No. 1 Pocket Kodak Camera
1926 ca. - 1931 ca.
inventario
IGB-6098
autori
Eastman Kodak Co.
(costruttore)
; Canadian Kodak Company Ltd
(costruttore)
collocazione
deposito
descrizione
Apparecchio fotografico verticale in metallo verniciato, di forma parallelepipeda, con bordi arrotondati e maniglia in cuoio.
Aprendo lo sportello anteriore, incernierato nel lato inferiore, è possibile estrarre il soffietto in pelle nera, libero di scorrere su una guida metallica posizionata nell'interno dello sportello stesso. Lo sportello è mantenuto aperto da due tiranti in metallo.
Il soffietto termina con un telaio in metallo sul quale è posizionato il porta obiettivo anch'esso in metallo.
Per fissare il soffietto nella posizione desiderata occorre avvitare l'apposito fermo.
La lettura della distanza di ripresa può avvenire rispetto ad una scala graduata fissata sull'interno del coperchio che riporta le distanze da 2 a 30m o da 6 a 100ft.
Lo sportello aperto poggia su una linguetta in metallo estraibile. Sullo sportello è presente un foro filettato per il posizionamento su un cavalletto.
L'obiettivo (del quale manca una lente) è a fuoco fisso e, al suo interno, sono inseriti un diaframma iride ed un otturatore centrale.
Sotto all'obiettivo è possibile selezionare, mediante una levetta, l'apertura del diaframma a iride (posizioni: 1, 2, 3, 4, probabilmente in unità U.S.).
La levetta sopra all'obiettivo permette di scegliere tre modalità di scatto per l'otturatore: chiuso, posa, istantanea (con velocità di scatto 1/25 oppure 1/50 di secondo).
Lo scatto avviene mediante una levetta posizionata sempre sull'obiettivo, in prossimità dell'otturatore oppure con comando pneumatico (non presente).
Sul porta obiettivo è fissato anche un mirino a riflessione orientabile (del quale manca una lente).
Sbloccando un fermo posto vicino alla cerniera dello sportello si può estrarre questa parte dell'apparecchio dal resto del dorso per l'inserimento della pellicola in rullo da 120 per formati
2 1/4x3 1/4".
Ad apparecchio aperto è visibile l'interno del soffietto, nel dorso sono visibili i due vani dove si inserisce la pellicola in rullo.
L'avanzamento della pellicola avviene manualmente attraverso una farfalla posizionata lateralmente in corrispondenza del rullo.
Sul retro sono presenti uno sportellino apribile dal quale si può eccedere al retro della pellicola e una finestrella circolare con vetro arancione per la lettura diretta del numero di fotogramma dal retro della pellicola.
La fotocamera della Eastman Kodak Co. denominata Pocket Kodak, nacque nel 1925 sull'onda del successo di altri apparecchi di dimensioni ridotte che utilizzavano pellicole in rullo e prevedevano tiranti in metallo per mantenere il soffietto in posizione.
Questa fotocamera nacque infatti a seguito dei modelli Folding Pocket Kodak nati nel 1897 e prodotti fino al 1915 e dei Vest Pocket Kodak nati nel 1912 e prodotti fino a metà degli anni '30.
Tutti i modelli Pocket Kodak hanno le finiture del tipo Autographic anche se il nome non compare nella denominazione. La caratteristica dei modelli di tipo Authographic (nati nel 1914) era quella di avere una finestrella sul retro dalla quale si poteva accedere al retro della pellicola per scrivere, con un'apposita penna fornita con l'apparecchio, eventuali informazioni quali la data, il luogo, ecc. Utilizzando speciali pellicole con un tessuto inserito tra pellicola e carta posta sul retro della pellicola stessa che diventava trasparente alla pressione di una penna.
Gli apparecchi del tipo Autographic potevano essere usati sia con pellicole normali che con pellicole di questo tipo.
Il successo di questo tipo di apparecchi non fu però dovuto a questa idea. Infatti, oggi, non ci rimangono molte pellicole di questo tipo. La produzione di pellicole Autographic terminò nel 1934 con l'avvento delle pellicole pancromatiche, troppo sensibili per permettere queste applicazioni.
Questa fotocamera è stata prodotta dalla Canadian Kodak Co. Ltd. che era la filiale canadese della Eastman Kodak Co.
La Eastman Kodak Co. di Rochester, aveva infatti numerose succursali estere, completamente autonome dalla casa madre, che sviluppavano anche proprie linee di prodotti.
Aprendo lo sportello anteriore, incernierato nel lato inferiore, è possibile estrarre il soffietto in pelle nera, libero di scorrere su una guida metallica posizionata nell'interno dello sportello stesso. Lo sportello è mantenuto aperto da due tiranti in metallo.
Il soffietto termina con un telaio in metallo sul quale è posizionato il porta obiettivo anch'esso in metallo.
Per fissare il soffietto nella posizione desiderata occorre avvitare l'apposito fermo.
La lettura della distanza di ripresa può avvenire rispetto ad una scala graduata fissata sull'interno del coperchio che riporta le distanze da 2 a 30m o da 6 a 100ft.
Lo sportello aperto poggia su una linguetta in metallo estraibile. Sullo sportello è presente un foro filettato per il posizionamento su un cavalletto.
L'obiettivo (del quale manca una lente) è a fuoco fisso e, al suo interno, sono inseriti un diaframma iride ed un otturatore centrale.
Sotto all'obiettivo è possibile selezionare, mediante una levetta, l'apertura del diaframma a iride (posizioni: 1, 2, 3, 4, probabilmente in unità U.S.).
