una ghiera posta sull'obiettivo in corrispondenza dell'otturatore è invece possibile selezionare le velocità di scatto dell'otturatore (da 1/300 di secondo a 1 secondo più le posizioni B e T in cui l'otturatore resta aperto fino a che non si rilasci il dispositivo di scatto o finchè non si scatti nuovamente).
La carica e lo scatto dell'otturatore avvengono mediante due levette posizionate sull'obiettivo, in corrispondenza dell'otturatore.
Lo scatto può essere azionato anche mediante uno scatto flessibile da inserire nell'apposito foro situato vicino alla levetta di scatto (lo scatto a distanza è mancante).
Sul porta obiettivo è fissato anche un mirino a riflessione orientabile.
Lateralmente, sul dorso, è inserito un mirino Newtoniano ripiegabile costituito da due telaietti rettangolari di diverse dimensioni.
Il dorso dell'apparecchio fotografico è incernierato sul lato ed apribile per permettere l'inserimento della pellicola in rullo per formati 6x9cm.
Ad apparecchio aperto sono visibili l'interno del soffietto e i due vani laterali dove si inserisce la pellicola in rullo.
L'avanzamento della pellicola avviene manualmente attraverso una farfalla posizionata lateralmente.
Sulla parete posteriore si ha una finestrella trasparente rossa per la lettura diretta del numero di fotogramma dal retro della pellicola.
Lateralmente e sotto allo sportello sono inseriti due fori filettati per il posizionamento su cavalletto.
La nascita degli apparecchi fotografici a soffietto pieghevole rivoluzionò il modo di fare fotografia.
Questi apparecchi rispondevano alle esigenze di leggerezza, maneggevolezza e minimo ingombro dei fotografi professionisti ed amatoriali.
I primi apparecchi di questo tipo utilizzavano lastre negative, i successivi pellicole piane o in rullo.
Gradualmente questi apparecchi introdussero miglioramenti tecnici che ne fecero strumenti per fotografie di qualità: otturatore a tendina sul piano focale, messa a fuoco regolabile, mirino orientabile, obiettivi con ottiche di alta qualità.
I primi apparecchi di questo tipo, alla fine del XIX secolo, iniziarono ad essere prodotti dalla Goerz, dalla Kodak, dalla Zeiss, dall'Agfa.
Alla fine degli anni '20 l'Agfa produsse i primi modelli Speedex e Standard.
I modelli Billy furono prodotti tra il 1928 e il 1960, con diversi obiettivi, otturatori e mirini. I modelli della serie Billy Record sono denominati con il numero della massima apertura dell'obiettivo.
L'apparecchio è conservato in una custodia in cuoio marrone, ricoperta internamente di velluto bordeaux, con chiusura in metallo e tracolla per il trasporto.
Il soffietto, in pelle nera, è custodito all'interno dell'apparecchio e viene estratto automaticamente aprendo lo sportello anteriore, incernierato nella parte inferiore della parete frontale.
Lo sportello è mantenuto aperto da due tiranti in metallo. Lo sportello aperto poggia su una linguetta in metallo estraibile.
Sullo sportello e sul dorso sono presenti due fori filettati per il posizionamento su cavalletto.
Il soffietto termina con un telaio in metallo sul quale è posizionato il porta obiettivo anch'esso in metallo.
La messa a fuoco è ottenibile ruotando l'apposita ghiera posta sull'obiettivo per distanze di ripresa da 1m a infinito.
All'interno dell'obiettivo sono inseriti un diaframma iride ed un otturatore centrale.
Mediante una levetta posta sotto l'obiettivo è possibile regolare l'apertura del diaframma da f/4,5 a f/32.
Mediante una ghiera posta sull'obiettivo in corrispondenza dell'otturatore è invece possibile selezionare le velocità di scatto dell'otturatore (da 1/300 di secondo a 1 secondo più le posizioni B e T in cui l'otturatore resta aperto fino a che non si rilasci il dispositivo di scatto o finchè non si scatti nuovamente).
La carica e lo scatto dell'otturatore avvengono mediante due levette posizionate sull'obiettivo, in corrispondenza dell'otturatore.
Lo scatto può essere azionato anche mediante uno scatto flessibile da inserire nell'apposito foro situato vicino alla levetta di scatto (lo scatto a distanza è mancante).
Sul porta obiettivo è fissato anche un mirino a riflessione orientabile.
Lateralmente, sul dorso, è inserito un mirino Newtoniano ripiegabile costituito da due telaietti rettangolari di diverse dimensioni.
Il dorso dell'apparecchio fotografico è incernierato sul lato ed apribile per permettere l'inserimento della pellicola in rullo per formati 6x9cm.
Ad apparecchio aperto sono visibili l'interno del soffietto e i due vani laterali dove si inserisce la pellicola in rullo.
L'avanzamento della pellicola avviene manualmente attraverso una farfalla posizionata lateralmente.
Sulla parete posteriore si ha una finestrella trasparente rossa per la lettura diretta del numero di fotogramma dal retro della pellicola.
Lateralmente e sotto allo sportello sono inseriti due fori filettati per il posizionamento su cavalletto.
La nascita degli apparecchi fotografici a soffietto pieghevole rivoluzionò il modo di fare fotografia.
Questi apparecchi rispondevano alle esigenze di leggerezza, maneggevolezza e minimo ingombro dei fotografi professionisti ed amatoriali.
I primi apparecchi di questo tipo utilizzavano lastre negative, i successivi pellicole piane o in rullo.
Gradualmente questi apparecchi introdussero miglioramenti tecnici che ne fecero strumenti per fotografie di qualità: otturatore a tendina sul piano focale, messa a fuoco regolabile, mirino orientabile, obiettivi con ottiche di alta qualità.
I primi apparecchi di questo tipo, alla fine del XIX secolo, iniziarono ad essere prodotti dalla Goerz, dalla Kodak, dalla Zeiss, dall'Agfa.
Alla fine degli anni '20 l'Agfa produsse i primi modelli Speedex e Standard.
I modelli Billy furono prodotti tra il 1928 e il 1960, con diversi obiettivi, otturatori e mirini. I modelli della serie Billy Record sono denominati con il numero della massima apertura dell'obiettivo.
definizione
apparecchio fotografico pieghevole, a soffietto, a pellicola in rullo
misure
altezza: 15,5 cm; larghezza: 9 cm; lunghezza: 12,5 cm; lunghezza: 3,5 cm minima; altezza: 16 cm (custodia); larghezza: 9,5 cm (custodia); lunghezza: 5 cm (custodia)
materiali
metallo; pelle; vetro; cuoio; velluto; legno
acquisizione
Cobianchi, Virginia (1999)
iscrizioni
AGFA OPPAR F:4.5 / 9.5cm 484524 (documentaria)
2191380 (documentaria)
Agfa - Film - B2 - (documentaria)
2191380 (documentaria)
Agfa - Film - B2 - (documentaria)
settore
Fotocinematografia
bibliografia
Price Guide, Price Guide to Antique & Classic Cameras 1995 - 1996, Grantsburg, USA, Mc Keown, 1994
Williamson D., Comprehensive Guide for Camera Collectors, Atglen, USA, Schiffer Publishing Ltd., 2004
Williamson D., Comprehensive Guide for Camera Collectors, Atglen, USA, Schiffer Publishing Ltd., 2004
tipologia
apparecchio fotografico
scheda ICCD
PST