Televisore Radio Allocchio Bacchini 12 P 31
1965 - 1970
inventario
IGB-14843
autori
Allocchio Bacchini & C. Ing. Costruttori
(progettista/ costruttore)
collocazione
deposito
descrizione
Apparecchio con mobile in legno, di forma squadrata con profili cromati e maniglia in metallo per il trasporto.
Lo schermo rettangolare del cinescopio 12 pollici autoprotetto con angolo di deflessione 90°, occupa quasi tutta la parete frontale. Alla destra dello schermo si hanno il selettore per i canali VHF da A ad H1 e una manopola per la sintonia dei canali UHF (indicazioni numeriche da 4,7 a 8,7), tre manopole per la regolazione di volume, luminosità e contrasto, due tasti uno (nero) per la selezione del 1° o 2° programma della televisione italiana e l'altro (rosso) con indicazioni S ed A.
Sul lato destro si ha una griglia in legno e tessuto a protezione dell'altoparlante circolare interno.
Sulla parte superiore del retro si trova un'antenna incorporata estraibile e due prese per antenna UHF e VHF. Manca l'antenna a quadro per UHF.
Sul retro, in plastica nera e forato per l'aerazione, si hanno una presa per l'auricolare, una per il collegamento di una batteria, una per il collegamento di un cavo per la rete elettrica, un fusibile, un variatore di tensione, due viti per la regolazione del sincronismo verticale e orizzontale.
Circuito interno costituito da 16 diodi a cristallo, 28 transistor, 2 raddrizzatori metallici (funzioni elettroniche: n. 50).
L'inventore americano Philo T. Farnsworth sviluppò, nel 1927, il primo sistema pratico di televisione completamente elettronica nella storia. Il russo Vladimir Zworykin, nei laboratori americani della RCA, riuscirà poi a realizzare la televisione elettronica come prodotto commerciale nel 1939.
La visione collettiva (nei bar, nei circoli, ecc) giocherà nei primi anni un ruolo fondamentale.
Fino agli anni '50 i televisori erano caratterizzati da circuiti completamente a valvole montati su di un telaio. Il tubo catodico, all'inizio degli anni cinquanta, passa dalla forma tonda a quella quadrata e la sua apertura di deflessione da 70° a 90°, angolo che rendeva comunque gli apparecchi molto ingombranti e profondi. Il materiale utilizzato per il mobile era quasi sempre il legno e il tubo catodico era protetto da un vetro frontale a causa dalla fragilità del tubo catodico tenuto sottovuoto.
Già agli inizi degli anni '60 il panorama cambia: il pubblico diventa più numeroso, la visione non è più collettiva ma familiare, non ancora privata.
I tubi catodici assumono angoli di deflessione ancora più ampi (fino a 110°) riducendone così le dimensioni. Nel tubo catodico viene integrata la protezione (bonded) e nei televisori sparisce quindi il vetro frontale. Il legno comincia ad essere verniciato in poliestere.
Gradualmente, nel corso degli anni '60, i transistor sostituiranno le valvole, le materie plastiche sostituiranno il legno e l'aspetto dei televisori cambierà velocemente.
Prezzo di listino di questo televisore (catalogo ANIE 1967-68): Lire 169.000.
Lo schermo rettangolare del cinescopio 12 pollici autoprotetto con angolo di deflessione 90°, occupa quasi tutta la parete frontale. Alla destra dello schermo si hanno il selettore per i canali VHF da A ad H1 e una manopola per la sintonia dei canali UHF (indicazioni numeriche da 4,7 a 8,7), tre manopole per la regolazione di volume, luminosità e contrasto, due tasti uno (nero) per la selezione del 1° o 2° programma della televisione italiana e l'altro (rosso) con indicazioni S ed A.
Sul lato destro si ha una griglia in legno e tessuto a protezione dell'altoparlante circolare interno.
Sulla parte superiore del retro si trova un'antenna incorporata estraibile e due prese per antenna UHF e VHF. Manca l'antenna a quadro per UHF.
Sul retro, in plastica nera e forato per l'aerazione, si hanno una presa per l'auricolare, una per il collegamento di una batteria, una per il collegamento di un cavo per la rete elettrica, un fusibile, un variatore di tensione, due viti per la regolazione del sincronismo verticale e orizzontale.
Circuito interno costituito da 16 diodi a cristallo, 28 transistor, 2 raddrizzatori metallici (funzioni elettroniche: n. 50).
L'inventore americano Philo T. Farnsworth sviluppò, nel 1927, il primo sistema pratico di televisione completamente elettronica nella storia. Il russo Vladimir Zworykin, nei laboratori americani della RCA, riuscirà poi a realizzare la televisione elettronica come prodotto commerciale nel 1939.
La visione collettiva (nei bar, nei circoli, ecc) giocherà nei primi anni un ruolo fondamentale.
Fino agli anni '50 i televisori erano caratterizzati da circuiti completamente a valvole montati su di un telaio. Il tubo catodico, all'inizio degli anni cinquanta, passa dalla forma tonda a quella quadrata e la sua apertura di deflessione da 70° a 90°, angolo che rendeva comunque gli apparecchi molto ingombranti e profondi. Il materiale utilizzato per il mobile era quasi sempre il legno e il tubo catodico era protetto da un vetro frontale a causa dalla fragilità del tubo catodico tenuto sottovuoto.
Già agli inizi degli anni '60 il panorama cambia: il pubblico diventa più numeroso, la visione non è più collettiva ma familiare, non ancora privata.
I tubi catodici assumono angoli di deflessione ancora più ampi (fino a 110°) riducendone così le dimensioni. Nel tubo catodico viene integrata la protezione (bonded) e nei televisori sparisce quindi il vetro frontale. Il legno comincia ad essere verniciato in poliestere.
Gradualmente, nel corso degli anni '60, i transistor sostituiranno le valvole, le materie plastiche sostituiranno il legno e l'aspetto dei televisori cambierà velocemente.
Prezzo di listino di questo televisore (catalogo ANIE 1967-68): Lire 169.000.
definizione
televisore CRT, bianco e nero, 12 pollici, portatile, a transistor
misure
altezza: 27 cm ca.; larghezza: 38 cm ca.; lunghezza: 27 cm ca.
materiali
vetro; metallo; legno
acquisizione
Bregoli, Ida (2009)
iscrizioni
MODELLO
12 P 31 (commerciale/ documentaria)
mostre
Vedere Lontano. La televisione dalla trasmissione meccanica al digitale
Milano, Triennale di Milano, 2010/05/03
settore
Telecomunicazioni
bibliografia
Soresini F., Di tubo in tubo : Storia dei tubi elettronici nel centenario del diodo : 1904-2004, a cura di A.I.R.E., Albino (Bergamo), Sandit, 2004
Grob B., La televisione, Torino, Einaudi - Edizioni Scientifiche, 1955
Catalogo Radio, Catalogo radio, televisione, elettroacustica 1967-1968 / Associazione nazionale industrie elettrotecniche (ANIE), Milano, ANIE, 1967
Grob B., La televisione, Torino, Einaudi - Edizioni Scientifiche, 1955
Catalogo Radio, Catalogo radio, televisione, elettroacustica 1967-1968 / Associazione nazionale industrie elettrotecniche (ANIE), Milano, ANIE, 1967
tipologia
televisore
scheda ICCD
PST