Mercedes Euklid 14 SE


1925

inventario
IGB-8806
autori
collocazione
deposito
descrizione
Macchina elettromeccanica installata su un basamento inclinato, dotato di impugnature laterali. La macchina presenta una tastiera estesa composta da nove colonne di tasti numerati da 1a 9, alle quali si aggiunge una riga di tasti rossi per l'azzeramento della colonna; alla destra della tastiera è posta una barra in metallo per la totalizzazione delle cifre. La tastiera è posta sul piano superiore di un'armatura che ricopre il complesso dei meccanismi per il funzionamento della tastiera. Le cifre impostate vengono visualizzate in nove finestrelle poste sul lato anteriore dell'armatura, in corrispondenza alle colonne di tasti. Sul piano anteriore alla tastiera sono posizionati il totalizzatore a sedici spazi e il contatore da otto spazi. Nella parte anteriore della calcolatrice è posto un altro indicatore per l'impostazione di moltiplicazione e divisione, composto da sedici spazi e da due spazi aggiuntivi, segnati in rosso, per la gestione automatica dei decimali. Tutti questi indicatori sono riparati da una striscia di celluloide trasparente; alla destra di ogni indicatore inoltre è posta una leva per l'azzeramento. La selezione del tipo di operazione da eseguire viene effettuata attraverso due levette poste sulla parte destra del piano della macchhina. Sul lato anteriore della calcolatrice è posta una leva per l'esecuzione delle operazioni. Sul fianco destro della macchina si trova il supporto bipolare per l'allacciamento della macchina alla rete di alimentazione; l'interruttore per l'accensione si trova sul fianco sinistro.

Nell'evoluzione del calcolo automatizzato, il passaggio dalle addizionatrici alle le calcolatrici è caratterizzato dalla presenza di un organo meccanico, detto traspositore, che consente l'automazione della moltiplicazione attraverso la memorizzazione del fattore sul numeratore. A partire dalla prima macchina elaborata dal filosofo e matematico tedesco Gottfried Leibniz tra il 1671 e il 1694, le successive calcolatrici si sono basate su un traspositore con una struttura variabile utilizzando un pignone con denti di diversa lunghezza oppure ruote con un numero variabile di denti. Le macchine progettate da Hamann invece sono fondate su un diverso principio che utilizza una serie di cremagliere che vengono mosse proporzionalmente alla cifra impostata. In questo modo le calcolatrici Mercedes furono le prime a permettere l'esecuzione automatica della divisione.
A partire dal 1913 la Mercedes Buromaschinen Werke fu tra le prime case di produzione ad introdurre sul mercato macchine azionate elettricamente.
definizione
calcolatrice elettromeccanica
misure
altezza: 34,5 cm; larghezza: 47 ca.; lunghezza: 36 cm; peso: 45 kg
materiali
metallo; celluloide; bachelite
acquisizione
Galeazzi, Lina (1987)
iscrizioni
MERCEDES - EUKLID (commerciale)
DITTA E. LAGOMARSINO / MILANO PIAZZA DUOMO 21 (commerciale)
8806 (inventariale)
mostre
Dal Quipu al Chip
Milano, Forum dello SMAU - Fiera di Milano, 1987
settore
Calcolo e Informatica
bibliografia
Martin E., The calculating machines : their history and development, Cambridge, MIT Press, 1992

Soresini F., Storia del calcolo automatico, Roma, Confederazione Generale dell'Industria Italiana, 1977, 3

Dal Quipu, Dal Quipu al Chip : mostra storica del calcolo, a cura di Soresini F., Milano, Smau, 1988

Rechnerlexikon, Rechnerlexikon : Die große Enzyklopädie des mechanischen Rechnens, 2005
tipologia
calcolatrice
scheda ICCD
PST