apparecchio fotografico pieghevole, a soffietto, a tiranti, a lastre 6x9cm
1905 ca. - 1930 ca.
inventario
IGB-8366
autori
Murer e Duroni
(costruttore)
; Koristka
(costruttore)
collocazione
deposito
descrizione
Apparecchio fotografico verticale in metallo ricoperto in pelle, di forma parallelepipeda, con bordi arrotondati.
Il soffietto, in pelle nera, è ripiegato all'interno della macchina e può essere estratto tirando verso l'esterno la parte centrale della parete frontale.
Una volta estratto, il soffietto è sorretto e mantenuto in posizione da due coppie di leve metalliche (tiranti).
Davanti al soffietto, sulla parete frontale, è inserito l'obiettivo su una lastra in metallo rettangolare.
La parte superiore del telaio porta obiettivo è scorrevole.
Tirando verso l'alto si estrae una lente convergente con mirino inciso inserita in una cornice in metallo.
Questa lente, accoppiata ad una piccola lente circolare estraibile posizionata sul dorso dell'apparecchio costituisce il mirino Newtoniano dell'apparecchio.
L'obiettivo è a messa a fuoco elicoidale. La messa a fuoco dell'immagine avviene ruotando una leva posta sotto all'obiettivo (distanze di ripresa illeggibili).
All'interno dell'obiettivo è inserito un diaframma a iride. L'apertura del diaframma veniva regolata ruotando una ghiera posta sull'obiettivo in corrispondenza del diaframma stesso (aperture illeggibili).
Dalla parte opposta dell'obiettivo è inserito il porta lastra (formato 6x9cm) estraibile. Nel porta lastra è inserito un vetro smerigliato (rotto), utilizzato per l'inquadratura e la messa a fuoco, protetto da un paraluce apribile in stoffa e pelle.
Il porta lastra può essere sfilato superiormente per caricare la lastra fotografica.
L'apertura del porta lastra permette la visione interna dell'apparecchio. Sono visibili l'otturatore a tendina posto sul piano focale dell'ottica e la camera oscura.
La carica dell'otturatore avviene attraverso una rotella posta superiormente, sul dorso dell'apparecchio, in corrispondenza dell'otturatore.
Era possibile comandare l'otturatore sia in maniera manuale che tramite uno scatto flessibile (non presente) da inserire nell'apposito foro in corrispondenza dello scatto manuale.
Inferiormente è presente un foro filettato per il fissaggio su cavalletto.
La nascita degli apparecchi fotografici a soffietto pieghevole rivoluzionò il modo di fare fotografia.
Questi apparecchi rispondevano alle esigenze di leggerezza, maneggevolezza e minimo ingombro dei fotografi professionisti ed amatoriali.
I primi apparecchi di questo tipo utilizzavano lastre negative, i successivi pellicole piane o in rullo.
Gradualmente questi apparecchi introdussero miglioramenti tecnici che ne fecero strumenti per fotografie di qualità: otturatore a tendina sul piano focale, messa a fuoco regolabile, mirino orientabile, obiettivi con ottiche di alta qualità.
I primi apparecchi di questo tipo, alla fine del XIX secolo, iniziarono ad essere prodotti dalla Goerz, dalla Kodak, dalla Zeiss, dall'Agfa.
Molti costruttori di apparecchi fotografici iniziarono ben presto a costruire apparecchi di questo tipo.
Il soffietto, in pelle nera, è ripiegato all'interno della macchina e può essere estratto tirando verso l'esterno la parte centrale della parete frontale.
Una volta estratto, il soffietto è sorretto e mantenuto in posizione da due coppie di leve metalliche (tiranti).
Davanti al soffietto, sulla parete frontale, è inserito l'obiettivo su una lastra in metallo rettangolare.
La parte superiore del telaio porta obiettivo è scorrevole.
Tirando verso l'alto si estrae una lente convergente con mirino inciso inserita in una cornice in metallo.
Questa lente, accoppiata ad una piccola lente circolare estraibile posizionata sul dorso dell'apparecchio costituisce il mirino Newtoniano dell'apparecchio.
L'obiettivo è a messa a fuoco elicoidale. La messa a fuoco dell'immagine avviene ruotando una leva posta sotto all'obiettivo (distanze di ripresa illeggibili).
All'interno dell'obiettivo è inserito un diaframma a iride. L'apertura del diaframma veniva regolata ruotando una ghiera posta sull'obiettivo in corrispondenza del diaframma stesso (aperture illeggibili).
Dalla parte opposta dell'obiettivo è inserito il porta lastra (formato 6x9cm) estraibile. Nel porta lastra è inserito un vetro smerigliato (rotto), utilizzato per l'inquadratura e la messa a fuoco, protetto da un paraluce apribile in stoffa e pelle.
Il porta lastra può essere sfilato superiormente per caricare la lastra fotografica.
L'apertura del porta lastra permette la visione interna dell'apparecchio. Sono visibili l'otturatore a tendina posto sul piano focale dell'ottica e la camera oscura.
La carica dell'otturatore avviene attraverso una rotella posta superiormente, sul dorso dell'apparecchio, in corrispondenza dell'otturatore.
Era possibile comandare l'otturatore sia in maniera manuale che tramite uno scatto flessibile (non presente) da inserire nell'apposito foro in corrispondenza dello scatto manuale.
Inferiormente è presente un foro filettato per il fissaggio su cavalletto.
La nascita degli apparecchi fotografici a soffietto pieghevole rivoluzionò il modo di fare fotografia.
Questi apparecchi rispondevano alle esigenze di leggerezza, maneggevolezza e minimo ingombro dei fotografi professionisti ed amatoriali.
I primi apparecchi di questo tipo utilizzavano lastre negative, i successivi pellicole piane o in rullo.
Gradualmente questi apparecchi introdussero miglioramenti tecnici che ne fecero strumenti per fotografie di qualità: otturatore a tendina sul piano focale, messa a fuoco regolabile, mirino orientabile, obiettivi con ottiche di alta qualità.
I primi apparecchi di questo tipo, alla fine del XIX secolo, iniziarono ad essere prodotti dalla Goerz, dalla Kodak, dalla Zeiss, dall'Agfa.
Molti costruttori di apparecchi fotografici iniziarono ben presto a costruire apparecchi di questo tipo.
definizione
apparecchio fotografico pieghevole, a soffietto, a tiranti, a lastre 6x9cm
misure
altezza: 13 cm ca.; larghezza: 11 cm ca.; lunghezza: 12 cm ca.; peso: 560 g ca.; altezza: 13 cm (apparecchio chiuso); larghezza: 12 cm (apparecchio chiuso); profondità: 5,5 cm (apparecchio chiuso)
materiali
metallo; pelle; vetro
acquisizione
Galmozzi, Gaetano (1973)
iscrizioni
ANASTIG SAGITTAL F:4,5 F=10cm F. KORISTKA MILANO 92403 (documentaria)
MUSEO SCIENZA 8366 MILANO (documentaria)
MUSEO SCIENZA 8366 MILANO (documentaria)
settore
Fotocinematografia
bibliografia
Price Guide, Price Guide to Antique & Classic Cameras 1995 - 1996, Grantsburg, USA, Mc Keown, 1994
tipologia
apparecchio fotografico
scheda ICCD
PST