Telefunken 606


1965 ca.

inventario
IGB-9764
autori
Telefunken AG (costruttore)
collocazione
deposito
descrizione
Dittafono a dischi magnetici con uno chassis in metallo verniciato di grigio. La parte frontale presenta un inserto in plastica di colore grigio scuro, sul quale sono concentrati i comandi e consistono in un indicatore visivo dell'accensione dell'apparecchio, due rotelle per la selezione del livello di volume e del tono. Sempre sul lato anteriore si trovano la fessura per l'inserimento dei dischi magnetici e un contaminuti costituito da un indicatore scorrevole lungo una scala graduata da 0 a 10; ai lati della scala graduata si trovano due piccoli supporti per fissare i foglietti di carta per appuntare la durata della registrazione. Sul fianco destro si trovano il commutatore per la selezione del segnale di ingresso da microfono e accoppiatore telefonico ed i supporti per il collegamento del microfono, dei comandi a distanza e dell'accoppiatore telefonico. La boccola per la connessione del caricabatteria al cadmio si trova sul lato posteriore dell'apparecchio. Il dittafono è conservato all'interno di una valigetta in pelle marrone insieme al caricabatteria al cadmio, a due dischi magnetici, a quattro blocchetti di fogli di annotazioni e al microfono, provvisto di comandi di riavvolgimento, arresto, registrazione e riproduzione.

I dittafoni sono apparecchi che venivano prelaventemente impiegati negli uffici per la registrazione e la riproduzione di corrispondenza corrente, successivamente da dattilografare. Fino agli '50 del secolo scorso i dittafoni avevano un principio di funzionamento derivato direttamente dal fonografo brevettato da Thomas Alva Edison (1848-1931) nel 1877: i suoni dettati venivano incisi da una puntina su un cilindro in cera rotante su un mandrino. A partire dal secondo dopoguerra, i dittafoni a cilindro vennero rapidamente sostituiti da apparecchi, basati su diverse categorie di supporti magnetici (a filo, a nastro, a disco), che offrivano prestazioni notevolmente superiori, a costi e dimensioni contenuti, riunendo in un solo dispositivo le tre separate unità che componevano il sistema a cilindri (apparecchio registratore, apparecchio riproduttore, piallatrice). La riduzione delle dimensioni degli apparecchi a supporto magnetico permise inoltre l'uscita dagli uffici dei dittafoni e registratori portatili. A partire dagli anni '70 il mercato si standardizzò sull'utilizzo dei registratori a nastro magnetico ed in particolare sulle audiocassette, fino a che, negli anni '90, la massiccia diffusione delle tecnologie informatiche portò con sé un radicale cambiamento del mercato dei prodotti per l'ufficio.
definizione
dittafono a disco magnetico
misure
altezza: 6,5 cm ca.; larghezza: 21 cm ca.; lunghezza: 29 cm ca.; peso: 2,7 kg ca.
materiali
metallo; plastica; pelle
acquisizione
Sealed Air s.r.l. (2006)
iscrizioni
TELEFUNKEN 606 (commerciale)
4601693 (documentaria)
MADE IN W. GERMANY (documentaria)
145-240V / 100-140V (documentaria)
NUR FÜR WECHSELSSTROM 50-60HZ / FOR A.C. 50-60 CPS ONLY (documentaria)
VOR DEM AUFSCHRAUBEN DES / GERÄTES NETZSTECKER ZIEHEN. / BEFORE DISMANTLING / DISCONNECT MAINS PLUG (documentaria)
LADEGERÄT FÜR DIKTIERGERÄT / CHARGER FOR DICTATING-MASCHINE / NORMALE LADEZEIT 14 STD. BEI LEERER BATTERIE / (ZEIGER DES KONTROLLINSTRUMENTES IM ROTEN / BEREICH). - NICHT LÄNGER ALS 24 STD. LADEN! / NORMAL CHARGING TIME 14 HRS WITH EXHAU- / STED BATTERY (POINTER OF INSTRUMENT IN THE / RED RANGE). - CHARGING TIME MUST NOT EXCEED 24 HRS. (documentaria)
settore
Tecniche del suono
bibliografia
Morton D., Off the record : the technology and culture of sound recording in America, Piscataway, Rutgers University Press, 2000

Hemardinquer P., Le phonographe : et ses merveilleux progrès, Parigi, Masson, 1930

Morton D., Recording History : the history of recoding technology, Atlanta, 2008
tipologia
dittafono
scheda ICCD
PST