Ultravox Lucky 12"


1975 ca. - 1980 ca.

inventario
IGB-14844
autori
Ultravox (progettista/ costruttore)
collocazione
deposito
descrizione
Apparecchio in materiale plastico bianco, di forma arrotondata con cinescopio da 12 pollici autoprotetto. La parte superiore è sagomata per l'impugnatura, forata per l'aerazione. Sono presenti due antenne, una a stilo incorporata, estraibile e orientabile, per VHF e una circolare a dipolo per UHF.
Nella parte superiore sono presenti i comandi per la regolazione del volume, del contrasto, della luminosità e per l'accensione. Inoltre si hanno due manopole per la sintonia dei canali con, accanto scale di lettura con indicazioni numeriche 0-6-12 in un caso e 21-40-60 negli altri tre casi.
Il retro, tutto a griglia per l'aerazione (si vede anche l'altoparlante ellittico all'interno), presenta due viti per la regolazione orizzontale e verticale dell'immagine, un portafusibile, una presa per l'alimentazione, due connettori per antenne UHF e VHF (75 Ohm).

L'inventore americano Philo T. Farnsworth sviluppò, nel 1927, il primo sistema pratico di televisione completamente elettronica nella storia. Il russo Vladimir Zworykin, nei laboratori americani della RCA, riuscirà poi a realizzare la televisione elettronica come prodotto commerciale nel 1939.
La visione collettiva (nei bar, nei circoli, ecc) giocherà nei primi anni un ruolo fondamentale.
Fino agli anni '50 i televisori erano caratterizzati da circuiti completamente a valvole montati su di un telaio. Il tubo catodico, all'inizio degli anni cinquanta, passa dalla forma tonda a quella quadrata e la sua apertura di deflessione da 70° a 90°, angolo che rendeva comunque gli apparecchi molto ingombranti e profondi. Il materiale utilizzato per il mobile era quasi sempre il legno e il tubo catodico era protetto da un vetro frontale a causa dalla fragilità del tubo catodico tenuto sottovuoto.
Già agli inizi degli anni '60 il panorama cambia: il pubblico diventa più numeroso, la visione non è più collettiva ma familiare, non ancora privata.
I tubi catodici assumono angoli di deflessione ancora più ampi (fino a 110°) riducendone così le dimensioni. Nel tubo catodico viene integrata la protezione (bonded) e nei televisori sparisce quindi il vetro frontale. Il legno comincia ad essere verniciato in poliestere.
Gradualmente, nel corso degli anni '60, i transistor sostituiranno le valvole, le materie plastiche sostituiranno il legno e l'aspetto dei televisori cambierà velocemente. Altro grande passo avanti di questi anni sarà la nascita della televisione a colori.
Nella seconda metà degli anni '70 si ebbe un altro passo avanti sia nel modo di rapportarsi con la TV a causa della diffusione del telecomando, sia per questioni tecniche grazie all'avvento della microelettronica.
Nel corso degli anni '70 la televisione diviene una componente della vita quotidiana. Negli anni '80 si diffondono più televisori per ogni casa: uno importante in sala ed altri portatili per le altre stanze.
definizione
televisore CRT, bianco e nero, 12 pollici, portatile, a transistor
misure
altezza: 28 cm ca.; larghezza: 32 cm ca.; lunghezza: 30 cm ca.
materiali
vetro; metallo; materiale plastico
acquisizione
Bregoli, Ida (2009)
iscrizioni
TV MOD: LUCKY 12" (commerciale/ documentaria)
mostre
Vedere Lontano. La televisione dalla trasmissione meccanica al digitale
Milano, Triennale di Milano, 2010/05/03
settore
Telecomunicazioni
bibliografia
Soresini F., Di tubo in tubo : Storia dei tubi elettronici nel centenario del diodo : 1904-2004, a cura di A.I.R.E., Albino (Bergamo), Sandit, 2004

Verdegiglio D., La TV di Mussolini : Sperimentazioni televisive nel Ventennio fascista, Roma, Cooper&Castelvecchi, 2003

Grob B., La televisione, Torino, Einaudi - Edizioni Scientifiche, 1955
tipologia
televisore
scheda ICCD
PST