Ediphone
1927
inventario
IGB-7726
autori
Thomas A. Edison Inc.
(costruttore)
collocazione
deposito
descrizione
L'apparecchio è costituito da un corpo in ghisa, verniciato di nero, montato su un carrellino interamente in metallo, anch'esso verniciato di nero e dotato di quattro ruote in gomma dura. Nella parte bassa del carrello è presente una mensola, al di sopra della quella è collocato un portacilindri, provvisto di nove spazi, disposti su tre file. Il dittafono vero e proprio è montato sulla sommità del carrellino ed è costituito da una base in ghisa, all'interno della quale sono sistemati il motore e i circuiti elettrici, e da un piano superiore, dove si trovano il mandrino e la testina di registrazione/riproduzione. Il piano superiore è sollevabile per accedere direttamente al motore e ai circuiti, per la riparazione o la sostituzione delle parti. L'asse del mandrino è infilato in un volano riparato da una copertura in metallo, al quale il motore trasmette la rotazione per mezzo di una cinghia di pelle. L'asse inoltre, per mezzo di ruote dentate, mette in rotazione anche la vite senza fine che, ruotando, trascina il supporto della testina lungo una guida parallela al mandrino. Una leva situata sulla testina comanda le operazioni di registrazione, ascolto o arresto del cilindro. Alla testina è collegato, attraverso un tubo flessibile in metallo, una cornetta in bachelite nera e bordeau, che funge sia da imbuto per registrare che da tromba per riascoltare l'incisione; l'impugnatura della cornetta è provvista di un pulsante che, per mezzo di una lunga molla posta nel tubo, permettere di controllare le operazioni di registrazione e riproduzione. Sul lato frontale dell'apparecchio è presente un gancio rivestito di gomma per appendere l'imbuto; col sollevamento dell'imbuto, il gancio viene alzato da una molla che comanda l'accensione del dittafono. Alla destra di questo gancio è fissato un frontalino, per l'inserimento del blocchetto di foglietti per appuntare i dati dell'incisione. Il supporto bipolare per l'alimentazione dell'apparecchio si trova sul lato posteriore. Il dittafono è accessoriato con una vaschetta estraibile da inserire sotto il mandrino per la raccolta degli scarti dell'incisione e con un portamatite installato sul retro della testina.
Thomas Alva Edison (1848-1931), sviluppando e perfezionando invenzioni precedenti di Leon Scott e Charles Cros, brevettò nel 1877 il fonografo, il primo apparrecchio in grado di registrare e riprodurre il suono. Sfruttando le vibrazioni sonore, Edison riuscì a incidere, per mezzo di una puntina mossa dalle vibrazioni di una membrana, la superficie di un cilindro, mantenuto ad una velocità di rotazione costante; facendo ripercorrere alla puntina il solco dell'incisione con la stessa velocità, le oscillazioni della puntina trasmettevano a loro volta la vibrazione alla membrana, che riproduceva il suono precedentemente registrato. Inizialmente, la superficie del cilindro era ricoperta di stagnola, ma la bassa qualità del suono spinse alla sperimentazione di diversi supporti per l'incisione; per la produzione dei cilindri, vennero quindi adottati speciali impasti a base di cera in diverse combinazioni di ingredienti. A partire dall'ultimo decennio del 1800 prese avvio lo sfruttamento commerciale del fonografo per le registrazioni musicali. Dal 1893 tuttavia il cilindro dovette confrontarsi con la concorrenza del disco che andò progressivamente affermandosi durante il primo decennio del 1900, per giungere al definitivo abbandono dei cilindri nel 1929. Se il consumo domestico vide prevalere il disco, il cilindro trovò tuttavia un'applicazione negli uffici con la diffusione dei dittafoni per la registrazione della corrispondenza destinata ad essere successivamente dattilografata. Per questo scopo vennero sviluppate macchine specializzate, basate su un principio di funzionamento del tutto simile al fonografo di Edison, che comprendevano apparecchi registratori, apparecchi riproduttori e piallatrici per livellare la superficie incisa. L'utilizzo dei dittafoni a cilindri rimase diffuso fino agli anni '50 del 1900, quando vennero sostituiti da dispositivi magnetici.