La levetta sopra all'obiettivo permette di scegliere tre modalità di scatto per l'otturatore: chiuso, posa, istantanea (con velocità di scatto 1/25 oppure 1/50 di secondo).
Lo scatto avviene mediante una levetta posizionata sempre sull'obiettivo, in prossimità dell'otturatore oppure con comando pneumatico (non presente).
Sul porta obiettivo è fissato anche un mirino a riflessione orientabile (del quale manca una lente).
Sbloccando un fermo posto vicino alla cerniera dello sportello si può estrarre questa parte dell'apparecchio dal resto del dorso per l'inserimento della pellicola in rullo da 120 per formati
2 1/4x3 1/4".
Ad apparecchio aperto è visibile l'interno del soffietto, nel dorso sono visibili i due vani dove si inserisce la pellicola in rullo.
L'avanzamento della pellicola avviene manualmente attraverso una farfalla posizionata lateralmente in corrispondenza del rullo.
Sul retro sono presenti uno sportellino apribile dal quale si può eccedere al retro della pellicola e una finestrella circolare con vetro arancione per la lettura diretta del numero di fotogramma dal retro della pellicola.
La fotocamera della Eastman Kodak Co. denominata Pocket Kodak, nacque nel 1925 sull'onda del successo di altri apparecchi di dimensioni ridotte che utilizzavano pellicole in rullo e prevedevano tiranti in metallo per mantenere il soffietto in posizione.
Questa fotocamera nacque infatti a seguito dei modelli Folding Pocket Kodak nati nel 1897 e prodotti fino al 1915 e dei Vest Pocket Kodak nati nel 1912 e prodotti fino a metà degli anni '30.
Tutti i modelli Pocket Kodak hanno le finiture del tipo Autographic anche se il nome non compare nella denominazione. La caratteristica dei modelli di tipo Authographic (nati nel 1914) era quella di avere una finestrella sul retro dalla quale si poteva accedere al retro della pellicola per scrivere, con un'apposita penna fornita con l'apparecchio, eventuali informazioni quali la data, il luogo, ecc. Utilizzando speciali pellicole con un tessuto inserito tra pellicola e carta posta sul retro della pellicola stessa che diventava trasparente alla pressione di una penna.
Gli apparecchi del tipo Autographic potevano essere usati sia con pellicole normali che con pellicole di questo tipo.
Il successo di questo tipo di apparecchi non fu però dovuto a questa idea. Infatti, oggi, non ci rimangono molte pellicole di questo tipo. La produzione di pellicole Autographic terminò nel 1934 con l'avvento delle pellicole pancromatiche, troppo sensibili per permettere queste applicazioni.
Questa fotocamera è stata prodotta dalla Canadian Kodak Co. Ltd. che era la filiale canadese della Eastman Kodak Co.
La Eastman Kodak Co. di Rochester, aveva infatti numerose succursali estere, completamente autonome dalla casa madre, che sviluppavano anche proprie linee di prodotti.
definizione
apparecchio fotografico pieghevole, a soffietto, a pellicola in rullo 120
misure
altezza: 17 cm ca.; larghezza: 9 cm ca.; lunghezza: 14 cm ca.; peso: 640 g ca.; profondità: 3,5 cm (apparecchio chiuso)
materiali
metallo; pelle; vetro; tela; cuoio
acquisizione
Zanderighi (1962)
iscrizioni
1 POCKET KODAK
PAT IN U.S.A.
[seguono brevetti dal 1913 al 1920]
PAT IN CANADA
1916
PAT IN
AUSTRALIA
[seguono brevetti dal 1913 al 1915]
BRITISH PATENTS
[seguono brevetti dal 1914 al 1915] (documentaria)
SHUTTER MADE IN U.S.A. BY EASTMAN KODAK CO. ROCHESTER N.Y. 29060 (documentaria)
NO. 1 POCKET KODAK MADE IN CANADA BY CANADIAN KODAK CO. LIMITED TORONTO ONTARIO (documentaria)
MUSEO SCIENZA 6098 MILANO (documentaria)
USE KODAK FILM N° A 120 (documentaria)
SHUTTER MADE IN U.S.A. BY EASTMAN KODAK CO. ROCHESTER N.Y. 29060 (documentaria)
NO. 1 POCKET KODAK MADE IN CANADA BY CANADIAN KODAK CO. LIMITED TORONTO ONTARIO (documentaria)
MUSEO SCIENZA 6098 MILANO (documentaria)
USE KODAK FILM N° A 120 (documentaria)
settore
Fotocinematografia
bibliografia
White R., Discovering Old Cameras 1839 - 1939, Princes Risborough, UK, Shire Publications Ltd., 2001
Price Guide, Price Guide to Antique & Classic Cameras 1995 - 1996, Grantsburg, USA, Mc Keown, 1994
Williamson D., Comprehensive Guide for Camera Collectors, Atglen, USA, Schiffer Publishing Ltd., 2004
McKeown J./ McKeown J., Collectors Guide to Kodak Cameras, Grantsburg, U.S.A., Centennial Photo Service, 1981
Price Guide, Price Guide to Antique & Classic Cameras 1995 - 1996, Grantsburg, USA, Mc Keown, 1994
Williamson D., Comprehensive Guide for Camera Collectors, Atglen, USA, Schiffer Publishing Ltd., 2004
McKeown J./ McKeown J., Collectors Guide to Kodak Cameras, Grantsburg, U.S.A., Centennial Photo Service, 1981
tipologia
apparecchio fotografico
scheda ICCD
PST