Motocicletta con telaio in lamiera stampata a longheroni, carrozzeria e serbatoio verniciati di nero brillante; il telaio presenta una forma particolarmente bassa e allungata, con un largo parafango anteriore dotato di ali laterali sulle quali si trovano delle feritoie. Al centro del telaio è montato un motore monocilindrico verticale a due tempi, chiuso da un cofano in plastica trasparente ad eccezione del gruppo testa-cilindro che rimane scoperto. Il serbatoio del carburante ha una forma cilindrica ed è posto trasversalmente sotto la sella del conducente. La motocicletta è sprovvista di sospensione posteriore, mentre la sospensione anteriore è a molle. Lo sterzo è indiretto, simile ad uno sterzo automobilistico. Sopra il parafango posteriore è situato il portapacchi, provvisto di portaccessori in pelle sui lati. Il cavalletto reggimacchina è situato sulla ruota posteriore. Sul parafango anteriore è rappresentato un capo indiano.

Le motociclette Ner-A-Car, introdotte nel 1921, avevano una fisionomia molto particolare, con alcuni soluzioni progettuali ispirate alle automobili. Il nome stesso della motocicletta rimanda ad un gioco di parole tra il nome del progettista, Carl Neracher, e lo slogan "near a car", simile ad un auto, su cui puntava la strategia pubblicitaria. Prodotte negli Stati Uniti e, su licenza, in Inghilterra, queste motociclette tuttavia non incontrarono il gusto del pubblico, rimanendo in produzione fino al 1928.

NERACAR (documentaria)
NER-A-CAR (documentaria)

Cento anni, Cento anni di moto 1886-1986, a cura di Clarke M., Milano, Mondadori, 1986