Macchina per scrivere Hammond N.1B


1886 - 1895

inventario
IGB-3120
autori
collocazione
deposito
descrizione
La macchina è fissata su una base in legno, il cui lato anteriore ha un andamento semicircolare. La base è predisposta per la chiusura con un coperchio. La tastiera semicircolare presenta 32 tasti di forma rettangolare in ebano, disposti su due file; il tasto per le spaziature è situato al centro della tastiera ed è di dimensioni più grandi rispetto gli altri tasti. Alle spalle della tastiera, una striscia di celluloide semicircolare separa la tastiera dalla torretta contenente i cinematici. I caratteri sono disposti in tre file su due navette semicircolari in gomma rigida, rotanti attorno ad un perno e posizionate sulla sommità della torretta; un punzone è sistemato sul retro carrello, in corrispondenza del punto di battitura. Ai lati della torretta si trovano le due bobine di nastro inchiostrato con dischi in ebanite, collocate su due fusi verticali. Il carrello ospita due rulli rivestiti di gomma che costituiscono il sistema di alimentazione della carta. Nella parte inferiore del carrello inoltre è montata una retina metallica portacarta. Un archetto reggicarta posizionabile è imperniato ai lati del carrello.

Le Hammond furono le terze macchine per scrivere ad essere messe in commercio dopo le Remington e le Caligraph. Ideate da James B. Hammond nel 1880 per risolvere i problemi di allineamento delle prime macchine, le Hammond montavano i caratteri su navette rotanti ed intercambiabili, imponendosi come prima valida alternativa alle macchine a martelletti portacaratteri, grazie al minor costo e alla scrittura semivisibile. Entrate in produzione nel 1884, le Hammond hanno tracciato una seconda strada nella progettazione della macchina per scrivere, proponendo soluzioni di notevole longevità: passando attraverso il cambio di nome in Varytiper negli anni'20 e l'elettrificazione negli anni '30, il sistema progettato da Hammond, infatti, giunse pressochè invariato fino agli anni '70 del 1900.
Il modello N. 1B rappresentò una rielaborazione del primo modello della Hammond: in questa versione venne eliminata la cassa in legno che, nella precedente, ricopriva le leve dei tasti, sostituita da una lamina semicircolare di celluloide che lasciava a vista i meccanismi. L'impiego del punzone nella stampa dei caratteri garantiva un'uniformità nella forza di battuta di ogni segno ancora difficile da raggiungere dai cinematismi a martelletti portacaratteri. In questo modo le macchine Hammond garantivano una notevole regolarità di scrittura.
definizione
macchina per scrivere ad elementi intercambiabili
misure
altezza: 17 cm; larghezza: 38 cm; lunghezza: 32 cm
materiali
acciaio; legno; celluloide; ebanite; gomma
acquisizione
Lucchini & Perego (1955)
iscrizioni
"HAMMOND" (commerciale)
THE HAMMOND TYPE WRITER. PAT.D (commerciale)
THE HAMMOND TYPE WRITER. PAT.D / FEB.8.1880 / FEB.8.1880 / SEP.21.1880 / NOV.22.1881 / FEB.7.1882 / DEC.18.1883 / DEC.18.1883 (commerciale)
3120 (inventariale)
settore
Macchine per ufficio
bibliografia
Tilghman Richards, G., Handbook of the collection illustrating typewriters : a brief outline of the history and development of the correspondence typewriter with reference to the national collection, and descriptions of the exhibits, London, H. M. Stationery Office, 1948

Mostra celebrativa, Mostra celebrativa della invenzione della macchina per scrivere sotto gli auspici del Ministero della P.I. : centenario del brevetto di Giuseppe Ravizza : novembre 1955, Milano, Museo Nazionale della Scienza e della Tecnica, 1955

Dal cembalo, Dal cembalo scrivano alla scrittura elettronica : più di un secolo di macchine per scrivere : Firenze, 25 maggio - 30 giugno 1985, Firenze, Istituto e Museo di Storia della Scienza, 1985

The Virtual, The Virtual Typewriter Museum, a cura di Robert P., 2008
tipologia
macchina per scrivere
scheda ICCD
PST