Lampeggiatore Agfalux 6874


1950 - 1970

inventario
IGB-9285
autori
AGFA AG (costruttore)
collocazione
deposito
descrizione
Dispositivo tascabile in plastica con coperchio in metallo incernierato nella parte superiore.
Sollevando il coperchio sono visibili il riflettore a ventaglio e il cavo di collegamento all'otturatore dell'apparecchio fotografico.
Il riflettore è costituito da sette lamine in metallo riflettente di forma trapezoidale e curva che possono scorrere intorno ad un perno centrale fino a costituire un ombrello riflettente.
Il cavo di collegamento all'otturatore è avvolto attorno ad un morsetto a molla nel quale è presente una cavità per il fissaggio.
Questo morsetto è fissato su una piastrina in metallo removibile. Sotto a questa piastrina è presente il vano per la batteria da 22,5 Volt.
Al centro del riflettore è inserito un incastro per l'inserimento della lampadina lampo.
Sul retro del coperchio, in corrispondenza del punto di aggancio della lampadina, è presente un pulsante per l'espulsione della lampadina.
Sul retro del lampeggiatore è stampata una tabella che indica le regolazioni del diaframma per diverse pellicole (b/n-colore, diverse sensibilità) e diverse distanze di ripresa (da 1,6 a 5m).
Il flash è inserito in una custodia in plastica marrone e inserito in una scatola in cartoncino.

Prima della nascita delle lampadine flash, i flash per la fotografia erano realizzati con polvere di magnesio che bruciava, grazie all'innesco di una scintilla, generando un lampo di luce molto intenso.
Nel 1925 Vierkötter inventò la prima lampadina flash usando polvere incendiaria inserita in un bulbo in vetro in cui era fatto il vuoto, accesa da un filamento di lampadina (lampadine flash a combustione).
Inizialmente le lampadine flash erano singole e usa e getta, realizzate con bulbi di lampadine vere e proprie, con diversi tipi di innesco (a vite, a baionetta, ecc) e spesso potevano essere pericolosi da usare.
Per velocizzare l'uso del flash e renderlo più innocuo, ben presto vennero realizzati flash multipli che consistevano in più lampadine flash riunite in un unico dispositivo e con un metodo automatico di passaggio al flash inutilizzato successivo.
In particolare vennero realizzati, a partire dai primi anni '60, Flashcubes, Magicubes e Flipflash, utilizzati per apparecchi economici, automatici e a sviluppo istantaneo.
Vennero anche realizzate lampadine lampo usa e getta da utilizzare con flash tascabili come questo e che funzionavano a batterie.
Il flash doveva essere sincronizzato con l'apertura dell'otturatore. Nei primi flash la sincronia veniva realizzata manualmente facendo scattare il flash e contemporaneamente l'otturatore. Successivamente la sincronizzazione verrà effettuata elettricamente.
definizione
flash fotografico a lampadina, con condensatore
misure
altezza: 9 cm; larghezza: 6 cm; lunghezza: 3,5 cm; altezza: 5 cm (scatola); altezza: 13 massima; larghezza: 9 massima; lunghezza: 7 massima; larghezza: 7,5 cm (scatola); lunghezza: 10,5 cm (scatola)
materiali
metallo; plastica; cartoncino
acquisizione
De Sigis, Sergio (1997)
iscrizioni
Agfalux (documentaria)
Typ 6076 MADE IN GERMANY (documentaria)
AGFALUX AGFALUX AGFALUX (documentaria)
AGFALUX TASCHENBLITZER MIT ETUI AGFALUX POKET FLASH GUN WITH BAG SYNCHRO-FLASH DE POCHE AGFALUX AVEC ETUI LAMPARA RELAMPAGO DE BOLSILLO AGFALUX CON ESTUCHE (documentaria)
AGFALUX TYPE 687/ 100 MADE IN GERMANY (documentaria)
settore
Fotocinematografia
bibliografia
Hedgecoe J., Fotografare : tecnica e arte, Milano, Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., 1976
tipologia
flash fotografico
scheda ICCD
PST