Macchina fotografica Goerz ANGO

C. P. Goerz 1907 - 1940 Apparecchio fotografico in legno verniciato con soffietto in pelle. Lateralmente è presente una maniglia in pelle per il trasporto e l'impugnatura. Il soffietto è ripiegato all'interno della macchina e può essere estratto tirando verso l'esterno tutta la parete frontale. Una volta estratto, il soffietto è sorretto e mantenuto in posizione da due coppie di leve metalliche (tiranti). Davanti al soffietto, sulla parete frontale, è inserito l'obiettivo su una lastra in metallo rettangolare. La posizione del porta obiettivo è regolabile sia in orizzontale che in verticale con due viti per il fissaggio nella posizione desiderata (la vite per il fissaggio verticale è mancante). La messa a fuoco dell'immagine avviene ruotando una leva posta direttamente sull'obiettivo (distanze di ripresa da 1,5m all'infinito). All'interno dell'obiettivo è inserito un diaframma a iride. L'apertura del diaframma veniva regolata ruotando una ghiera posta sull'obiettivo in corrispondenza del diaframma stesso (indicazioni numeriche da 6,8 a 50). Dalla parte opposta dell'obiettivo è inserito il porta lastra (formato 9x12cm) estraibile. Nel porta lastra dovrebbe essere inserito un vetro smerigliato (mancante), utilizzato per l'inquadratura e la messa a fuoco, protetto da un paraluce apribile in pelle. Il porta lastra può essere sfilato lateralmente per caricare la lastra fotografica. L'apertura del porta lastra permette la visione interna dell'apparecchio. Sono visibili l'otturatore a tendina e la camera oscura. I tempi dell'otturatore sono regolabili attraverso una rotella posta lateralmente sul dorso dell'apparecchio, in prossimità dell'otturatore. Era possibile comandare l'otturatore sia in maniera manuale attraverso un meccanismo a molla con comando esterno posizionato sul fianco dell'apparecchio, che tramite un comando pneumatico (non presente) collegabile ad un apposito dispositivo collocato sempre sul fianco. Lateralmente si trova anche un contafotogrammi a comando manuale. Inferiormente e lateralmente sono presenti due fori filettati per il fissaggio su cavalletto. Superiormente è inserito un mirino Newtoniano costituito da due parti: una piccola lente azzurra e una lente convergente rettangolare con mirino inciso. Sotto all'apparecchio è presente un foro filettato per il posizionamento eventuale su un cavalletto. IGB-6070

apparecchio fotografico pieghevole, a soffietto, a tiranti, a lastre 6x9cm

Murer e Duroni 1905 ca. - 1930 ca. Apparecchio fotografico verticale in metallo ricoperto in pelle, di forma parallelepipeda, con bordi arrotondati. Il soffietto, in pelle nera, è ripiegato all'interno della macchina e può essere estratto tirando verso l'esterno la parte centrale della parete frontale. Una volta estratto, il soffietto è sorretto e mantenuto in posizione da due coppie di leve metalliche (tiranti). Davanti al soffietto, sulla parete frontale, è inserito l'obiettivo su una lastra in metallo rettangolare. La parte superiore del telaio porta obiettivo è scorrevole. Tirando verso l'alto si estrae una lente convergente con mirino inciso inserita in una cornice in metallo. Questa lente, accoppiata ad una piccola lente circolare estraibile posizionata sul dorso dell'apparecchio costituisce il mirino Newtoniano dell'apparecchio. L'obiettivo è a messa a fuoco elicoidale. La messa a fuoco dell'immagine avviene ruotando una leva posta sotto all'obiettivo (distanze di ripresa illeggibili). All'interno dell'obiettivo è inserito un diaframma a iride. L'apertura del diaframma veniva regolata ruotando una ghiera posta sull'obiettivo in corrispondenza del diaframma stesso (aperture illeggibili). Dalla parte opposta dell'obiettivo è inserito il porta lastra (formato 6x9cm) estraibile. Nel porta lastra è inserito un vetro smerigliato (rotto), utilizzato per l'inquadratura e la messa a fuoco, protetto da un paraluce apribile in stoffa e pelle. Il porta lastra può essere sfilato superiormente per caricare la lastra fotografica. L'apertura del porta lastra permette la visione interna dell'apparecchio. Sono visibili l'otturatore a tendina posto sul piano focale dell'ottica e la camera oscura. La carica dell'otturatore avviene attraverso una rotella posta superiormente, sul dorso dell'apparecchio, in corrispondenza dell'otturatore. Era possibile comandare l'otturatore sia in maniera manuale che tramite uno scatto flessibile (non presente) da inserire nell'apposito foro in corrispondenza dello scatto manuale. Inferiormente è presente un foro filettato per il fissaggio su cavalletto. IGB-8366