Nardi FN.333


1952

inventario
IGB-6968
autori
Nardi, Luigi (progettista) ; Nardi, Elto (progettista) ; Nardi, Euste (progettista) ; Nardi SA per Costruzioni Aeronautiche (costruttore)
collocazione
deposito
descrizione
Monoplano anfibio con elica spingente ad ala alta, montata a sbalzo. L'ala è formata da tre parti: al tronco centrale, solidale alla fusoliera, sono fissate le due semiali mediante spinotti e attacchi in acciaio; l'ossatura dell'ala è costituita da due longheroni a C e da centine in duralluminio, con rivestimento anch'esso in duralluminio. Lungo il bordo di uscita dell'ala sono posizionati gli alettoni ai quali sono incernierati i quattro ipersostentatori a spacco, posti due all'interno delle travi di coda e due all'esterno. All'estremità delle semiali sono montati due galleggianti stabilizzatori retrattili. La fusoliera, interamente metallica, è formata da uno scafo centrale che costituisce la cabina, fungendo da supporto per l'ala, i travi di coda, il motore e il carrello; la struttura della fusoliera è realizzata da correntini a collegamento di centine e false centine, con rivestimento in duralluminio. Il galleggiante formante la carlinga, inoltre, è dotato di vani per il carrello retrattile e di un timone d'acqua, a scomparsa durante il volo. Il velivolo presenta un impennaggio bideriva con piano di coda a pianta rettangolare, con struttura metallica a due longheroni e rivestimento in duralluminio; l'impennaggio è sorretto da due travi di coda, costituiti da coni in lamiera di duralluminio. L'aeroplano dispone di una cabina, accessibile da due portiere sui fianchi della carlinga, con due posti di pilotaggio affiancati con doppi comandi ed un sedile per il trasporto di passeggeri. Il carrello è costituito da tre ruote indipendenti; le gambe principali sono retrattili nei fianchi della carlinga, mediante comando idraulico. Il velivolo monta un motore Continental IO-470-P da 250 cavalli, sistemato nel retro della cabina.

Al termine della Seconda Guerra mondiale i fratelli di origine marchigiana Nardi progettarono un velivolo anfibio che potesse inserirsi nel settore di mercato degli aeroplani leggeri ad uso privato. Il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci" possiede il prototipo del velivolo anfibio realizzato dai fratelli Nardi, presentato per la prima volta all'Aeroporto di Linate nel 1952, in occasione della Mostra Aeronautica. Convinti dall'interesse suscitato, i fratelli Nardi decisero di avviarne la commercializzazione, cercando un accordo inizialmente con la Fiat e, successivamente, siglandolo con la SIAI-Marchetti per la produzione su licenza del velivolo. La casa varesotta produsse una serie di circa 25 esemplari, commercializzati col nome di "Riviera" e venduti in buona parte negli Stati Uniti; questi esemplari si aggiunsero ai sei già realizzati dai fratelli Nardi, per un totale di una trentina circa di velivoli costruiti.
definizione
aeroplano anfibio
misure
altezza: 322 cm ca.; larghezza: 1040 cm ca.; lunghezza: 739 cm ca.; peso: 1485 kg ca.;  km/h ca.;  mq ca.
materiali
metallo; legno
acquisizione
Ditta Nardi (1966)
iscrizioni
NARDI FN 333 (commerciale)
settore
Aeronautica
bibliografia
Aviazione in, Aviazione in Lombardia : Pionieri, artigianato, industria, Milano, Cariplo, 1982
tipologia
aeroplano
scheda ICCD
PST