Recordio 3F10


1954 ca.

inventario
IGB-10206
autori
collocazione
deposito
descrizione
Magnetofono collocato in una scatola in legno, rivestita da tela di colore grigio nella fascia centrale e di colore bordeau sul fondo e sul coperchio; sul lato anteriore, presenta una maniglia in pelle. All'interno della scatola sono situati il motore elettrico e i circuiti. Il coperchio asportabile ricopre il piano di lavoro dell'apparecchio e due scomparti per la sistemazione dei cavi elettrici. Il piano è costituto da una superificie in metallo sulla quale è applicata, nella parte anteriore, una banda in plastica gialla trasparente dovo sono posizionati i comandi. I comandi sono costituiti da due selettori bordeau per i livelli del volume e del tono e da cinque pulsanti in plastica bordeau per il riavvolgimento, l'avvio della registrazione, l'arresto, l'avvio della riproduzione e l'avanzamento veloce del nastro; due spie luminose, poste al di sopra del selettore del volume, mostrano il livello di registrazione del nastro. Le dotazioni dell'apparecchio prevedono inoltre una boccola per il collegamento del microfono posta al di sopra della manopola del tono e una boccola per la connessione con altri dispositivi (radio, televisione e telefono). Oltre ai comandi, sul piano si trovano due fusi per la sistemazione delle bobine del nastro, nella cui sede è segnata una scala graduata per l'indicazione dei minuti di registrazione. Nella parte alta del piano, al centro tra le due bobine è posto il commutatore per la selezione della velocità di movimento del nastro. Sul fianco destro dell'apparecchio sono situate una presa bipolare per l'alimentazione e una boccola per il collegamento in uscita ad amplificatori esterni, mentre sul lato posteriore si trova lo spinotto per la selezione della tensione di alimentazione. Sul fianco destro, sul lato posteriore e sul fondo sono inserite delle lamine traforate. Il magnetofono è accessoriato con due cavi elettrici conservati negli scomparti della base.

A partire dalla seconda metà degli anni '40, al termine della Seconda Guerra Mondiale, si imposero sul mercato i primi registratori magnetici, a filo e a nastro. Tuttavia i primi studi sulla registrazione magnetica risalgono alla fine del 1800 con la registrazione di un messaggio sonoro su un filo di acciaio di Valdemar Poulsen (1869-1942) nel 1898. Nella prima metà del 1900 seguirono altri tentativi, ma soltanto al termine della Seconda Guerra i registratori magnetici riuscirono a garantire prestazioni migliori dei dittafoni a cilindro. Inoltre, grazie ai prezzi concorrenziali, il magnetofono ebbe l'opportunità di diffondersi in fasce della popolazione molto più ampie del tradizionale mercato dei dittafoni. Rispetto ai cilindri, il supporto magnetico poteva essere immediatamente riavvolto e registrato nuovamente. I primi registratori magnetici erano a filo d'acciaio, ma già negli anni '50 il nastro magnetizzato si impose come principale supporto per la registrazione fino all'affermarsi delle tecnologie digitali negli anni '90.
definizione
magnetofono a valvole
misure
altezza: 28,5 cm ca.; larghezza: 46,5 cm ca.; lunghezza: 33 cm ca.
materiali
legno; metallo; plastica; tela; pelle
iscrizioni
WILCOX-GAY / TAPE RECORDING (commerciale)
WG (commerciale)
RECORDIO / MODEL 3F10 / VOLTS 115 MOTOR 42W / CYCLES 60 CHASSIS 68W / TOTAL 110 WATTS / WILCOX - GAY CORP. / CHARLOTTE, MICH. BROOKLYN, NEW YORK / SERIAL NO. 51037 (documentaria)
UL / LISTED UNDER / EXAMINATION SERVICE / OF / ERWRITERS LABORATORIES INC. (documentaria)
WILCOX - GAY / RECORDIO (commerciale)
FILO DEL / REGISTRATORE (documentaria)
settore
Tecniche del suono
bibliografia
Assante E./ Ballanti F., La musica registrata, Roma, Audino, 2004

Morton D., Off the record : the technology and culture of sound recording in America, Piscataway, Rutgers University Press, 2000

Morton D., Recording History : the history of recoding technology, Atlanta, 2008
tipologia
magnetofono
scheda ICCD
PST