apparecchio fotografico da studio, a doppio soffietto, a lastre


1890 - 1910

inventario
IGB-3139
autori
Lamperti & Garbagnati (progettista/ costruttore)
collocazione
deposito
descrizione
Apparecchio fotografico da studio in legno orizzontale e di grandi dimensioni.
E' costituito da un porta lastre per formati 40x45cm e un telaio portaobiettivi entrambi in legno, collegati attraverso un soffietto doppio a sezione quadrata in pelle. Nel dorso è inserito un porta lastra con saracinesca in legno. Nel telaio frontale, l'obiettivo è montato su un telaio in legno con regolazione sia orizzontale che verticale. L'obiettivo attualmente sull'apparecchio è a doppia lente con diaframma fisso in metallo.
Mediante una doppia cremagliera, azionata attraverso una coppia di rotelle posizionate lateralmente al porta lastra, era possibile avvicinare o allontanare dorso e frontale permettendo così la messa fuoco. Inoltre un dispositivo con vite senza fine azionato mediante una manovella, permetteva un'ulteriore scorrimento dei due telai in legno sul piano del cavalletto su cui poggia l'apparecchio.
All'estremità opposta del cavalletto, di fronte all'obiettivo, è inserito un sostegno in legno su cui poggia una tavola anch'essa in legno sulla quale veniva fissata l'immagine da riprodurre. Questa tavola poggia su un dispositivo a slitta che può scorre longitudinalmente rispetto all'apparecchio fotografico, aumentando o diminuendo l'entità dell'ingrandimento.
Il cavalletto poggia su quattro rotelle e la parte superiore termina con due manglie per una più semplice impugnatura durante gli spostamenti.

Fin dalla fine del XIX secolo la mancanza di obiettivi perfetti di grande diametro e profondità di fuoco che permettessero l'uso di grandi negativi, rendeva necessario il ricorso agli ingrandimenti ovvero si faceva uso della riproduzione in scala maggiore dell'originale di immagini proiettando un negativo direttamente su carta sensibile o di un positivo su lastra sensibile (utile nel caso in cui sia necessario fare molte stampe). Questa operazione poteva essere realizzata con luce solare o con luce artificiale. Per gli ingrandimenti artificiali si utilizzavano o apparecchi da proiezione, inizialmente lanterne di proiezione con lumi a petrolio poi con luce ossidrica o ossicalcica, successivamente elettrica e al magnesio oppure per riproduzione di stampe, apparecchi fotografici di grandi dimensioni del tipo di quello qui catalogato.
Questo apparecchio fotografico è stato donato al Museo in occasione della Mostra Storica della Carta e della Stampa del 1959. Questa Mostra è stata realizzata durante l' "Esposizione Internazionale di Grafica Editoriale Cartaria" che si è tenuta dal 3 all'11 Ottobre 1959 presso la Fiera di Milano. Questa Esposizione Internazionale ha visto riuniti costruttori di macchine, apparecchi ed attrezzi, produttori di carta e affini, produttori di inchiostri e caratteri, stampatori ed editori, interessati di arti grafiche e pubblicità. Molte macchine e materiali esposti per la "Mostra Storico-Tecnica della Carta e dell'Arte della Stampa" sono stati successivamente donati o dati in deposito permanente all'allora "Museo della Scienza e della Tecnica" di Milano.
definizione
apparecchio fotografico da studio, a doppio soffietto, a lastre
misure
altezza: 175 cm; larghezza: 72 cm; profondità: 310 cm
materiali
legno; ferro; ottone; pelle; vetro
acquisizione
Congresso Internazionale Grafico, Editoriale e Cartario (G.E.C.) (1959)
mostre
GEC'59, Mostra storica delle arti grafiche
Milano, Museo Nazionale della Scienza e della Tecnica, 3 -11 Ottobre 1959
settore
Scrittura e Stampa
tipologia
apparecchio fotografico
scheda ICCD
PST