Sylvania CAF 140 WA


1980 ca. - 1990 ca.

inventario
IGB-14848
autori
Sylvania (costruttore)
collocazione
deposito
descrizione
Apparecchio in materiale plastico simil legno con parte frontale nera e grigia che circonda lo schermo del cinescopio autoprotetto da 12 pollici. Sotto allo schermo si hanno i comandi d'uso: un selettore per l'accensione e la regolazione del volume, cinque rotelle solo parzialmente sporgenti per la regolazione color, tint, picture, bright, sharp, dieci tasti per la selezione dei canali memorizzati (da 0 a 9), due interruttori per passare ai canali successivi/precedenti. E' inoltre presente un display a Led.
La parte superiore è sagomata per l'impugnatura, forata per l'aerazione. Sul retro, in plastica nera, si hanno le prese per antenna VHF e UHF (75 Ohm).
Da sotto fuoriesce il cavo di connessione alla rete elettrica.

L'inventore americano Philo T. Farnsworth sviluppò, nel 1927, il primo sistema pratico di televisione completamente elettronica nella storia. Il russo Vladimir Zworykin, nei laboratori americani della RCA, riuscirà poi a realizzare la televisione elettronica come prodotto commerciale nel 1939. Tra il 1930 e il 1939 la RCA investì quasi dieci milioni di dollari per sviluppare il progetto di televisione elettronica.
Nel 1954, negli Stati Uniti, cominciano le trasmissioni a colori, con lo standard NTSC ((National Television System Committee). In Europa arriverà nel 1967 con due diversi standard: SECAM (Sequential Couleur Avec Memoire, Francia e Paesi dell'EST) e PAL (Phase Alteration Line, Germania e UK). L'Italia, con grave ritardo, sceglierà lo standard PAL nel 1972. Le prime trasmissioni a colori italiane si avranno nel 1977.
L'evoluzione tecnica principale dei primi televisori a colori risiede nella struttura del cinescopio: sullo schermo vengono depositati fosfori adatti ad emettere luci corrispondenti ai tre colori primari (rosso, verde, blu), in modo tale che per sovrapposizione additiva si possano ottenere tutti i colori. Per controllare l'eccitazione dei fosfori, il tubo catodico viene dotato di tre cannoni elettronici, uno per ciascun colore.
Agli inizi degli anni '60 il televisore entra nelle case: la visione non è più collettiva ma familiare, non ancora privata. Gradualmente i televisori passano anche dal funzionamento con circuiti a valvole a circuiti a transistor, cambiano anche i materiali e le dimensioni: scompare il legno a favore di materiali plastici colorati e forme di design innovative, nel tubo catodico viene integrata la protezione (bonded) e nei televisori sparisce quindi il vetro frontale .
Nella seconda metà degli anni '70 si ebbe un altro passo avanti sia nel modo di rapportarsi con la TV a causa della diffusione del telecomando, sia per questioni tecniche grazie all'avvento della microelettronica.
definizione
televisore CRT, a colori, 12 pollici, portatile, a transistor
misure
altezza: 33 cm ca.; larghezza: 38 cm ca.; lunghezza: 35 cm ca.
materiali
vetro; metallo; materiale plastico
iscrizioni
SYLVANIA DIGITAL ELECTRONIC TUNING (commerciale/ documentaria)
MODEL NUMBER CAF 140 WA SERIAL NUMBER 53173170 AMPS0,80 60Hz 120V MADE IN TAIWAN (commerciale/ documentaria)
mostre
Vedere Lontano. La televisione dalla trasmissione meccanica al digitale
Milano, Triennale di Milano, 2010/05/03
settore
Telecomunicazioni
bibliografia
Soresini F., Di tubo in tubo : Storia dei tubi elettronici nel centenario del diodo : 1904-2004, a cura di A.I.R.E., Albino (Bergamo), Sandit, 2004

Verdegiglio D., La TV di Mussolini : Sperimentazioni televisive nel Ventennio fascista, Roma, Cooper&Castelvecchi, 2003

Grob B., La televisione, Torino, Einaudi - Edizioni Scientifiche, 1955
tipologia
televisore
scheda ICCD
PST