Thomas Alva Edison (1848-1931), sviluppando e perfezionando invenzioni precedenti di Leon Scott e Charles Cros, brevettò nel 1877 il fonografo, il primo apparrecchio in grado di registrare e riprodurre il suono. Sfruttando le vibrazioni sonore, Edison riuscì a incidere, per mezzo di una puntina mossa dalle vibrazioni di una membrana, la superficie di un cilindro, mantenuto ad una velocità di rotazione costante; facendo ripercorrere alla puntina il solco dell'incisione con la stessa velocità, le oscillazioni della puntina trasmettevano a loro volta la vibrazione alla membrana, che riproduceva il suono precedentemente registrato. Inizialmente, la superficie del cilindro era ricoperta di stagnola, ma la bassa qualità del suono spinse alla sperimentazione di diversi supporti per l'incisione; per la produzione dei cilindri, vennero quindi adottati speciali impasti a base di cera in diverse combinazioni di ingredienti. A partire dall'ultimo decennio del 1800 prese avvio lo sfruttamento commerciale del fonografo per le registrazioni musicali. Dal 1893 tuttavia il cilindro dovette confrontarsi con la concorrenza del disco che andò progressivamente affermandosi durante il primo decennio del 1900, per giungere al definitivo abbandono dei cilindri nel 1929. Se il consumo domestico vide prevalere il disco, il cilindro trovò tuttavia un'applicazione negli uffici con la diffusione dei dittafoni per la registrazione della corrispondenza destinata ad essere successivamente dattilografata. Per questo scopo vennero sviluppate macchine specializzate, basate su un principio di funzionamento del tutto simile al fonografo di Edison, che comprendevano apparecchi registratori, apparecchi riproduttori e piallatrici per livellare la superficie incisa. L'utilizzo dei dittafoni a cilindri rimase diffuso fino agli anni '50 del 1900, quando vennero sostituiti da dispositivi magnetici.
definizione
dittafono a cilindri
misure
altezza: 91 cm ca.; larghezza: 43 cm ca.; lunghezza: 35 cm ca.
materiali
metallo; gomma; bachelite; pelle
acquisizione
Riva Calzoni S.p.A. (1966)
iscrizioni
EDIPHONE (commerciale)
THOMAS A. EDISON (commerciale)
GRAND PRIZE / SESQUICENTENNIAL / SESQUICENTENNIAL INTERNATIONAL EXPOSITION PHILADELPHIA / 1776-1926 / MEDAL OF AWARD (commerciale)
TRADE MARK / EDIPHONE / THOMAS A. EDISON / SERIAL NO. 250293 / PATENT / 1,106,448 1,297,466 / 1,167,500 1,380,486 / 1,213,197 1,615,114 / MANUFACTURED BY / THOMAS A. EDISON, INC., ORANGE, N.J., U.S.A. (documentaria)
EKONOWATT / MADE BY / THOMAS A. EDISON, INC. / ORANGE, N.J., U.S.A. / NO 16601 VOLTS 65 (documentaria)
THE EXECUTIVE EDIPHONE (documentaria)
7726 (inventariale)
THOMAS A. EDISON (commerciale)
GRAND PRIZE / SESQUICENTENNIAL / SESQUICENTENNIAL INTERNATIONAL EXPOSITION PHILADELPHIA / 1776-1926 / MEDAL OF AWARD (commerciale)
TRADE MARK / EDIPHONE / THOMAS A. EDISON / SERIAL NO. 250293 / PATENT / 1,106,448 1,297,466 / 1,167,500 1,380,486 / 1,213,197 1,615,114 / MANUFACTURED BY / THOMAS A. EDISON, INC., ORANGE, N.J., U.S.A. (documentaria)
EKONOWATT / MADE BY / THOMAS A. EDISON, INC. / ORANGE, N.J., U.S.A. / NO 16601 VOLTS 65 (documentaria)
THE EXECUTIVE EDIPHONE (documentaria)
7726 (inventariale)
settore
Tecniche del suono
bibliografia
Hemardinquer P., Le phonographe : et ses merveilleux progrès, Parigi, Masson, 1930
Chew V.K., Talking machins 1877 -1914 : Some aspects of the early history of the gramophone, London, H. M. Stationery Office, 1967
Assante E./ Ballanti F., La musica registrata, Roma, Audino, 2004
Chew V.K., Talking machins 1877 -1914 : Some aspects of the early history of the gramophone, London, H. M. Stationery Office, 1967
Assante E./ Ballanti F., La musica registrata, Roma, Audino, 2004
tipologia
dittafono
scheda ICCD
PST