Lodola 175
1958
inventario
IGB-8710
autori
Guzzi, Carlo
(progettista)
; Moto Guzzi
(costruttore)
collocazione
deposito
descrizione
Motocicletta con telaio tubolare a doppia culla e in lamiera stampata, parafanghi e serbatoio verniciati di rosso; il serbatoio presenta inoltre parti verniciate in bianco. Al centro del telaio è montato un motore monocilindrico inclinato a quattro tempi, con valvole in testa comandate da un albero a camme; il tubo di scarico è posto sul fianco destro del veicolo. Al di sopra del motore è collocato il serbatoio della benzina. Dietro al serbatoio si trova la sella lunga. Il cambio a quattro velocità è comandato dal pedale a bilanciere posto sul lato destro. Sul tappo del cannotto dello sterzo è sistemato il quadrante del tachimetro con scala numerata da 0 a 120 km/h. La motocicletta è provvista di fanale anteriore e fanalino di coda, con comando di accensione posizionato sul manubrio. La ruota anteriore è collegata mediante forcella telescopica, mentre la sospensione posteriore utilizza un forcellone oscillante, con ammortizzatori idraulici regolabili. La motocicletta è provvista di freni a tamburo, con comando sul manubrio per il freno anteriore e a pedale per quello posteriore.
La Lodola fu l'ultima motocicletta progettata da Carlo Guzzi; venne presentata nell'aprile 1956 alla Fiera di Milano con un modello 175 di cilindrata, cui si aggiunse nel 1960 una versione da 235 di cilindrata. Pur rimanendo in produzione fino al 1966, questo modello non riuscì ad ottenere un ampio successo di pubblico. Rispetto alla precedente produzione Moto Guzzi, questa motocicletta presentava un motore inclinato di 45° e non più orizzontale, con un albero a camme per la distribuzione. In base al numero di targa, è possibile datare l'immatricolazione dell'esemplare posseduto dal Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci" al 1958.
La Lodola fu l'ultima motocicletta progettata da Carlo Guzzi; venne presentata nell'aprile 1956 alla Fiera di Milano con un modello 175 di cilindrata, cui si aggiunse nel 1960 una versione da 235 di cilindrata. Pur rimanendo in produzione fino al 1966, questo modello non riuscì ad ottenere un ampio successo di pubblico. Rispetto alla precedente produzione Moto Guzzi, questa motocicletta presentava un motore inclinato di 45° e non più orizzontale, con un albero a camme per la distribuzione. In base al numero di targa, è possibile datare l'immatricolazione dell'esemplare posseduto dal Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci" al 1958.
definizione
motocicletta
misure
altezza: 94 cm ca.; larghezza: 60 cm ca.; lunghezza: 201 cm ca.; cm³ ca.; mm ca.; potenza: 11 CV ca.; km/h ca.
materiali
metallo; plastica; pelle; gomma
acquisizione
Parodi (1980)
iscrizioni
MOTO GUZZI (documentaria)
RADAELLI (documentaria)
CONCESSIONARIA / RISSO & POLI / GENOVA / VIA BOBBIO 16 - TEL. 81941 (commerciale)
RADAELLI (documentaria)
CONCESSIONARIA / RISSO & POLI / GENOVA / VIA BOBBIO 16 - TEL. 81941 (commerciale)
settore
Trasporti terrestri
bibliografia
Cento anni, Cento anni di moto 1886-1986, a cura di Clarke M., Milano, Mondadori, 1986
Moto Guzzi, Moto Guzzi : il sogno italiano, Roma, Comunicare Organizzando, 2004
Moto Guzzi, Moto Guzzi : il sogno italiano, Roma, Comunicare Organizzando, 2004
tipologia
motocicletta
scheda ICCD
PST